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chiese di esibirmi perché aveva sentito parlare di queste
mie “performance”, non riuscii a farlo a richiesta. Da allora
forse è scaturito questo mio desiderio di estemporaneità
e improvvisazione, chissà… Non credo esistano strade
dritte nella vita. Mi posso però ritenere fortunata nell’aver
capito ed aver potuto sviluppare una passione che mi ha
dato e mi dà da vivere tuttora, anche con dei sacrifici, ma
soprattutto con moltissima gioia e soddisfazione.
È lei che scrive i copioni dei suoi spettacoli. Ma nella recitazione
c’è anche molta improvvisazione?
Scrivo da sempre i miei testi e li elaboro via via esibendomi
con l’aiuto del pubblico che funge un po’ da regista dei
miei spettacoli, quindi l’improvvisazione è parte integrante
del mio lavoro specificando che anche questa è una tecnica
che ha bisogno di lavoro, disciplina e studio che non
può e non deve mai interrompersi pensando di essere già
al sicuro. Il teatro è cosa viva e in perenne trasformazione
e soprattutto, come tutto lo spettacolo dal vivo, è unico e
irripetibile, sera dopo sera, ed è anche questo che lo rende
magico e indispensabile per l’umano vivere.
Le sue caricature sono a volte taglienti, altre volte ironiche,
altre ancora così spassose e altre dense di una struggente
poesia. Come riesce a creare, con una incredibile
velocità, personaggi maschili, femminili, di qualunque età
anagrafica, usando soltanto il suo volto, il suo corpo e la
sua voce? C’è molto esercizio dietro al suo lavoro?
Il lavoro deve essere indispensabile e quotidiano e, come diceva
il grande Antonin Artaud, “l’attore è un atleta del cuore”,
quindi, oltre un’atletica fisica fondamentale, occorre anche, e
forse soprattutto, un’atletica emozionale e sentimentale che
comprenda tante cose di tutto l’animo umano. Ho studiato alla
scuola di Alessandra Galante Garrone – allieva di Jaques
Lecoq – a Bologna diversi anni fa, e qui ho avuto l’occasione
meravigliosa di imparare tante tecniche fondamentali per
il mio lavoro, ma anche una visione del mondo e della realtà
molto particolare. Infatti, molti dei miei personaggi, ai quali
cerco di dare, oltre ad una forte connotazione comica, anche
liricità e poesia, nascono attraverso l’osservazione psicologica
delle persone e dell’universo intero che ci circonda, il
quale osservandolo bene, con stupore e curiosità, può essere
pieno di sorprese e tesori.
MARIA CASSI
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