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Wine Couture 05-06/2021

Wine Couture è la testata giornalistica che offre approfondimenti e informazione di qualità sul vino e quanto gli ruota attorno. È una narrazione di terroir, aziende ed etichette. Storytelling confezionato su misura e che passa sempre dalla viva voce dei protagonisti, dalle riflessioni attorno a un calice o dalle analisi di un mercato in costante fermento. Wine Couture è il racconto di un mondo che da anni ci entusiasma e di cui, con semplicità, vogliamo continuare a indagare ogni specifica e peculiare sfumatura, condividendo poi scoperte e storie con appassionati, neofiti e operatori del comparto.

Wine Couture è la testata giornalistica che offre approfondimenti e informazione di qualità sul vino e quanto gli ruota attorno. È una narrazione di terroir, aziende ed etichette. Storytelling confezionato su misura e che passa sempre dalla viva voce dei protagonisti, dalle riflessioni attorno a un calice o dalle analisi di un mercato in costante fermento. Wine Couture è il racconto di un mondo che da anni ci entusiasma e di cui, con semplicità, vogliamo continuare a indagare ogni specifica e peculiare sfumatura, condividendo poi scoperte e storie con appassionati, neofiti e operatori del comparto.

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26<br />

GIRAMONDO<br />

L’offerta, tra best seller e novità da scoprire<br />

E allora, dopo le tendenze del business, ecco in che<br />

modo gli otto distributori interpellati dalla nostra inchiesta<br />

rispondono alle richieste che provengono dal<br />

mercato italiano. “In tempi abbastanza lontani<br />

– la Borgogna è nel nostro portfolio da<br />

quasi vent’anni – abbiamo lavorato su di un<br />

catalogo che offrisse molti spunti sia italiani<br />

sia esteri su Pinot Noir e Chardonnay, in<br />

particolar modo il primo”, evidenzia Luca<br />

Cuzziol. “Dal piccolo e bravo produttore di<br />

Borgogna fino al top dell’appellazione, passando<br />

per il Pinot Noir in Austria ed in Germania – anche<br />

con gli sparkling –, poi con lo Champagne ancora<br />

per entrambi i vitigni, incluse anche le Denominazioni<br />

meno note come Coteaux Champenois, fino alla California<br />

ed all’Oregon con un salto in Nuova Zelanda per il<br />

solo Pinot Noir”. In definitiva, per Cuzziol GrandiVini<br />

le richieste e quindi le offerte a catalogo sul Pinot Noir<br />

sono ampie e segmentate per prezzo mentre sullo Chardonnay<br />

– ad eccezione della Borgogna – sono riferite alla<br />

vendita locale del produttore di area. “È difficile operare<br />

sullo Chardonnay in modo preciso e dedicato”, prosegue<br />

Cuzziol, “anche perché manca un produttore leader in<br />

Italia per questo vitigno e salvo un paio di punte di diamante<br />

– troppe volte soggette ad una poco lungimirante<br />

speculazione da parte del produttore –, la richiesta per<br />

uno Chardonnay diventa generalista, generando al tempo<br />

stesso una grande difficoltà nel creare una proposta<br />

adeguata a supporto del mercato più che a risposta dello<br />

stesso”. Tra i best seller di Cuzziol GrandiVini, per lo<br />

Chardonnay si segnala il Bourgogne<br />

Cuvée Saint-Vincent 2018 di Vincent<br />

Girardin e per il Pinot Noir il Val d’Aosta<br />

Pinot Nero 2018 di Elio Ottin.<br />

Tra le novità da scoprire, invece, spazio<br />

al Dundee Hills Chardonnay 2018<br />

di The Eyrie Vineyards, dall’Oregon,<br />

mentre per il Pinot Noir il Cuvée<br />

Athenais Ambonnay Rouge Coteaux<br />

Champenois 2018 di Gonet-Medeville. Corrado Mapelli<br />

spiega così l’offerta firmata Gruppo Meregalli: “Abbiamo<br />

da sempre posto un accento particolare nei confronti di<br />

questi vitigni, anche in maniera molto trasversale, ovvero<br />

offrendo al consumatore la possibilità di acquistare l’interpretazione<br />

del vitigno non solo delle regioni comunemente<br />

più riconosciute o vocate. L’offerta in questo periodo<br />

si è allargata e possiamo davvero assaggiare questi<br />

vini prodotti da nord a sud parlando di Italia ma anche<br />

dalle principali regioni vitivinicole del mondo”. Tra campioni<br />

di vendite e novità, a spiccare due proposte diametralmente<br />

opposte: “Presentiamo proprio in questi giorni<br />

un nostro best seller, dalla Maison Bollinger il Pn Vz16<br />

ovvero un Blanc de Noirs prodotto con uve in prevalenza<br />

provenienti dal paese di Verzenay e dell’annata 2016:<br />

questo è il secondo 100% Pinot Noir, dopo la Vvf, prodotto<br />

dalla Maison. Come novità assolutamente da scoprire,<br />

Chardonnay e Pinot Noir in lattina, dalla California<br />

e della rinomata linea qualitativa Diamonds Collection di<br />

FF Coppola <strong>Wine</strong>ry: qui l’innovazione è nel contenitore,<br />

perché riteniamo che il vino in lattina non dovrà rivoluzionare<br />

il mondo di Bacco, ma potrà avere un ruolo attivo<br />

per la sua evoluzione, o meglio, per spingere il nostro<br />

settore ad evolversi nei modi che sono importanti per i<br />

nuovi consumatori di oggi, e per quelli di domani”.<br />

Pellegrini si muove tanto sul fronte interno,<br />

che su quello internazionale. Per<br />

quanto riguarda i vini fermi, gli italiani<br />

i più importanti sono del Trentino-Alto<br />

Adige, sia per lo Chardonnay sia<br />

per il Pinot Noir: Maso Cantanghel,<br />

Schweitzer, Kollerhof e Falkenstein.<br />

Senza dimenticare il Fruli-Venezia<br />

Giulia, con Di Lenardo, e un ottimo<br />

Chardonnay di Langa, con Bruno Rocca”, sottolinea Pietro<br />

Pellegrini. “Dall’estero, offriamo diversi produttori di Bor-

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