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WineCouture 9-10/2023

WineCouture è la testata giornalistica che offre approfondimenti e informazione di qualità sul vino e quanto gli ruota attorno. È una narrazione di terroir, aziende ed etichette. Storytelling confezionato su misura e che passa sempre dalla viva voce dei protagonisti, dalle riflessioni attorno a un calice o dalle analisi di un mercato in costante fermento. WineCouture è il racconto di un mondo che da anni ci entusiasma e di cui, con semplicità, vogliamo continuare a indagare ogni specifica e peculiare sfumatura, condividendo poi scoperte e storie con appassionati, neofiti e operatori del comparto.

WineCouture è la testata giornalistica che offre approfondimenti e informazione di qualità sul vino e quanto gli ruota attorno. È una narrazione di terroir, aziende ed etichette. Storytelling confezionato su misura e che passa sempre dalla viva voce dei protagonisti, dalle riflessioni attorno a un calice o dalle analisi di un mercato in costante fermento. WineCouture è il racconto di un mondo che da anni ci entusiasma e di cui, con semplicità, vogliamo continuare a indagare ogni specifica e peculiare sfumatura, condividendo poi scoperte e storie con appassionati, neofiti e operatori del comparto.

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6<br />

di strategia in agenda nei prossimi mesi, dove manterremo<br />

fede a quanto già concordato coi clienti. L’effetto<br />

inflazione, nondimeno, ha senza dubbio avuto ripercussioni<br />

sulle rotazioni, soprattutto se guardiamo allo<br />

scaffale, dove il consumatore ha una percezione più immediata<br />

di eventuali aumenti dei prezzi.<br />

Cosa sta andando di più in tema Champagne<br />

in Italia?<br />

Se volgiamo lo sguardo ai trend in Italia, oggi le cuvée<br />

di alta gamma soffrono meno dei Brut Sans Année,<br />

anche perché le prime sono maggiormente distribuite<br />

all’interno dell’universo Horeca, che ha sofferto meno<br />

dell’ambito retail classico. Poi c’è da fare un discorso<br />

di più ampio raggio sul fronte di quelli che oggi sono i<br />

prezzi per il consumatore finale, soprattutto all’interno<br />

della ristorazione.<br />

DOSSIER<br />

“Bisogna tornare<br />

ad essere realisti”<br />

Il <strong>2023</strong> di Laurent-Perrier e dello Champagne<br />

in Italia: intervista a Stefano Della Porta<br />

Una nuova Iterazione, la N°26, oggi all’esordio,<br />

per la cuvée de prestige che ambisce<br />

a ricreare l’annata perfetta, quella<br />

che la Natura non donerà mai. Ma anche<br />

un altro passo in avanti in cantina, con la<br />

novità di un nuovo Wine Manager. E poi il ritorno di<br />

Grand Siècle Iterazione N.20, nella sua speciale sboccatura<br />

tardiva in Magnum Les Réserves. Ma<br />

anche il termometro su come sta andando<br />

il mercato dello Champagne in Italia.<br />

Con Stefano Della Porta, direttore<br />

commerciale di Laurent-Perrier<br />

Italia, tracciamo una fotografia sul<br />

<strong>2023</strong> della Maison di Tours-sur-<br />

Marne.<br />

Qual è il bilancio dello Champagne<br />

in Italia in questo <strong>2023</strong>?<br />

C’è stato uno storno generale in termini<br />

di volumi per lo Champagne verso l’Italia in<br />

questa prima metà di <strong>2023</strong>, con una variazione tra il<br />

-5% e il -6% a livello d’importazioni. Un dato che possiamo<br />

confermare anche noi sotto l’aspetto del sell-in,<br />

dopo le performance record del 2022. Ma il semestre di<br />

riferimento resta il secondo, quando lo scaffale diventa<br />

più importante per lo Champagne. Il trend che osserviamo<br />

oggi è quello di un Natale che si preannuncia in<br />

linea con le cifre dello scorso anno, ma poi occorrerà<br />

DI MATTEO BORRÈ<br />

vedere cosa sposteranno i cosiddetti consumi a casa e<br />

la regalistica. La nostra particolare condizione di filiale<br />

e il rapporto con la casa madre ci mette nelle condizioni<br />

di guardare con serenità alla previsione rispetto a una<br />

conferma della performance 2022. Ma se fosse anche<br />

qualche punto percentuale al di sotto non sarebbe un<br />

dramma, in quanto i numeri rimarrebbero comunque<br />

migliorativi sul 2021. Inoltre, una dinamica di<br />

questo tipo condurrebbe a risolvere una<br />

delle criticità degli ultimi tempi: quella<br />

di disponibilità che hanno faticato a<br />

stare al passo con la richiesta. E volendo<br />

noi, in quanto filiale, offrire<br />

innanzitutto un servizio e costruire<br />

partnership consolidate, più che ambire<br />

a rincorrere vendite effimere, la<br />

cosa peggiore che ci sia è proprio l’incapacità<br />

di poter soddisfare la domanda<br />

dei clienti. La tensione nei volumi che si<br />

stava protraendo a livello globale, d’altronde,<br />

non è assolutamente status in cui le Maison si trovano<br />

a loro agio, noi per primi.<br />

Si procede, dunque, in direzione di un anno di<br />

assestamento?<br />

È un <strong>2023</strong> di deciso assestamento dopo la frenesia degli<br />

scorsi 12 mesi e la costante rincorsa alla bottiglia.<br />

Anche in termini di listini, non abbiamo grandi cambi<br />

Lo Champagne costa spesso troppo caro?<br />

Se anche in ambito ristorativo di alta fascia in molti<br />

evidenziano di una contrazione delle vendite, è giusto<br />

però cominciare a fare una riflessione sulle attuali<br />

politiche di ricarico legate alle etichette di maggior<br />

prestigio. Oggi, ritengo che sia necessario essere un<br />

po’ più “realistici”, andando a ragionare meglio in direzione<br />

di ricarichi assoluti e non percentuali. Bisogna<br />

favorire l’apertura delle bottiglie da parte dei clienti e<br />

interagire di più a livello di filiera sotto questo punto<br />

di vista. I nostri agenti è anche questo il servizio che<br />

offrono sul territorio: predispongono una consulenza<br />

che arriva fino a suggerire prezzi in carta che possano<br />

essere coerenti con la zona dove un locale si trova e con<br />

il posizionamento del brand. Non è assolutamente una<br />

volontà di entrare nel conto economico dei clienti, ma<br />

piuttosto un sostegno affinché poi il prodotto possa garantire<br />

una rotazione in linea con le aspettative di tutti:<br />

dal ristoratore all’appassionato. Non bisogna, in sintesi,<br />

rischiare di mandare in crisi quel segmento delle<br />

bottiglie ad alto valore aggiunto che oggi non mostra<br />

segni di flessione.<br />

Una categoria che include Grand Siécle, la<br />

punta di diamante di Laurent-Perrier…<br />

Oggi Grand Siécle è sempre più al centro della nostra<br />

attività. E la Maison lo ha ribadito ancora una volta con<br />

il lancio di una campagna media mondiale che vede il<br />

celebre Morgan Freeman diventare il volto della nostra<br />

cuvée de prestige. Un vero e proprio ambasciatore<br />

d’eccezione per lo Champagne più esclusivo firmato da<br />

Laurent-Perrier, che si affianca allo sforzo che continuiamo<br />

a portare avanti a livello locale per spiegare l’unicità<br />

di un prodotto davvero particolare, ora disponibile<br />

con la nuova Iterazione N°26, assemblaggio di una selezione<br />

di tre annate eccezionali – in questo caso: 65%<br />

2012, 25% 2008, <strong>10</strong>% 2007 – complementari tra loro<br />

e selezione di 8 dei 17 Grand Cru esistenti in Champagne:<br />

per lo Chardonnay, 58%, Le Mesnil-sur-Oger,<br />

Oger, Cramant, Avize; per il Pinot Noir, 42%, Tourssur-Marne,<br />

Ambonnay, Bouzy, Verzy. Ma in termini di<br />

novità non ci fermiamo qui.<br />

Cosa dobbiamo attenderci ancora in questa<br />

fine anno?<br />

È pronta all’esordio in Italia anche Grand Siècle Iterazione<br />

N.20 Les Réserves, una sboccatura tardiva in<br />

formato Magnum che ha affinato oltre 20 anni sui lieviti.<br />

Assemblaggio che vede protagoniste le annate 1999<br />

(60%), 1997 (20%) e 1996 (20%), è un blend di Chardonnay<br />

(54%) e Pinot Noir (46%) elaborato a partire da<br />

una scelta di 8 dei 17 Grand Cru: Avize, Cramant, Oger,<br />

Le Mesnil-sur-Oger, Ambonnay, Bouzy, Tours-sur-Marne,<br />

Mailly. Ma poi, da ricordare anche il passo in avanti<br />

compiuto dalla Maison in cantina con l’ingresso, dallo<br />

scorso luglio, di Maximilien Bernardeau nel team Laurent-Perrier<br />

in qualità di Cellar Master e Wine Manager<br />

del gruppo, dove riporta a Michel Fauconnet.

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