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LNS Agosto 2021

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Belforte, famiglia

m’incantarono: mi affrettai verso il porto

e salii su di una scogliera contro cui venivano

ad infrangersi le onde...”).

BECUZZI LIDO (Livorno 11 maggio 1935

- 28 giugno 1987, di Sestilio e Leda Scateni)

- Sindacalista. Funzionario della Esso,

svolse intensa attività come dirigente del

sindacato chimici Filcea-Cgil.

BEDARIDA DAVID (Livorno 20 maggio

1936 - 2 ottobre

2013) - Medico.

Dott. Svolse la professione

di neurologo

e poi di psichiatra

negli ospedali di

Pontedera, Livorno,

Grosseto e Aosta

per finire la carriera

come primario all’ospedale di Piombino.

Fece parte del coro della Comunità Ebraica

di Livorno. È scomparso a seguito di un

incidente stradale.

BEDARIDA GUGLIELMO (Livorno 1925

- Lodi (MI) 5 aprile 1989) - Primario ematologo.

Prof. Laureatosi in medicina all’università

di Roma nel 1955, si specializzò

nelle malattie del sangue e proseguì gli studi

e la ricerca a livello internazionale presso

l’Istituto di immunoematologia del Centro

Hayem di Parigi. Rientrò in Italia per

dirigere l’Istituto Trasfusionale Avis di

Pavia. Dopo una parentesi trascorsa all’Istituto

di Genetica Medica dell’Università

di Torino, nel 1971 fu chiamato quale

Primario ematologo dell’ospedale Maggiore

di Lodi. Ha lasciato un’imponente opera

scientifica di circa 200 pubblicazioni.

BEDARIDA GUIDO (Ancona 18 febbraio

1900 - Livorno 18 agosto 1962, di Davide e

Fortunata Ottolenghi) - Storico e scrittore.

Avv. Conosciuto anche con lo pseudonimo

Eliezer ben David. Giunse nella nostra città

all’età di 15 anni. Dopo la laurea in giurisprudenza

esercitò la professione di avvocato.

Con il fratello Umberto (v.), portò

avanti anche l’azienda di famiglia, la Casalana

Bedarida, società specializzata nel

commercio di lana per materassi. Studioso

e gran conservatore del patrimonio giudeolivornese,

e in particolare del bagitto, scrisse

arguti e deliziosi sonetti tanto da essere

definito “il sommo scrittore e poeta del

bagitto livornese”. Fu direttore della “Rassegna

mensile d’Israele” e socio fondatore

della sezione livornese dell’Associazione

Italia-Israele. Ha lasciato numerosi testi,

quali Ebrei d’Italia (Livorno, Soc. Editrice

Tirrena, 1948) e Ebrei di Livorno - Tradizioni

e gergo in 180 sonetti (Ed. Felice Le

Monnier, Firenze, 1956). Nel 2009 è stato

ricordato dalla Comunità Ebraica di Livorno

con una giornata di studio presso la Sala

Consiliare della Provincia di Livorno dal

titolo “Guido Bedarida, l’uomo e la sua

opera storica e letteraria”. Nel 2011 gli è

stato intitolato il nuovo tratto di strada da

via Campania a via Sicilia. Il 27 gennaio

2021, Giorno della Memoria, nei locali dell’Ordine

degli avvocati, presso il tribunale

civile di Livorno in via De Larderel, il suo

nome è stato inserito tra i nove elencati in

una targa “In memoria degli avvocati e di

tutti gli ebrei perseguitati dalle leggi razziali

e vittime della Shoah”.

BEDARIDA MASSIMO (Livorno 1922 -

11 gennaio 2018) - Imprenditore. Negli anni

‘80 rivestì la carica di presidente della Comunità

Ebraica di Livorno.

BEDARIDA ROBERTO (Livorno 16 marzo

1928 - 18 settembre

2008, di Umberto

e Laura Franco) -

Imprenditore. Ing.

Laureatosi in ingegneria,

fu docente all’università

di Pisa.

Nel contempo, portò

avanti l’azienda di

famiglia, la Casalana

Bedarida, specializzata

nel commercio di lana per materassi.

BEDARIDA UMBERTO (Ancona 8 febbraio

1896 - Livorno 6 febbraio

1966, di Davide

e Fortunata Ottolenghi)

- Comm. Industriale.

Si trasferì

giovanissimo a Livorno

e con il fratello

Guido (v.) subentrò

nell’azienda di

famiglia, la Casalana

Bedarida, società specializzata nel commercio

di lana per materassi. Fu fondatore e

presidente della Betron Industria e Ricerche

Elettroniche SpA di Livorno, una azienda

di alta specializzazione, fornitrice per il

suo settore, delle Forze Armate. Fece parte

dei consigli di amministrazione dell’Associazione

Industriale, della Cassa di Risparmi,

della Giunta della C.C.I.A., del Comitato

Estate Livornese e dell’Ente Provinciale

per il Turismo.

BEDOGNI ODETTE con. Fremura, in arte

Delia Scala (Bracciano

(Roma) 25 settembre

1929 - Livorno

15 gennaio 2004,

di Aldo e Iolanda Redighieri)

- Attrice,

soubrette. Fra le più

complete show girl

del teatro leggero italiano,

con la coppia Garinei & Giovannini,

tra gli anni ‘50/’60 interpretò commedie

musicali di gran successo (quali Giove in

doppiopetto e L’adorabile Giulio con Carlo

Dapporto; Buonanotte Bettina con Walter

Chiari; My fair lady con Gianrico Tedeschi;

Rinaldo in campo con Domenico

Modugno; Un trapezio per Lisistrata con

Nino Manfredi e Il gioco della tartaruga

con Renato Rascel). Fu grande protagonista

anche alla televisione con Canzonissima

(1959 e 1960) a fianco di Nino Manfredi

e Paolo Panelli. Abbandonò quarantenne

la scena artistica quando ancora era alla ribalta

nazionale. Nella vita privata, non nascose

mai la sua battaglia contro il cancro

dopo che negli anni Settanta, operata dal

professor Bucalossi, il cui aiuto era Umberto

Veronesi, e curata con la chemio e la

cobalto-terapia in anni in cui la chirurgia

oncologica muoveva i primi passi, fu considerata

una miracolata. Sposatasi in seconde

nozze con Arturo Fremura, nel 1986 si stabilì

a Livorno, conducendo vita riservata. Ma

era sempre pronta a scendere in piazza nelle

manifestazioni annuali “L’arancia per la

vita” e “Un’azalea per la mamma” per la

raccolta fondi a favore dell’Airc che, grazie

anche alla sua presenza, hanno sempre trovato

la massima risposta da parte dei livornesi.

BELFIORE CORRADO (Noto (SR) 25 novembre

1933 - Livorno 30 gennaio 2001, di

Alfonso e Concetta Buonarrivo) - Fotografo.

Figlio d’arte, iniziò ad imparare la professione

nello studio del padre a Noto. Nel

1956 si trasferì a Livorno e aprì uno studio

fotografico in via Salvestri, che poi trasferì

in via Bat Yam. Per quasi mezzo secolo

immortalò immagini di storia livornese. Fu

anche il fotografo legato ai parà della Folgore

della vicina caserma «Vannucci».

BELFORTE, famiglia - Antica famiglia

ebraica di tipografi-editori. Nel 1834 SA-

LOMONE BELFORTE (1806-1869) costituì

la “Salomone Beforte & C.”, azienda

tipografica con sede in via Serristori, al 5°

piano di un palazzo popolare, specializzandosi

nella pubblicazione di opere in lingua

ebraica su commissione, in particolare

dai paesi orientali. Gli succedette il figlio

Giuseppe (Livorno 1830-1894) e, nel 1890,

il nipote Giulio (Livorno 1857-1921), che,

rimasto unico proprietario delle attrezzature

tipografiche e delle opere stampate,

impresse uno sviluppo industriale all’azienda,

trasferitasi al piano terra del Palazzo

Corridi in via della Madonna, arricchendola

di una litografia, una legatoria, una libreria

e una cartoleria, diversificando le pubblicazioni

anche con testi scolastici. Nel

‘900, a causa di una malattia, gli subentrò la

moglie Emma Castelli (v., Livorno 1864-

1937) e successivamente i figli Guido (Livorno

1885-1950), Aldo Luigi (Livorno

1886-1970), e Gino (v., Livorno 1895-

1986). L’espansione dell’azienda proseguì

con edizioni d’arte e la pubblicazione della

rivista «Liburni civitas». Nel 1938 le leggi

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