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LNS Agosto 2021

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mostra

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vo (fig.4). I pochi dipinti

in cui appare chiaramente Livorno

sono poco riconoscibili

se non si conosce com’era

la città prima della guerra: le

grotticelle del Molo Mediceo,

il ponte alla Sassaia, il torrione

di San Rocco del Lazzeretto

di San Leopoldo non esistono

più. Invano cercheremo

vedute cittadine delle

piazze principali o degli stabilimenti

balneari, luoghi trafficati

che su Puccini non

esercitavano alcun interesse.

* * *

Non è possibile in questa sede

inoltrarci oltre nella complessa

produzione pittorica e nel

contesto culturale in cui nasce

e si sviluppa l’arte pucciniana.

Per questo rinviamo

alla mostra e al catalogo, coi

contributi della curatrice Nadia

Marchioni, di Gianni

Schiavon, di Elisabetta Matteucci

e con gli approfondimenti

di Michele Pierleoni,

Simonella Condemi, Stefano

Fig. 4 - Mario Puccini, Barca con garitta, olio su tavoletta, 38x28

cm, collezione Rangoni.

A sin.: Giorgio Mandalis con la curatrice della mostra Nadia

Marchioni. Sullo sfondo il quadro di M. Puccini, Il Lazzaretto,

olio su tela, 1911 circa, 227x88, collezione privata, courtesy

Galleria d’Arte Goldoni, Livorno. (foto Damari)

Marson, Elisabetta Annino.

Ne compare anche uno a

mia firma sulla Livorno dei

tempi dell’Artista. Le Industrie

Grafiche Pacini sono

riuscite ad imprimere alle

tavole un cromatismo molto

prossimo a quello dei dipinti

originali, editando un

prezioso scrigno di meraviglie,

il cui copyright appartiene

a Fondazione Livorno

- Arte e Cultura. A tutti

gli enti, istituzioni e persone

fisiche che hanno reso

possibile l’imperdibile evento

va la riconoscenza dei

Livornesi e di tutti gli appassionati

e studiosi di storia

dell’arte. •

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