Vie&trasporti n.851 luglio 2021

Allestimenti
Allestimenti
Kraker K-Force
Faccio da me
Scarico in totale autonomia per il semirimorchio in lega leggera e acciaio
della Casa costruttrice olandese, dotato di piano a doghe mobili della
Cargo Floor. Per lui traverse passanti in acciaio in prossimità del perno
di Giovanni Gaslini
Serve per molteplici missioni di trasporto
- dalla movimentazione di sfusi ai carichi
pallettizzati, fino alle bio-masse e ai rifiuti
- il semirimorchio a doghe mobili K-Force, realizzato
dal costruttore olandese Kraker. Il progetto
K-Force, presentato quattro anni fa, prevede
una modalità di assemblaggio basata su
componenti imbullonati, anziché su parti unite
per saldatura. Ciò, nello specifico caso dei veicoli
con sistema di carico a piano mobile, presenta
molteplici vantaggi dal punto di vista costruttivo.
Prima di tutto, conferisce al
semirimorchio elevate caratteristiche di flessibilità
e permette una rapida sostituzione dei
componenti soggetti a usura o di quelli eventualmente
danneggiati in seguito a un urto.
Inoltre, consente di unire materiali di diversa
natura, per esempio acciaio e alluminio, senza
i trattamenti termici di normalizzazione richiesti
da una saldatura.
Tutto imbullonato
Il montaggio per imbullonatura, riguarda la maggior
parte dei componenti del K-Force, dalle traverse
alle pareti, dalla porta posteriore a doppio
battente alla testata. La struttura autoportante
Scheda tecnica
Marca e mod.
Kraker K-Force
Lunghezza totale 13.665 mm
Lunghezza interna
13.535 mm
Larghezza esterna
2.550 mm
Larghezza interna
2.480 mm
Volumetria di carico 92 m 3
Interassi
1.310+1.310 mm
Altezza d’agganciamento
1.150 mm
Peso totale a terra
39.000 kg
Tara
8.000 kg
Freni
a disco
Gommatura 385/65 R 22.5
del veicolo prevede due longheroni in acciaio
con 39 traverse passanti. Quelle in corrispondenza
del perno ralla (uno dei punti di maggiore
sollecitazione del veicolo) sono in acciaio, mentre
le rimanenti sono realizzate in lega leggera.
La cassa del semirimorchio illustrato in queste
pagine, che ha una volumetria di 92 metri cubi,
è costruita con pannelli a sandwich in alluminio
di 30 mm di spessore.
Sono costituiti da due lamiere d’estremità di 3
mm internamente e di 2 mm all’esterno, con
un’intercapedine di 25 mm. Anche la testata e
la porta posteriore a due battenti sono realizzate
in lega leggera.
Vince la polivalenza d’impiego
La configurazione del veicolo studiata per il
mercato italiano, che privilegia la polivalenza
d’impiego, prevede, oltre al cassone da 92 metri
cubi, un piano di carico Cargo Floor con 21 doghe
mobili da 10 mm di spessore, il primo asse
sollevabile, il terzo sterzante e un telo avvolgibile
vincolato al lato destro dell’allestimento. Gli accessori
inclusi nelle dotazioni del veicolo comprendono
due scalette d’ispezione in corrispondenza
della testata e una estraibile posteriore,
il radiocomando per l’azionamento del piano
mobile, due coppie di faretti di lavoro posizionate
dietro le gambe d’appoggio del semirimorchio,
la parete scorrevole interna (rinforzata)
per lo scarico del prodotto e le lamiere di rinforzo
laterali (di 3 mm di spessore, lunghe 3.000
mm e alte 2.000 mm), collocate nella sezione
posteriore del veicolo.
Queste lamiere servono per prevenire l’usura
della cassa nella parte più sollecitata dell’allestimento,
a causa del passaggio del materiale
trasportato. Lo scarico avviene azionando l’impianto
idraulico del piano mobile, che determina
il moto alternato delle doghe. Per prevenire il
surriscaldamento del fluido di lavoro, Kraker ha
previsto un sensore che arresta il movimento
del dispositivo se la temperatura dell’olio supera
i 70 gradi centigradi. Il tridem del K-Force illustrato
in queste pagine è Saf (ma sono disponibili
altri brand a scelta dell’acquirente) con
sospensioni pneumatiche e freni a disco di 430
mm di diametro. La gommatura è basata sulle
tradizionali 385/65 R 22.5. Nella configurazione
studiata per il mercato nazionale con primo
asse sollevabile e terzo sterzante la tara del veicolo
è di circa 8.000 kg.
Sopra, il portellone
a doppio battente
in posizione richiusa,
completamente aperto
e un particolare del
piano di carico a
doghe mobili di Cargo
Floor. A fianco, la
cassa e la protezione
per i ciclisti. Sotto, due
particolari del telaio,
con i componenti
imbullonati.
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