La Subfornitura n°3 - Maggio / Giugno 2022
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più velocemente che in passato.<br />
E, se tengono conto dei problemi<br />
sollevati da O’Bryne, le aziende<br />
possono essere certe che le loro<br />
implementazioni non saranno solo<br />
rapide, ma anche efficaci e un bene<br />
sia per l’azienda che per le comunità<br />
in cui operano.<br />
“Sappiamo in base all’esperienza<br />
del mondo reale che i robot sono<br />
enormi potenziatori di produttività<br />
sulle linee di produzione di fabbrica”,<br />
afferma Nicola O’Bryne. “Gli<br />
utilizzi classici dei robot comportano<br />
l’impiego di macchine grandi e<br />
costose, che per l’installazione, la<br />
messa in funzione e la programmazione,<br />
richiedono settimane.<br />
“Da quando la pandemia di coronavirus<br />
ha avuto inizio abbiamo<br />
constatato un crescente interesse<br />
nell’impiego di nuove tipologie di<br />
robot, compresi i robot collaborativi,<br />
noti come cobot. Le assenze<br />
per malattia o autoisolamento<br />
rendono più difficile pianificare i<br />
turni di lavoro e la necessità di<br />
distanziamento sociale sul posto<br />
di lavoro significa che in alcuni<br />
ambienti i datori di lavoro non possono<br />
usufruire di tutto il team di<br />
lavoratori. Robot o cobot offrono<br />
il potenziale per prendere in mano<br />
la situazione”.<br />
<strong>La</strong> pandemia ha anche messo sotto<br />
pressione le supply chain globali<br />
che stavano già risentendo delle<br />
tensioni commerciali USA-Cina e<br />
della Brexit. Una risposta comune<br />
è quella di attuare un reshore della<br />
produzione, in modo che i prodotti<br />
siano fabbricati più vicino al punto<br />
di acquisto o di utilizzo.<br />
Anche in questo caso i robot giocano<br />
un ruolo importante, come<br />
afferma O’Bryne: “Il reshoring può<br />
essere positivo per la continuità<br />
e la resilienza del business, ma i<br />
produttori che operano in Europa<br />
occidentale o in Nord America non<br />
Nicola O’Bryne,<br />
marketing<br />
manager strategica<br />
del team di<br />
mobilità autonoma<br />
all’interno della<br />
business unit<br />
automotive di<br />
Analog Devices<br />
hanno accesso alla manodopera a<br />
basso costo come in Cina o in altre<br />
nazioni asiatiche. I robot risolvono<br />
il problema della forza lavoro,<br />
fornendo anche l’ulteriore vantaggio<br />
di consentire un approccio più<br />
modulare e flessibile alle operazioni<br />
di produzione, per supportare il<br />
passaggio verso la customizzazione<br />
di massa”.<br />
NUOVI RUOLI PER NUOVE<br />
TIPOLOGIE DI ROBOT<br />
Secondo O’Bryne, questa ondata<br />
di automazione si può riassumere<br />
come segue: le organizzazioni<br />
innovative stanno trovando nuovi<br />
modi per automatizzare che richiedono<br />
nuovi tipi di robot e nuove<br />
competenze dei loro operatori.<br />
“Uno dei maggiori nuovi sviluppi<br />
riguarda la progettazione e l’implementazione<br />
dei cobot”, afferma<br />
O’Bryne. “Il ruolo dei cobot è quello<br />
di eliminare la fatica e lo sforzo che<br />
comporta molto lavoro manuale.<br />
Possono svolgere i compiti noiosi,<br />
faticosi o pericolosi come lucidare,<br />
fresare, trapanare o tagliare, sotto<br />
la supervisione di un operatore”. Gli<br />
studi hanno dimostrato che quando<br />
si lavora con i cobot la sicurezza sul<br />
lavoro aumenta.<br />
Il funzionamento dei cobot a fianco<br />
di un collega umano richiede che<br />
la potenza utilizzata e lo spazio<br />
occupato debbano essere molto<br />
più contenuti rispetto a un robot<br />
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