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La Toscana Nuova - ottobre 2021

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chiese di esibirmi perché aveva sentito parlare di queste

mie “performance”, non riuscii a farlo a richiesta. Da allora

forse è scaturito questo mio desiderio di estemporaneità

e improvvisazione, chissà… Non credo esistano strade

dritte nella vita. Mi posso però ritenere fortunata nell’aver

capito ed aver potuto sviluppare una passione che mi ha

dato e mi dà da vivere tuttora, anche con dei sacrifici, ma

soprattutto con moltissima gioia e soddisfazione.

È lei che scrive i copioni dei suoi spettacoli. Ma nella recitazione

c’è anche molta improvvisazione?

Scrivo da sempre i miei testi e li elaboro via via esibendomi

con l’aiuto del pubblico che funge un po’ da regista dei

miei spettacoli, quindi l’improvvisazione è parte integrante

del mio lavoro specificando che anche questa è una tecnica

che ha bisogno di lavoro, disciplina e studio che non

può e non deve mai interrompersi pensando di essere già

al sicuro. Il teatro è cosa viva e in perenne trasformazione

e soprattutto, come tutto lo spettacolo dal vivo, è unico e

irripetibile, sera dopo sera, ed è anche questo che lo rende

magico e indispensabile per l’umano vivere.

Le sue caricature sono a volte taglienti, altre volte ironiche,

altre ancora così spassose e altre dense di una struggente

poesia. Come riesce a creare, con una incredibile

velocità, personaggi maschili, femminili, di qualunque età

anagrafica, usando soltanto il suo volto, il suo corpo e la

sua voce? C’è molto esercizio dietro al suo lavoro?

Il lavoro deve essere indispensabile e quotidiano e, come diceva

il grande Antonin Artaud, “l’attore è un atleta del cuore”,

quindi, oltre un’atletica fisica fondamentale, occorre anche, e

forse soprattutto, un’atletica emozionale e sentimentale che

comprenda tante cose di tutto l’animo umano. Ho studiato alla

scuola di Alessandra Galante Garrone – allieva di Jaques

Lecoq – a Bologna diversi anni fa, e qui ho avuto l’occasione

meravigliosa di imparare tante tecniche fondamentali per

il mio lavoro, ma anche una visione del mondo e della realtà

molto particolare. Infatti, molti dei miei personaggi, ai quali

cerco di dare, oltre ad una forte connotazione comica, anche

liricità e poesia, nascono attraverso l’osservazione psicologica

delle persone e dell’universo intero che ci circonda, il

quale osservandolo bene, con stupore e curiosità, può essere

pieno di sorprese e tesori.

MARIA CASSI

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