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LeStrade n. 1560 settembre 2020

AUTOSTRADE Genova, alla scoperta delle aziende del Ponte GALLERIE La messa in sicurezza delle infrastrutture Anas ROAD SAFETY Primo evento in presenza nell’epoca Covid-19

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Genova, alla scoperta delle aziende del Ponte

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La messa in sicurezza delle infrastrutture Anas

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Primo evento in presenza nell’epoca Covid-19

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5<br />

• Maniglioni per il prelievo dell’ESLAO dal relativo collo e<br />

l’aggancio al bozzello dell’autogru;<br />

• Spine coniche per l’allineamento in quota degli ESLAO;<br />

• Ponteggio mobile - da allestire interno della condotta - per<br />

le operazioni di inserimento ESLAO e relativa bulloneria;<br />

• Avvitatori pneumatici od elettrici per il mutuo serraggio<br />

degli ESLAO.<br />

L’installazione di una Condotta Portante in acciaio richiede<br />

quindi semplici opere di assemblaggio meccanico e di<br />

movimento terra: ciò rende particolarmente vantaggioso -<br />

sotto l’aspetto dei costi e dei tempi - l’utilizzo di questo sistema<br />

rispetto ai manufatti tradizionali in cemento armato.<br />

In condizioni climatiche sfavorevoli e/o occasioni di emergenze<br />

quando per esempio si rende necessario un pronto<br />

intervento per ripristinare una viabilità interrotta da evento<br />

accidentale, la leggerezza e l’elasticità del sistema ne<br />

rende assolutamente insostituibile l’utilizzo.<br />

In presenza di fenomeni di assestamenti e cedimenti dei<br />

rilevati stradali, la Condotta in ESLAO tende ad assecondare<br />

e seguirne i movimenti senza fratturarsi o perdere la<br />

propria funzionalità.<br />

La procedura di installazione prevede la formazione di un<br />

piano di posa normalmente consistente in una stesa di materiale<br />

inerte granulare, rullato e costipato, su cui poggiare<br />

gli ESLAO e realizzarne l’assemblaggio. Si procede poi al<br />

rinterro, operando progressivamente il riporto di terreno di<br />

rinfianco in strati uniformi - altezza normalmente intorno<br />

a 30 cm - da una parte e dall’altra della condotta, in modo<br />

che la quota di rinterro risulti avanzare parallelamente.<br />

Ogni strato di riporto sarà singolarmente e accuratamente<br />

costipato: con pestelli a mano in prossimità della parte<br />

sottostante la canna metallica e immediatamente d’intorno;<br />

con mezzi meccanici, ranelle saltanti, piastre vibranti,<br />

rulli compressori, per la parte restante.<br />

Caso particolare è il rinterro degli archi, per i quali le varie<br />

stratificazioni di rinfianco vengono progressivamente adattate<br />

alla sagoma della struttura: caricando da una sola parte,<br />

l’arco può deformarsi verso la parte opposta; caricando<br />

sui fianchi secondo strati orizzontali, può invece prodursi<br />

una deformazione in chiave.<br />

Nell’installazione delle strutture ad arco si richiede la realizzazione<br />

di apposita fondazioni in calcestruzzo armato<br />

opportunamente dimensionata per distribuire gli scarichi<br />

al terreno di sottofondazione. Nel caso di installazioni<br />

“multiple” ovvero di più strutture da affiancare parallelamente<br />

in batteria, si richiede un adeguato distanziamento<br />

delle stesse; il che realizza una regolare distribuzione<br />

degli sforzi ai fianchi e agevola il lavoro di formazione del<br />

rinterro stesso.<br />

Le testate sono spesso finite con taglio "a becco" secondo<br />

l’inclinazione della scarpata (normalmente 2:3), oppure<br />

con muri di testa in pietrame, calcestruzzo o acciaio.<br />

Iniziative speciali<br />

L’impiego di ESLAO è inoltre abbastanza ricorrente nella<br />

realizzazione di componenti speciali per impianti a servizio<br />

delle costruzioni generali. La fig. 7 mostra una stazione<br />

di spillamento inerti composta da due canne di Condotte<br />

7<br />

8<br />

5. Procedure esecutive:<br />

rinterro errato e corretto<br />

6. Esempio di finitura<br />

di testata con taglio<br />

cosiddetto “a becco”<br />

6 7. Schematizzazione di una Portanti in ESLAO opportunamente collocate sotto cumulo<br />

di altezza pari a circa 13,00 m e recanti internamente<br />

stazione di spillamento inerti<br />

composta da due canne un nastro trasportatore: la N. 1 - a destra dello schema -<br />

di Condotte Portanti in ESLAO è munita in chiave di un “bocchello” ad apertura servocomandata<br />

da cui è possibile far defluire l’inerte che sarà poi<br />

8. Una destinazione<br />

trasportato all’uscita della N. 2 per la distribuzione degli<br />

d’impiego: stazione<br />

stessi agli impianti di produzione dei calcestruzzi.<br />

di accumolo interti<br />

Sempre nel settore impiantistico, si fa spesso ricorso all’impiego<br />

di ESLAO nella realizzazione di stazioni di accumu-<br />

a forma di silos<br />

lo inerti a forma di grossi Silos. La fig. 8, mostra un silos<br />

9. Posa di tubazione<br />

di un metanodotto<br />

(1.200 mm di diametro)<br />

a Lauria, Potenzia<br />

(SNAM Rete Gas)<br />

10. Condotta ad arco<br />

in ESLAO di luce 2,98 m<br />

e freccia 1,40 m<br />

9<br />

10<br />

con alla base un ampio portale da cui defluisce una lingua<br />

di inerte verso l’esterno, secondo angolo di attrito. Quando<br />

dalla lingua viene prelevato inerte tramite apposita pala<br />

caricatrice (normalmente di tipo gommato), essa si allunga<br />

ad alimentare in modo continuo la postazione stessa. Molto<br />

ricorrente anche l’applicazione di ESLAO nella realizzazione<br />

di tunnel di protezione di reti impiantistiche in generale.<br />

Le figg. 9 e 10 mostrano una condotta con sezione ad arco<br />

a protezione di una tratta di tubazione per la distribuzione<br />

e trasporto di gas metano. nn<br />

Tecnologie&Sistemi<br />

Tecnologie&Sistemi<br />

8-9/<strong>2020</strong> leStrade<br />

8-9/<strong>2020</strong>

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