Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
campioni
11
Il nostro ‘Chiello’,
ora è anche
“The King”
Capitano e protagonista assoluto
del prestigioso trionfo degli azzurri
alla rassegna europea 2020
ha portato in alto anche il nome
della sua amatissima Livorno
di Bruno Damari
“Il primo ricordo più bello? Sicuramente
è stata la partita Piacenza-Livorno
del 29 maggio 2004, quella
della promozione in serie A degli amaranto.
Una gioia immensa per me che
sono prima di tutto tifoso del Livorno
e viverla da protagonista è un ricordo
che porterò sempre con me”: parole di Giorgio Chiellini
(tratte dal suo sito ufficiale alla voce “carriera”), tra gli
eroi assoluti del trionfo degli azzurri di Mancini a Euro 2020,
tanto che, al rientro in Italia con la coppa in mano e la corona
in testa, si è meritato l’appellativo di “The King” (senza contare
l’onorificenza di ‘Ufficiale’ dell’Ordine al Merito della
Repubblica Italiana conferitagli dal presidente Mattarella).
Già, ne è passato di tempo (anche se sembra ieri...) da quel
magico 2004 che sentenziò il ritorno dei colori amaranto in
A, dopo una lunga attesa di 55 anni. Chiellini non aveva
ancora compiuto 20 anni (avrebbe spento le candeline il 14
agosto) ma, già allora, al suo quarto campionato con il Livorno
(3 presenze nel 2000/01 in C1, 5 nel 2001/02 in C1 e 6
nel 2002/03 in B), fu un grande protagonista. Mister Mazzarri,
praticamente, lo utilizzò sempre: su 46 giornate, Giorgio
scese in campo 41 volte, lo stesso numero di Cristiano
Lucarelli e Ruotolo; solo Protti (sempre presente) e Vigiani
(42 presenze) fecero di meglio. Tra l’altro, Chiellini realizzò
ben 4 reti: e la prima, messa a segno l’8 ottobre 2003 in
Livorno-Messina (3-0, con reti a seguire di Lucarelli e Protti),
rientra tra le giornate indimenticabili del giocatore, essendo
stato il primo gol da professionista.
Oltre che con la maglia del Livorno, Chiellini, nello stes-
Piacenza, 29 maggio 2004, la data storica che Giorgio Chiellini ricorda
ancora con piacere. Qui il giocatore esulta con Protti, Lucarelli,
Ruotolo e Vigiani dopo la conquista della serie A che mancava a
Livorno da 55 anni. (dal libro Amaranto story 3 di Bruno Damari).