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Hod benessere - periodico bimestrale anno VI n 27 settembre ...

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gliatoio: qui ci si prepara prima di entrare e si<br />

riposa dopo il bagno (qualche volta è possibile<br />

prendere anche un tè).<br />

Mi muovo per imitazione sedendomi e preparandomi<br />

per entrare al bagno. Intorno a me<br />

donne di tutte le età circondate dai bambini si<br />

muovono con leggiadria, alcune sedute parlano<br />

tra loro, altre si vestono o massaggiano i<br />

bambini. L’anziana donna dell’hammam si avvicina<br />

porgendomi i secchi che mi servir<strong>anno</strong> per<br />

miscelare l’acqua.<br />

Entrando nella seconda stanza il vapore e il<br />

forte calore mi bloccano per qualche secondo.<br />

La luce penetra da una piccola finestra posta<br />

sull’alto della parete, tutt’intorno è penombra,<br />

l’illuminazione soffusa. Le donne sedute sulle<br />

loro piccole stuoie, in gruppi di tre o quattro,<br />

accerchiano i loro secchi massaggiandosi con<br />

tipiche spugne marocchine.<br />

Decido di visitare tutte le stanze per scegliere la<br />

mia nicchia. Gli ambienti del bagno sono solitamente<br />

tre e si dispongono seguendo un progressivo<br />

innalzamento della temperatura. La<br />

prima stanza è chiamata sala fredda, o Beit el<br />

barid (frigidarium), dove si trova la vasca con<br />

l’acqua gelida; la seconda stanza è la sala tiepida,<br />

o Westya (tepidarium); mentre l’ultima è<br />

chiamata Beit el-sakhin (calidarium) e ospita la<br />

vasca con l’acqua bollente.<br />

Riempio i secchi con dell’acqua fredda e calda<br />

in modo da crearne la giusta temperatura, e finalmente<br />

mi siedo lasciando riposare le mie<br />

stanche membra. Il calore e il vapore ottundono<br />

i sensi, mentre l’acqua calda scivola sulla pelle.<br />

Gli occhi si schiudono e la mente si libera.<br />

La toilette consiste in più fasi: inizialmente<br />

ci si insapona e sciacqua versandosi<br />

l’acqua sul corpo. I movimenti sono lenti,<br />

la fretta è bandita qui, restano solo la calma<br />

e l’oblio del tempo che passa.<br />

Il bagno nella storia<br />

Nel corso dei secoli il bagno ha avuto scopi, significati e modalità molto differenti. Per i greci<br />

il bagno freddo, rapido ed energetico, era associato alla ginnastica ed era sinonimo di sanitas<br />

(salute). D’altro canto le terme romane, così come i bagni arabi, erano gestite all’insegna del<br />

rilassamento, del ristoro fisico e del <strong>benessere</strong>. L’acqua veniva alternata al vapore ed utilizzata<br />

a diverse temperature. Il bagno, sia romano che arabo, è sempre stato caratterizzato da un importante<br />

dovere sociale da adempiere in compagnia, cosicché anche il ricco che<br />

possedeva il suo bagno privato frequentava ugualmente quello pubblico.<br />

Nel monastero medioevale invece fu legato dall’aspetto igienico: si utilizzava<br />

acqua fredda in modo rapido ed esente dai piaceri del rilassamento.<br />

In seguito, nel corso della storia, il bagno è stato apprezzato ora per<br />

il suo carattere rituale, di <strong>benessere</strong> e spiritualità, ora per i suoi benefici<br />

medici e igienici. L’avvento dell’acqua calda corrente ha sicuramente enfatizzato<br />

l’aspetto distensivo e rilassante nel piacere di farsi un bagno.<br />

J. L. Gérôme,“Il bagno”.<br />

HOD <strong>27</strong> - 39

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