Flotte&finanza 52 settembre 2019

FLOTTE
STRUMENTALI
a cura di Davide Gibellini
Le flotte strumentali mostrano
forte sensibilità e interesse ad
acquisire maggiori informazioni
sull’utilizzo concreto della telematica,
con casi d’uso ed esperienze matura-
te: è fra le evidenze principali dell’in-
dagine sul
comparto realizzata lo
scorso luglio da GR ADVISORY - so-
cietà leader
nella consulenza opera-
tiva e ricerche di mercato per le flotte aziendali - ap-
positamente
per Flotte&finanza.
Anche se poco più di 1/3 delle aziende del comparto
dichiara di non aver ancora effettuato una reale e com-
pleta valutazione di costi e benefici derivanti dalla introduzione
della telematica, l’interesse appare significativo.
È pensiero condiviso che il futuro porterà
inevitabilmente a flotte di veicoli totalmente connesse
e al conseguente utilizzo di piattaforme di fleet management
evolute, ma le linee di sviluppo sono ancora in
parte incerte. I fattori che determinano scenari non del
tutto delineati sono diversi: il ruolo dei costruttori dei
veicoli nelle prime installazioni e della connettività necessaria,
le modalità di integrazione dei sensori e tra
sistemi diversi, il ruolo dei sistemi per la sicurezza del
conducente e il potenziale conflitto con le modalità di
raccolta e trattamento dei dati (privacy), l’impatto su
premi assicurativi e gestione dei sinistri, e altri ancora.
Quello che è certo è che nel frattempo i gestori delle
flotte desiderano saperne di più.
Utilizzare la telematica significa entrare in possesso
sin dal primo giorno di attivazione di una enorme mole
di dati potenzialmente utili per gestire più efficientemente
la propria flotta. Una adeguata strutturazione e
analisi dei dati consente di poter disporre di informazioni
per monitoraggio delle reali percorrenze e dei consumi
di carburanti, ottimizzazione di percorsi per rispondere
meglio a richieste di assistenza e post-vendita, controllo
della velocità e dello stile di guida, recupero del veicolo
oggetto di furto, manutenzione preventiva/predittiva e
molto altro. Ma il dato si trasforma in informazione solo
attraverso un processo di analisi e comprensione dei
fenomeni sottostanti.
Il Top Management dei sei principali operatori con un’offerta
dedicata alle flotte strumentali ha condiviso con
Davide Gibellini è fra i principali esperti
e ricercatori di auto aziendale in Italia.
Dopo diverse esperienze manageriali presso
importanti aziende multinazionali, dirige
dal 2008 GR ADVISORY, società leader
nella ricerca, consulenza e advisory
in ambito mobilità aziendale
Flotte&finanza gli spunti essenziali per
consentire alle aziende interessate alla
telematica di avviare un percorso di
analisi e valutazione: partendo dalle
motivazioni alla scelta e dai relativi benefici,
evidenziando gli ambiti specifici di applicazione
(i ‘verticali’) e il potenziale di saving (con un business
case a supporto).
IL PUNTO DI PARTENZA
“La telematica è più di un sentito dire, ma c’è ancora
tanta ignoranza”, afferma Andrea Algeri, General
Manager di TEXA Telemobility. “Il punto di partenza è
spesso un passaparola: qualcuno ha visto o sentito una
presentazione o il fleet manager di un’altra azienda oppure
ha letto un articolo; l’azienda però non ha le idee
chiare e desidera sapere che cosa hanno fatto gli altri
per poter condividere internamente”. Ma il contesto delle
aziende e il livello di maturità sono molto variegati.
“Progettare i propri servizi partendo dagli user case del
cliente”, ribadisce Alberto Falcione, Vice President Sales
di Targa Telematics, “è fondamentale. Abbiamo un approccio
distintivo: studiamo le applicazioni concrete per
la singola azienda attraverso una funzione dedicata che
sviluppa un calcolo del Ritorno sull’Investimento (ROI).
Il concetto fondamentale è porre il focus sulla vendita
di casi d’uso con un valore reale e misurabile piuttosto
che sulla tecnologia sottostante - la black box - che diventa
un semplice fattore abilitante trasparente al cliente”.
Per dare evidenza palpabile del beneficio e far emergere
l’effettivo bisogno, si utilizzano reali base dati consuntivati
che sono più eloquenti di mille parole. Il comparto delle
flotte strumentali sceglie la telematica per una o più delle
quattro seguenti ragioni o ambiti di intervento: a) efficienza
ed efficacia dell’utilizzo del mezzo (emissioni,
prossimità, planning, consuntivazioni, SLA) rispetto alla
sua funzione strumentale; b) monitoraggio dei costi operativi
del mezzo (fuel, canoni, pedaggi, ecc.); c) compliance
(utilizzo allineato alle policy); d) sicurezza, del conducente
in primis e del veicolo a seguire.
settembre 2019 - Flotte&finanza - 15