Economy Luglio 2017

VITA DA MANAGER
DIRIGENTI ALLO SPECCHIO
1.
Nicola Prisco, Confetti Maxtris
«Innovazione di prodotto e un
occhio alla salute dei consumatori»
Il brand Confetti Maxtris, leader nel
settore del confettato e delle praline, è di
proprietà della Famiglia Prisco da oltre 100
anni. Come li racconterebbe Nicola Prisco,
contitolare dell’azienda col fratello Dario?
Se c’è qualcosa che amo raccontare è la
storia della nostra azienda, una ‘storia
romantica’. La ditta Confetti Prisco è nata
come laboratorio artigianale d’eccellenza
e di alta qualità. All’inizio degli anni ’90 con
l’avvento del passaggio generazionale,
insieme a mio fratello Dario, mossi dalla
estrema passione trasmessa da nostro
padre per l’arte confettiera, abbiamo iniziato
ad attuare i primi ingenti investimenti in
campo tecnologico e commerciale. Nel
2000, con la nascita di Italiana Confetti,
abbiamo innovato completamente il settore
del confetto con la nascita del cioccomandorla.
Maxtris, una mandorla ricoperta
da doppio cioccolato (fondente e bianco)
e da un sottilissimo strato di zucchero, ha
trasformato completamente l’immagine
e la concezione del confetto. Dopo aver
innovato il prodotto, abbiamo poi deciso
anche di stravolgerlo, offrendo cosi il
primo Confetto a gusto: il Maxtris nelle
varianti cocco, gianduia, limone e arancia,
e successivamente ricotta e pera, delizia al
limone, cassata siciliana.
L’azienda realizza prodotti di alta qualità
secondo l’antica maestria e con le più
moderne tecnologie di produzione. Come si
coniugano tradizione e innovazione?
INTERVISTE A CURA
DI SUSANNA MESSAGGIO
QUI A FIANCO NELLA FOTO
3.
Un imprenditore smart e innovatore come
Nicola Prisco sceglie oggetti come:
1. Rayban Scuderia Ferrari Collection, 229 euro
2. Camicia Dolce&Gabbana, 245 euro
3. Iphone 7 (product)RED: contribuisce a
sostenere i programmi del Global Fund contro
la diffusione dell’HIV. A partire da 909 euro
Nel corso del 2014 sono stati avviati
cospicui investimenti sia per l’ampliamento
dello stabilimento di circa 3.000 m² coperti
(che si aggiungono ai 4.000 m² già esistenti),
che per l’acquisto d’impianti di confettatura
di ultima generazione. La società ha
decuplicato il fatturato negli ultimi 7 anni,
ora si contano più di 50 dipendenti (ai
massimi regimi di produzione) più una
rete vendita di 30 agenti. Ma nonostante la
crescita, la Italiana Confetti rappresenta
ancora una grande famiglia dove la
relazione umana, lo spirito di gruppo e la
capacità di ascolto sono fondamentali nel
rapporto con i collaboratori, mantenendo
fede ai valori della tradizione.
Oggi Maxtris rinnova la linea di prodotto
con un occhio alla salute, perché?
La nostra azienda ha lanciato la Linea
Benessere (Maxtris Lactose Free,
MaxtrisStevia, Maxtris Vegan) studiate
per venire incontro alla sempre crescente
richiesta di un confetto che spinga
molto sulle qualità naturali del cacao e
degli ingredienti per esaltarne l’aspetto
salutistico. Inoltre il 98% dei prodotti della
Italiana Confetti non contiene glutine.
2.
Gianna Mazzarella,
«Per gestire il passaggio padri-figli
occorre una nuova consapevolezza»
Gianna Mazzarella è una giovane
imprenditrice del turismo, consigliere senior
della sezione turismo e della sezione editoria
di Confindustria Napoli, nonché fondatrice
della società di produzione e comunicazione
integrata Gmm production.
Il progetto Next Generation di cui lei si è
fatta promotrice come vice presidente del
gruppo giovani dell’Unione Industriali ha
lanciato una sfida importante sul territorio
sul passaggio generazionale in azienda. Il
futuro delle imprese italiane dipende dalle
giovani generazioni. Come si vince la sfida?
Il progetto Next Generation è nato
dall’esigenza di realizzare una fotografia
dello stato del passaggio generazionale
del Gruppo Giovani Industriali di Napoli
con l’obbiettivo di stilare un vademecum
che sia utile alle generazioni del futuro e al
contempo ai senior. La parola chiave con
la quale abbiamo chiuso i tre anni di studio
del gruppo di lavoro Next generation e’
“consapevolezza”. Solo il 15% delle aziende
supera la seconda generazione, addirittura
il 5% supera la terza. Bisogna avere il
coraggio di cambiare, tagliando comparti
obsoleti e innovando costantemente i
processi produttivi. Non è permesso
rallentare o fermarsi. È necessario dotarsi
degli strumenti giusti, spesso ne va della vita
stessa dell’impresa.
La sua Napoli tivù è una realtà consolidata
nel panorama dell’emittenza televisiva
del Sud Italia dal 1977. Come è cambiato,
Gianna, il mondo dell’emittenza televisiva
dopo la discesa in campo del web e dei
canali digitali? Quale strategy vi consente di
mantenere Napoli Tivù in primo piano?
Il panorama è cambiato in modo radicale
con l’arrivo del digitale terrestre che ha
consentito il proliferare di canali ed offerte.
Questo cambiamento ha richiesto alle
emittenti di specializzarsi, di puntare sulla
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