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Hod benessere - periodico bimestrale anno VI n 27 settembre ...

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iconoscere l’esistenza di uno spirito<br />

iniziale della sua stessa azione. “Ai<br />

Uchi” è l’espressione che indica lo<br />

stato d’animo e quello del fisico: il<br />

significato letterale è “unire all’interno”.<br />

Di conseguenza la propria azione<br />

si svolge allo stesso tempo di<br />

quella del nostro attaccante, senza<br />

rifiuti, senza fughe, senza opporsi al<br />

suo attacco, ma semplicemente accettandolo<br />

come se fosse una gentilezza<br />

o un atto affettuoso.<br />

In generale, in Oriente l’amicizia,<br />

la simpatia, l’affetto e anche<br />

l’atto coniugale h<strong>anno</strong> un<br />

sapore diverso da quello che noi, in<br />

Occidente, vi attribuiamo. Il dovere<br />

è un soggetto sempre presente, di<br />

conseguenza il sentimento amore<br />

può essere condiviso o ostacolato,<br />

se non sostituito, dagli obblighi naturali<br />

o assunti. Sempre in Oriente,<br />

non dimentichiamolo, manca completamente<br />

la nozione di “peccato”<br />

presente nel cristianesimo, per cui<br />

l’atto sessuale non ha alcun impedimento,<br />

né remora morale, e l’abbandono<br />

fisico può essere totale o,<br />

al contrario, estraneo ad ogni espressione<br />

d’amore. È uno stato di<br />

contraddizione apparente che, in<br />

modo parallelo, permette alcune<br />

cose che in occidente non sono<br />

concepibili e ne impedisce altre più<br />

semplici.<br />

Nelle scuole tradizionali di Arti<br />

Marziali giapponesi, parallelamente<br />

all’amore, i concetti di austerità, disciplina,<br />

dovere, sono maggiormente<br />

evidenti di quel sentimento di<br />

unione armonica. Si può notare, però,<br />

che anche questi concetti sono<br />

mitigati da una virtù, quasi un sentimento,<br />

di origine buddista: la “compassione”.<br />

La “compassione” è uno<br />

stato di riconoscimento generale<br />

della vita e dei dolori che la stessa ci<br />

causa, riconoscimento che fa scaturire<br />

in modo spontaneo e naturale il<br />

sentimento della<br />

solidarietà, sentimento<br />

vissuto in<br />

modo “eroico” ed<br />

altruista, che ha<br />

come effetto la<br />

clemenza, la disponibilità<br />

ad aiutare, a<br />

venire in soccorso.<br />

La “Compassione”<br />

è una espressione<br />

specifica dell’amorecompleto<br />

ed incondizionato<br />

per tutte<br />

le cose che<br />

esistono. Per questo amore, dovere,<br />

disciplina, austerità compassione e<br />

senso della vita, dell’attimo fuggente,<br />

sono l’educazione definitiva delle<br />

vere Arti Marziali, che cercano di<br />

formare l’individuo cosciente ed<br />

equilibrato. Se consideriamo le Arti<br />

Marziali occidentali, possiamo notare<br />

che le stesse prescrivono al loro<br />

allievo di acquisire uno spirito aperto,<br />

di imparare a fluire con il proprio<br />

avversario; sono qualità indispensabili,<br />

almeno per chi vuole raggiungere<br />

la vera maestria. Occorre precisare,<br />

però, che l’aspetto della rivalità<br />

e la volontà di cancellare l’altro per<br />

ottenere la vittoria, sia un elemento<br />

più presente ed imperativo rispetto<br />

alle scuole orientali. In queste, la vittoria<br />

in uno scontro è una necessità<br />

più che un diritto, e ogni squilibrio<br />

dato da ambizioni personali interferisce<br />

nello scontro e si oppone alla<br />

risoluzione pacifica attraverso la reciproca<br />

comprensione, data dalla<br />

comunione.<br />

Le Arti Marziali h<strong>anno</strong> una<br />

gran considerazione anche<br />

del principio del rispetto,<br />

che integra quello dell’AI, unioneamore:<br />

il senso del rispetto è avere<br />

un comportamento quotidiano tale<br />

da non recare offesa a nessuno. Il fine<br />

complessivo è arrivare a fondersi<br />

col flusso generale delle cose, non<br />

solo con l’avversario stesso.<br />

Infine, se si vuole parlare dell’amore<br />

descrivendo l’effetto di questo sentimento<br />

nella storia degli adepti di<br />

Arti Marziali, vediamo che esso, per<br />

il guerriero, era causa di situazioni<br />

drammatiche, conflittuali. Nei tempi<br />

passati, dove l’Arte Marziale era soprattutto<br />

un esercizio pratico di tutti<br />

i giorni, si creava il conflitto tra il<br />

sentimento, l’amore, e la necessità,<br />

il dovere, l’attuazione del compito<br />

assegnato. Erano impulsi rivali che<br />

richiedevano comportamenti opposti.<br />

Di conseguenza non è difficile incontrare<br />

in opere artistiche come<br />

poemi, racconti e pitture, storie ed<br />

aspetti che fissano fatti e svolgimenti<br />

di drammi causati dall’esistenza di<br />

tale contrasto. Sono opere famose<br />

che noi tutti conosciamo ed è possibile<br />

rileggere facendo maggiore attenzione<br />

ai punti che ho descritto.<br />

Le Arti Marziali sono un riflesso del<br />

Mondo. Come tale, ne posseggono<br />

tutte le caratteristiche e sono somma<br />

di opposti complementari, guerra<br />

ed amore. ■<br />

Per saperne di più:<br />

www.yoseikan.it<br />

HOD <strong>27</strong> - 33

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