LeStrade n. 1560 settembre 2020
AUTOSTRADE Genova, alla scoperta delle aziende del Ponte GALLERIE La messa in sicurezza delle infrastrutture Anas ROAD SAFETY Primo evento in presenza nell’epoca Covid-19
AUTOSTRADE
Genova, alla scoperta delle aziende del Ponte
GALLERIE
La messa in sicurezza delle infrastrutture Anas
ROAD SAFETY
Primo evento in presenza nell’epoca Covid-19
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54<br />
55 LS<br />
intervalli di valori opportunamente definiti, come mostrato<br />
in tab. 3. Si osserva che al diminuire del valore di IS cresce<br />
il grado di necessità della manutenzione. Sulla base di tale<br />
classificazione è possibile assegnare, nelle more di opportuni<br />
approfondimenti descritti nel paragrafo successivo, un<br />
livello di priorità degli interventi da eseguirsi. L’ispezione ricorrente<br />
rappresenta, dunque, il primo livello di approfondimento<br />
per la definizione dello stato di conservazione delle<br />
gallerie e l’individuazione delle necessità di una manutenzione<br />
straordinaria. Le attività vengono condotte in condizioni<br />
di esercizio e senza l’ausilio di ulteriori strumentazioni.<br />
Ciò determina, a fronte di una maggiore velocità di esecuzione,<br />
una minor accuratezza del controllo. Pertanto, al fine<br />
di accertarne i risultati, viene pianificata una seconda fase<br />
ispettiva, maggiormente approfondita e svolta da personale<br />
specializzato, sulle gallerie che mostrano indici inferiori<br />
ad un certo valore di soglia.<br />
Ispezioni e indagini approfondite<br />
L’approccio progettuale alla manutenzione delle gallerie esistenti<br />
è sostanzialmente diverso da quello relativo a una<br />
nuova opera in quanto la difficoltà consiste nel fotografare<br />
lo stato della galleria nel momento in cui si interviene (Step<br />
0) ricostruendo gli stati tenso-deformativi della struttura e<br />
dell’ammasso con cui essa interagisce, riproducendo nella<br />
maniera maggiormente plausibile il percorso tensionale che<br />
ha portato allo stato in cui la galleria si trova. Tale fase di indagine<br />
finalizzata alla costituzione del modello su cui intervenire<br />
risulta estremamente complicata in quanto spesso<br />
condizionata dall’attività e dall’esperienza nel campo della<br />
manutenzione delle gallerie esistenti: a tal fine la fase di<br />
indagine appare come un momento delicato al quale viene<br />
dedicata la maggiore attenzione possibile. Per le gallerie<br />
che, dalle ispezioni trimestrali, hanno evidenziato valori<br />
dell’indice di struttura ISs inferiore al valore definito come<br />
soglia di attenzione, valore individuato come pari a 40, viene<br />
pianificata una seconda ispezione approfondita e, a valle<br />
di quest’ultima, un piano di indagini puntuale e dettagliato<br />
con un report di tutte le attività di sorveglianza condotte<br />
fino a quella data, e con la redazione di un progetto di monitoraggio<br />
corredato da un computo metrico estimativo.<br />
Con riferimento all’attività ispettiva delle gallerie, con un recente<br />
aggiornamento della circolare del 1967 (n.0000269<br />
del 07/07/<strong>2020</strong>), il MIT ha consentito l’adozione, da parte<br />
dei gestori stradali e autostradali, di procedure di verifica<br />
delle infrastrutture maggiormente efficienti basate sull’utilizzo<br />
di metodologie di rilevazione strumentale (laser-scanner,<br />
georadar, sismiche, ultrasuoni, eccetera) di comprovata<br />
affidabilità. Anticipando gli intenti di tale integrazione,<br />
Anas opera da diverso tempo con piani di indagine che contemplano<br />
le tecnologie innovative sopra citate, applicandole<br />
alle problematiche peculiari delle gallerie: generalmente<br />
i piani prevedono le tipologie di indagine elencate in tab. 4.<br />
Al termine delle fasi di ispezione e indagine, una volta individuate<br />
le criticità, si dovrà procedere alla progettazione ed<br />
esecuzione degli interventi con le modalità più celeri possibili<br />
e in maniera tale da influire nel minor modo possibile<br />
con l’esercizio della galleria.<br />
TAB.3 TAB. 3 CLASSIFICAZIONE DELL’OPERA IN FUNZIONE DELL’INDICE DI STATO<br />
STATO INDICE DI STATO MANUTENZIONE<br />
TAB. 4 TIPOLOGIE DI INDAGINE IN GALLERIA<br />
OTTIMO IS > 60 NON NECESSARIA<br />
BUONO 40 ≤ IS < 60 DIFFERIBILE<br />
CATTIVO 30 ≤ IS < 40 NECESSARIA<br />
CRITICO IS ≤ 30 URGENTE / INDIFFERIBILE<br />
Indagini indirette su elementi strutturali<br />
Determinazione dell’indice sclerometrico<br />
Prove ultrasoniche sulle strutture<br />
Rilievo delle fessure e della loro apertura mediante ultrasuoni<br />
Determinazione delle presenza di armature d’acciaio mediante indagine pacometrica<br />
Misure attraverso apparecchiature Georadar<br />
Indagini dirette su elementi strutturali<br />
Prelievo di campioni di conglomerato cementizio con carotatrice<br />
Prove di carbonatazione del CLS<br />
Prove di compressione del CLS<br />
Martinetto piatto singolo o doppio (determinazione stato tensionale, valutazione<br />
resistenze meccaniche e di deformabilità)<br />
Prelievo di barre di armatura con determinazione di resistenza e stato di corrosione<br />
Indagini geognostiche<br />
Sondaggi e prove in situ<br />
Prove geotecniche di laboratorio<br />
Rilievi<br />
Rilievi attraverso apparecchiatura Laser Scanner<br />
Rilievi celerimetrici agli imbocchi delle gallerie<br />
Difettologie prevalenti nelle gallerie<br />
A valle della fase di indagine e interpretazione delle prove<br />
viene stilato un report da parte di un tecnico specializzato<br />
nelle ispezioni delle gallerie, con individuazione di tutte le<br />
tipologie di difetti sia lineari che puntuali individuati. Al fine<br />
di permettere l’individuazione corretta ed univoca delle criticità,<br />
è in fase di redazione un catalogo dei difetti riscontrabili<br />
in galleria, contenente la descrizione degli stessi e<br />
l’indicazione della metodologia di indagine. La casistica più<br />
frequente (sebbene non esaustiva), raggruppata per macro-gruppi,<br />
viene individuata in tab. 5.<br />
Per ciascuno dei difetti individuati durante l’ispezione approfondita<br />
dovranno essere registrate le seguenti informazioni:<br />
1. Materiale di cui è composto l’elemento/sotto-elemento sul<br />
quale si sta riscontrando il difetto;<br />
2. Codice numerico che individua univocamente il difetto;<br />
3. Numero dell’elemento su cui è stato riscontrato il difetto.<br />
4. Gravità del difetto, da esprimere su una scala 1 (pessimo)<br />
– 5 (ottimo);<br />
TAB. 5 DIFETTOLOGIE PREVALENTI RISCONTRABILI IN GALLERIA<br />
Ammaloramenti corticali<br />
Macchie di umidità<br />
CLS dilavato/ammalorato<br />
Vespai<br />
Efflorescenze<br />
Ristagni d’acqua<br />
Presenza di muschio e/o piante<br />
Sfaldatura/distacchi lineari<br />
Riprese di cls deteriorate<br />
(riparazioni preesistenti)<br />
Fessure<br />
Fessure Verticali<br />
Fessure Diagonali<br />
Fessure Longitudinali<br />
Fessure Trasversali<br />
Microfessure da ritiro<br />
Fessure Reticolari<br />
Difetti strutturali<br />
Armatura Ordinaria Scoperta/Ossidata<br />
Riduzione Sezione Armatura<br />
Danni da Urto<br />
Vuoti a tergo rivestimento (rilevo strumentale)<br />
Idraulica<br />
Allagamento<br />
Percolazione attraverso fessure/giunti<br />
Infiltrazioni<br />
Risalita acqua/terreno da arco rovescio<br />
Formazione ghiaccioli<br />
Deformazioni<br />
Spostamento orizzontale dei piedritti<br />
Deformazione radiale/fessurazione nicchie<br />
Sollevamento piano viabile/danneggiamento<br />
arco rovescio<br />
Fessure Reticolari<br />
Un intervento provvisionale efficace ed esemplare<br />
Tra gli esempi più recenti di “tipologici di intervento” (a cui ne aggiungeremo di ulteriori nelle pagine successive), rivolgiamo l’attenzione<br />
alle immagini riunite in fig. 5, che documentano un intervento a carattere provvisionale eseguito da Anas nel <strong>settembre</strong><br />
<strong>2020</strong> nella galleria Poggio, al km 142+300 della SS3 bis (itinerario E45). A seguito di un incendio divampato da un mezzo pesante<br />
in transito in prossimità di un imbocco, si erano verificati rigonfiamenti e distacchi diffusi dello strato corticale del rivestimento,<br />
risalente a un intervento di ripristino con betoncino eseguito alcuni anni fa. Il tempo di esposizione alle fiamme è stato pari a circa<br />
un’ora. L’intervento provvisionale è consistito nella posa in opera di un sistema di pannelli pre-assemblati multistrato composti<br />
da: 1) griglia in poliestere ad alta tenacità rivestita in PVC e strato in geotessile; 2) rete in GFRP maglia 150/77 filo 10/8; 3)<br />
piatti preforati di ripartizione dei carichi in GFRP sezione 65x10 mm. I pannelli sono stati ancorati al rivestimento esistente mediante<br />
tasselli in acciaio inox. Il carattere modulare e la notevole rapidità esecutiva dell’intervento sono adatti alle situazioni di<br />
emergenza e consentono, in breve tempo, di mettere in sicurezza il tratto interessato dai distacchi.<br />
4a<br />
4b<br />
4c<br />
5<br />
Segregazione inerti<br />
Fessure longitudinali<br />
Fessure superficiali a maglia<br />
4. Rassegna di alcune<br />
delle principali difettologie<br />
riscontrabili nelle gallerie<br />
stradali<br />
5. Intervento di emergenza<br />
per il contenimento dei<br />
distacchi corticali eseguito<br />
sulla galleria Poggio al<br />
km 142+300 della SS3bis:<br />
situazione pre-intervento<br />
con autocarro incendiato<br />
fermo in galleria e distacchi<br />
dello strato corticale<br />
del rivestimento provocato<br />
dall’incendio (a b);<br />
pannello preassemblato (c);<br />
posa in opera del presidio<br />
temporaneo (d, e)<br />
Gallerie<br />
Gallerie<br />
8-9/<strong>2020</strong> 12/2015 leStrade<br />
con