La Subfornitura n°3 - Maggio / Giugno 2022
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ROBOTICA<br />
convenzionale. Questo significa che<br />
i cobot dovranno avere la consapevolezza<br />
del loro ambiente, in modo<br />
da rallentare o fermarsi quando<br />
rilevano una persona vicino a una<br />
parte in movimento come un utensile<br />
o il braccio del cobot.<br />
I produttori di cobot stanno anche<br />
realizzando nuovi sistemi per consentire<br />
una messa in servizio e una<br />
programmazione più facili e veloci.<br />
“I produttori di cobot hanno adottato<br />
un approccio alla programmazione<br />
altamente astratto”, spiega<br />
O’Bryne. “In molti casi, l’utente<br />
non ha bisogno di scrivere una<br />
sola riga di codice poiché le operazioni<br />
del cobot possono essere<br />
configurate tramite un tablet. Pertanto<br />
l’operatore può eseguire una<br />
programmazione guidata, posizionando<br />
il braccio del cobot in una<br />
sequenza di punti nello spazio e<br />
premendo un pulsante sul tablet<br />
per memorizzare la sequenza desiderata<br />
nella memoria del cobot”.<br />
UOMINI E COBOT<br />
Cobot più piccoli ed economici,<br />
più veloci e facili da implementare:<br />
questa è la visione del settore<br />
per una più ampia adozione della<br />
robotica. <strong>La</strong> combinazione di un<br />
cobot e di un essere umano può<br />
permettere il raggiungimento di<br />
risultati migliori in modo più sicuro<br />
rispetto a quello raggiunto dai soli<br />
esseri umani. Questo sta dando<br />
origine a interessanti opportunità<br />
Grazie ai cobot<br />
quello che siamo<br />
abituati a pensare<br />
come lavoro<br />
manuale potrebbe<br />
essere trasformato,<br />
eliminando lo<br />
sforzo fisico,<br />
la routine e il<br />
pericolo<br />
di re-immaginare il lavoro e il luogo<br />
di lavoro. Quello che siamo abituati<br />
a pensare come lavoro manuale<br />
potrebbe essere trasformato, eliminando<br />
lo sforzo fisico, la routine e<br />
il pericolo, così come la possibilità<br />
di errore umano, dando allo stesso<br />
tempo ai lavoratori tempo per<br />
svolgere attività più stimolanti e che<br />
sfruttino meglio le loro capacità<br />
cognitive.<br />
Tuttavia O’Bryne insiste sul fatto<br />
che, se l’industria vuole mantenere<br />
il consenso delle comunità in<br />
cui opera, questa trasformazione<br />
necessita di una gestione attenta.<br />
“Ancora oggi le persone hanno<br />
paura che i robot sostituiscano<br />
i lavoratori, in particolare quelli<br />
meno qualificati e meno pagati<br />
della società. Anche se comprendo<br />
la paura, ritengo che sia mal<br />
riposta. In effetti, l’introduzione dei<br />
robot sottrae compiti agli umani,<br />
ma non posti di lavoro. Le persone<br />
devono fare quello che i cobot non<br />
possono fare: gestire il processo,<br />
usare la creatività per affinarlo o<br />
reinventarlo, e costruire la squadra<br />
che lavora con i cobot. Queste sono<br />
Nicola O’Bryne (Analog Devices): “Uno<br />
dei maggiori nuovi sviluppi riguarda<br />
la progettazione e l’implementazione<br />
dei cobot. Il loro ruolo è quello<br />
di eliminare la fatica e lo sforzo che<br />
comporta molto lavoro manuale”<br />
funzioni che richiedono l’intelligenza<br />
umana, non le macchine”.<br />
O’Bryne sostiene anche che coloro<br />
che sono già impiegati per svolgere<br />
un compito, sono spesso le persone<br />
migliori per configurare, far funzionare<br />
e gestire il cobot.<br />
“In una fabbrica, sono le persone<br />
in officina che hanno la conoscenza<br />
più profonda del processo, quindi<br />
sapranno come integrare i cobot al<br />
meglio. Naturalmente, questo cambiamento<br />
nel loro ruolo richiede<br />
alcune competenze e conoscenze<br />
aggiuntive, ma le organizzazioni<br />
possono portare il loro personale<br />
e la comunità dalla loro parte se<br />
riusciranno a sostenere questa transizione<br />
con consistenti programmi<br />
di formazione e riorganizzazione.<br />
Penso che gli enti pubblici possano<br />
giocare un ruolo utilissimo anche<br />
in questo caso, ad esempio, estendendo<br />
l’offerta di corsi di robotica<br />
professionale per i laureati allo<br />
scopo di aumentare il loro valore<br />
per un primo impiego”.<br />
Un risultato vantaggioso per tutti<br />
dall’adozione di nuove tecnologie<br />
robotiche è possibile, ma la lezione<br />
impartita dagli esperti è molto chiara.<br />
”<strong>La</strong> tecnologia è al centro delle<br />
implementazioni di successo della<br />
robotica, tuttavia occorre prendersi<br />
cura anche delle persone e del<br />
processo se si vuole godere di tutti<br />
i benefici che la nuova generazione<br />
di robot ha da offrire”, conclude<br />
Nicola O’Bryne di ADI.<br />
60 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.3 <strong>2022</strong><br />
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