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Benifei
larmente conosciuto nel quartiere di Borgo
Cappuccini, che girava con la sua motoretta
elettrica, assiduo frequentatore della Cantina
Senese e del Bar Sirena, con la barzelletta
sempre pronta e simpatici aneddoti.
Per la sua livornesità, schiettezza ed ironia
fu anche intervistato da Rai5 in occasione
di un servizio sulla città. Rilasciò l’ultima
sua intervista al mensile LIVORNOnonstop
nel mese di Aprile 2020.
BENEDETTI ERMANNO (Collesalvetti
(LI) 1928 - Bologna 4 agosto 2013) - Giornalista.
Cresciuto alla redazione sportiva
de Il Telegrafo, fu uno degli inviati al seguito
del Livorno Calcio. Nel 1968 passò al
quotidiano bolognese Stadio e, per oltre un
trentennio, seguì le vicende calcio del Bologna,
divenendo una storica ed “illustre firma”.
Dopo la pensione fu opinionista dell’emittente
televisiva “È tv”, con la rubrica
“Il caminetto di Ermanno”.
BENEDETTI GIUSEPPE (Brescia 19 luglio
1909 - Livorno 23 luglio 1986, di Piero
e Maria Zucco) - Medico. Prof. Dott. Laureatosi
a Pisa col massimo dei voti nel 1932,
fu allievo tra i più brillanti del prof. Cassano,
insieme al quale è stato relatore in Italia
e all’estero in molteplici convegni. Si specializzò
in patologia medica e metodologia
clinica e, in seguito, all’università di Firenze,
in geriatria e gerontologia. Dopo aver
vinto l’apposito concorso, dal 1948 divenne
primario dell’Ospedale di Livorno. In
tale veste mostrò doti non comuni di professionalità,
umanità e rara capacità clinica.
Autore di numerosi lavori scientifici, fu un
ricercatore di prim’ordine nel settore del
metabolismo e delle epatopatie.
BENEDETTI MARIA GRAZIA (Livorno
10 febbraio 1937 - 7 novembre 1995, di
Gastone e Elba Braccini) - Ristoratrice.
Ottima cuoca, iniziò giovanissima nel campo
della ristorazione e, con il marito Umberto,
aprì il «Rogiolo» a Quercianella per
passare, nel 1972, ad un’esperienza di quattro
anni all’isola di Capraia. Rientrata a Livorno,
la coppia gestì per nove anni il ristorante
“da Grazia” a Montenero, quindi
con le figlie, dette vita al locale in via del
Seminario, dal nome “Rincontriamoci”.
BENEDETTI MARIO (Livorno 1931 - 23
novembre 2020) - Pittore. Attraverso una
creatività gentile e poetica, si impose con
una tavolozza chiarista e d’avanguardia. Fu
tra i frequentatori del Cenacolo della Valle
Benedetta.
BENEDICTI CATERINA (Livorno 1859 -
1939, di Stefano) - Docente e scrittrice.
Prof. Si dedicò per tutta la vita all’insegnamento.
Fu tra le fondatrici dei Ricreatori
Scolastici e fece parte del Consiglio Direttivo
dell’Unione Magistrale Nazionale.
Collaborò con Il Telegrafo con articoli inerenti
la scuola. Lasciò un Sillabario su cui
hanno imparato a leggere diverse generazioni,
e un libro per ragazzi che ebbe enorme
diffusione «Lo scolaro di Maestro Michele».
Lasciò la scuola dopo oltre 40 anni
di servizio, meritandosi la medaglia d’oro
dei benemeriti della pubblica istruzione e
l’onorificenza dei SS. Maurizio e Lazzaro.
BENENATI CARLA con. Ribecai (Livorno
22 luglio 1971 - 26 luglio 2006, di Silvano e
Anna Gioia) - Appartenente all’ANFN
(Associazione Nazionale Famiglie Numerose),
già madre di quattro bambini in tenera
età, rifiutò le cure per un tumore pur di
salvare il bambino che portava in grembo.
Poco tempo prima di morire scrisse “La storia
di Carla” (una meravigliosa testimonianza
della sua storia e della sua lotta contro la
malattia) che è stata inserita nel sito del Centro
famiglia diocesano di Livorno. In suo ricordo
le è stata intitolata la nuova struttura
del Centro famiglia di via Galilei 11.
BENETTI GINO (Livorno 1939 - 6 agosto
2011) - Militante politico. Iscrittosi giovanissimo
al Pci, entrò a far parte della storica
sezione “Pessi” e, negli anni Settanta,
diventò membro della consulta che si trasformò
poi nella Circoscrizione 5. Oltre a
ricoprire l’incarico di responsabile della
commissione sport, fece parte dello staff
della Coppa Barontini e fu responsabile della
commissione tecnica del Palio marinaro.
BENETTI MANLIO (Livorno 26 maggio
1888 - 28 agosto 1970, di Aldino e Rosina
Nelli) - Militante politico. Tra gli esponenti
più in vista del socialismo livornese a
partire dagli anni ’20, fu perseguitato durante
il ventennio fascista e più volte dovette
abbandonare la città per sfuggire alla
polizia del regime. Entrato a far parte del
Comitato di Liberazione, durante la seconda
guerra mondiale, fu eletto al Comune
nelle liste del Psi. Fu anche corrispondente
dell’Avanti e de Il lavoratore di Trieste.
BENETTI OSMANA con. Benifei (Livorno
21 dicembre
1923 - 10 febbraio
2016) - Partigiana e
protagonista della
Resistenza livornese.
Cav. Fu tra le
fondatrici dei Gruppi
di Difesa della
Donna, organizzazione
sorta nel 1943
per iniziativa del Pci con l’intento di promuovere
la Resistenza femminile in ogni ambiente
sociale e di organizzare una rete di
aiuti alle famiglie di carcerati, internati e partigiani.
Nel 1945 si sposò con Garibaldo
Benifei (v.), suo compagno di militanza, e
fu il primo matrimonio civile del dopoguerra
celebrato a Livorno, scambiandosi fedi
d’acciaio, regalate agli sposi dai lavoratori
del Cantiere. A fianco del marito, si impegnò
negli anni presso le scolaresche a mantenere
vivo il ricordo della Memoria e i valori
della Resistenza. Presidente onoraria
dell’Associazione Nazionale Perseguitati
Politici Italiani Antifascisti, nel 2015 ricevette
dal Comune di Livorno la “Livornina
d’oro”, massima onorificenza cittadina. Nel
2016 le è stata intitolata la scuola d’infanzia
che fa parte del 5° Circolo Didattico/De
Amicis.
BENIACAR famiglia - Famiglia ebraica
composta dal padre Moise, dalla madre
Estrea Levi e dai figli Bulissa, Giacomo e
Matilde, costretta a fuggire dalla Turchia
per l’avvento delle leggi razziali, nel 1933
trovò rifugio dai nonni a Livorno (dove nacque
Perla). Durante i bombardamenti del
maggio del ‘43, la famiglia sfollò a Borgo a
Buggiano, ma tutti i componenti furono arrestati
su delazione e deportati nei campi
di concentramento, dai quali solo Matilde
riuscirà a sopravvivere. Quest’ultima, tornata
a Livorno, fu una delle prime testimoni
italiane della Shoah e l’ultima della Comunità
Ebraica livornese. In ricordo di BE-
NIACAR MATILDE (Smirne (Turchia) -
18 gennaio 1926 - Cecina (LI) 19 dicembre
2016) e BENIACAR PERLA (Livorno 19
giugno 1935 - Auschwitz (Polonia) 26 febbraio
1944), in occasione della “Giornata
della Memoria”, rispettivamente del 2013
e 2018, sono state poste davanti alla casa
dove vivevano, in via D. Cassuto 1 (allora
via Reale), le seguenti “pietre d’inciampo”:
“Qui abitava, MATILDE BENIACAR, nata
1922, arrestata 25.1.1944, Borgo a Buggiano,
deportata, Auschwitz, liberata”;
“Qui abitava, PERLA BENIACAR, nata
1935, arrestata 25.1.1944, Borgo a Buggiano,
deportata, Auschwitz, assassinata
26.2.1944”.
BENIFEI GARIBALDO (Campiglia Marittima
(LI) 31 gennaio
1912 - Livorno
24 aprile 2015) -
Partigiano e memoria
storica di Livorno.
Cav. Ultimo di 12
fratelli (il padre, pure
di nome Garibaldo,
morì tre mesi prima
che egli nascesse), di
famiglia sovversiva e antifascista, fu costretto
a 10 anni a fuggire a Livorno per sottrarsi
alle persecuzioni degli squadristi. Nel
1931 entrò nell’organizzazione comunista
clandestina e fu più volte arrestato per attività
sovversiva. Tornato in libertà, partecipò
alle riunioni della “Concentrazione antifascista”,
dalla quale sarebbe sorto il CLN
di Livorno, ed entrò nella Resistenza. Nel
1945 si sposò con Osmana Benetti (v.), sua