LeStrade n.1563 dicembre 2020
MONOGRAFICO Numero dedicato alle reti stradali INTERVISTE In esclusiva Anas e Commissione EU SPECIALISTI Norme, sicurezza e alta tecnologia
MONOGRAFICO
Numero dedicato alle reti stradali
INTERVISTE
In esclusiva Anas e Commissione EU
SPECIALISTI
Norme, sicurezza e alta tecnologia
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44<br />
45 LS<br />
Mobilità e AI<br />
Luciana Iorio<br />
Presidente<br />
Global Forum<br />
for Road Traffic<br />
Safety UNECE<br />
Intelligenza artificiale<br />
e benessere sociale<br />
ARTIFICIAL INTELLIGENCE OK, MA CHE SIA FOR THE SOCIAL GOOD.<br />
TUTTO IL RESTO ALTRO NON È CHE MARKETING E MERCHANDISING.<br />
È QUESTA LA SFIDA CHE, IN MATERIA DI VEICOLO AUTONOMO E DINTORNI,<br />
STANNO AFFRONTANDO I DECISORI. ALLA RICERCA DI UNA VALIDAZIONE FORTE<br />
DI UN “SISTEMA AI” CHE CONIUGHI DAVVERO POTERE COGNITIVO E SAPIENZA<br />
ESPERIENZIALE, OVVERO CHE REPLICHI PIENAMENTE IL FATTORE UMANO.<br />
Ci sono anni che pongono le domande, e anni che danno<br />
le risposte - diceva la scrittrice Zola Hurston. Gli inizi<br />
del XX Secolo, la creazione, con Henry Ford, della prima<br />
mobilità di massa. L’auto per tutti con lo slogan “Scegli la Ford<br />
T di qualsiasi colore. Purchè sia nera”, un veicolo senza l’imbarazzo<br />
della scelta, per tutti, sulle strade del nuovo secolo: così si<br />
plasmava la domanda crescente di mobilità personalizzata che<br />
avrebbe cambiato la geografia dei luoghi e la misura del viaggio,<br />
e a seguire le città, la logistica, e l’economia, per sempre. Fu<br />
sera e fu mattina, con la notte del conflitto bellico e l’alba della<br />
ricostruzione. Ma Ford aveva intuito bene, il traffico veicolare, i<br />
nuovi tempi di trasporto e delle potenzialità insite nel cambiamento<br />
epocale, avevano creato i prodromi di una società che<br />
presto si sarebbe mossa velocemente e oltrepassato i ponti della<br />
Terza e Quarta rivoluzione industriale. Le Convenzioni sul Traffico<br />
di Ginevra (1949) e Vienna (1968), fortemente volute in<br />
sede ONU, seguirono questa evoluzione armonizzando a livello<br />
internazionale i principi della circolazione e del traffico, offrendo<br />
regole precise per identificare le capacità fisiche e psichiche<br />
2<br />
1<br />
3<br />
1. Possibilità di altre attività<br />
alla guida significa dare<br />
più responsabilità ai sistemi<br />
di bordo<br />
2. La nuova mobilità deve<br />
offrire soluzioni a livello<br />
globale<br />
3. Il traffico intelligente<br />
del futuro<br />
L’autrice<br />
La dott.ssa LUCIANA IORIO, del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti,<br />
segue a livello comunitario e in sede UNECE (United Nations Economic<br />
Commission for Europe) le tematiche relative alla mobilità sicura. Attualmente<br />
presiede il Global Forum for Road Traffic Safety a Ginevra. Dal 2014<br />
cura per leStrade la rubrica bimestrale Road Safety World.<br />
1. https://extranet.who.int/roadsafety/<br />
death-on-the-roads/<br />
2. https://youtu.be/K5V7FfdLw2w<br />
3. Vedi Preparazione Risoluzione su<br />
HMI in vehicles with automated driving<br />
systems: The concept of activities other<br />
than driving. http://www.unece.org/file-<br />
admin/DAM/trans/doc/<strong>2020</strong>/wp1/ECE-<br />
TRANS-WP1-2019-3-Rev1e_01.pdf<br />
4. Dilemmi tecno-legali<br />
in atto<br />
5. Livelli di automazione:<br />
il “prequel” della nuova<br />
mobilità con AI<br />
del guidatore, visto come protagonista assoluto della strada.<br />
L’universalità dei principi delle Convenzioni fornì linfa giuridica<br />
ai vari codici della strada nazionali, facilitando il progresso del<br />
nuovo mondo veicolare e la tutela di tutti gli utenti della strada.<br />
Non fu un compito facile, e non lo è tuttora: il numero delle fatalità<br />
parla chiaro, 1,3 milioni ogni anno 1 , vittime che scorrono<br />
velocemente nella clessidra del mondo, ogni giorno, ogni ora.<br />
Mentre scrivo, scorre il Remembrance day for Road Traffic Victims,<br />
ogni anno, la terza domenica di novembre 2 . Ci sentiamo<br />
tutti colpiti, tutti in qualche modo responsabili.<br />
Fiducia nel digitale<br />
da regolamentare<br />
Allora guardiamo con fiducia altrove, alla tecnologia automotive<br />
digitale, il frutto prezioso dell'attuale quarta rivoluzione-evoluzione<br />
industriale, per limitare l’errore umano. Non saremo più<br />
soli nelle auto. Con noi, sistemi algoritmici avanzati coadiuveranno<br />
le funzioni di guida e le renderanno più affidabili, sicure,<br />
con il guidatore supportato e poi sostituito alla guida, quest’ultima<br />
finalmente non più condizionata dagli umori e malumori,<br />
dalla distrazione, dalla guida ubriaca ed egoista, disincantata e<br />
rischiosa, spesso pegno fatale per molti sulle strade del mondo.<br />
Ma viviamo una nuova dimensione del tempo, accelerata. Tutto<br />
evolve velocemente. La qualità dei microprocessori, le capacità<br />
di calcolo, la crescente magnitudine dei dati a disposizione,<br />
tutti questi elementi, esaltano le potenzialità algoritmiche<br />
atte a leggere, interpretare, prevedere scenari di guida e a disegnare<br />
l’interazione del veicolo come più appropriata, come<br />
avrebbe fatto il più esperto dei patentati umani. Di questo dobbiamo<br />
prenderne atto. Tuttavia, non di soli numeri e potenzialità<br />
algoritmiche vivrà il traffico di domani. Ubi societas, ibi ius.<br />
La fase regolamentare, legislativa, armonizzata procede più<br />
cauta. Ai tavoli di lavoro delle Organizzazioni Internazionali si<br />
discute della coesistenza tra traffico “convenzionale” e traffico<br />
“automatizzato”, del nuovo ruolo del guidatore nei veicoli<br />
5<br />
4<br />
a guida assistita, ma soprattutto dell'affidabilità dei sistemi e<br />
della responsabilità condivisa tra il guidatore umano e i sistemi<br />
di assistenza alla guida, e della nuova figura della responsabilità<br />
(dal latino “responsāre” [responsum dare-offrire una<br />
spiegazione]) giuridica dell’agente di guida virtuale.<br />
La compatibilità, la coordinazione responsabilizzata, l’ interazione<br />
temporalmente precisa e identificabile tra il guidatore<br />
umano e le funzionalità di sistema, l’“hand over” di passaggio<br />
dell'esecuzione della guida dinamica tra uno e l’altro, per<br />
quanto gloriosamente esperibili in termini tecnici, rappresentano<br />
aspetti di grande complessità giuridica e regolamentare<br />
di cui si sta dibattendo nei Gruppi Internazionali quali il Global<br />
Forum for Road Traffic Safety 3 in UNECE. Nel traffico, come in<br />
tanti aspetti della vita, la responsabilità degli attori deve essere<br />
certa, a garanzia di tutti gli utenti della strada, e indubbiamente<br />
per dare protezione ai più vulnerabili. Prevedere fasi di<br />
guida autonoma (L3, L4) lasciando il guidatore libero dall’impegno<br />
della guida è sicuramente una grande opportunità data<br />
dall’evolversi della tecnologia automotive, di sicuro comfort e di<br />
immenso appealing commerciale. Ed è di certo la fase prodromica<br />
all'evoluzione verso un veicolo sempre più performante<br />
in termini di autonomia gestionale della dinamica di percorso.<br />
Tutto plausibilmente vero, ma il muoversi su strada, alla guida<br />
di un veicolo, implica molto di più, e presume scenari multi-prospettici<br />
con tanti attori. Occorre quindi plasmare un nuovo<br />
sistema regolamentare che assicuri bene la responsabilità<br />
e la certezza dell’identificazione dell’agente, sia esso il guidatore<br />
umano, il sistema o l’operatore (caso del remote parking system)<br />
in qualsiasi momento di interazione con l’ambiente complesso<br />
della strada. Siamo ai principi della filosofia del diritto,<br />
con la Grundsatz der Rechtssicherheit, l’ assoluto principio di<br />
certezza del diritto, elemento fondante di ogni società civile.<br />
Ma dove ci porterà<br />
l'intelligenza artificiale?<br />
Panta rei, tutto scorre, e dicevamo, velocemente. Mentre siamo<br />
impegnati nelle prima fase regolamentare per i livelli di<br />
automazione che vedono l’interazione del guidatore, in maggiore<br />
o minore misura, con i sistemi di guida, la corrente delle<br />
open evolution della tecnologia digitale ci porta al largo, verso<br />
una visione della mobilità futura in modalità self-driving, tutti<br />
passeggeri, con la funzione di guida nella sua totalità affidata<br />
ai sistemi algoritmici avanzati, l’intelligenza artificiale aumentata<br />
e applicata alla tecnologia automotive. C’è chi tra i filosofi<br />
della scienza evolutiva aveva visto nell’Olocene una nicchia<br />
temporale tutta nostra, l’Antropocene, a indicare l’impatto trasformativo<br />
che l’umanità recente stava portando al pianeta.<br />
Tant’è. Effimera ebbrezza del Sapiens Sapiens, come sembra<br />
Gli Specialisti<br />
Gli Specialisti<br />
12/<strong>2020</strong> leStrade<br />
12/<strong>2020</strong>