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Hod benessere - periodico bimestrale anno VI n 27 settembre ...

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cidenti cardiovascolari legati agli alti<br />

contenuti di vitamine B6, alla presenza<br />

di antiossidanti immediatamente<br />

disponibili, all’aumento di<br />

colesterolo HDL favorito da un<br />

moderato consumo di alcol.Ad<br />

ogni modo ciò che sicuramente<br />

emerge è che, come sempre, la<br />

misura nel consumo risulta essere<br />

la vera discriminante nel<br />

determinare gli effetti positivi o<br />

negativi di un prodotto. In particolare<br />

quando si tratta di un prodotto<br />

alcolico.<br />

Con cosa si fa la Birra?<br />

M<br />

alti: il malto d’orzo rappresenta la<br />

fonte di zuccheri fermentescibili per<br />

antonomasia nella produzione della<br />

birra; l’orzo viene dapprima tallito per liberare gli<br />

amidi da trasformare in zuccheri: un processo che<br />

influenza fortemente colore e gusto. Sono numerose<br />

le varietà d’orzo utilizzate per la produzione<br />

di malto; generalmente vengono miscelate fra loro<br />

più varietà al fine di ottenere la complessità desiderata.<br />

Talora, in proporzioni diverse a seconda<br />

della finalità, possono essere utlizzati altri cereali,<br />

quali il frumento per la produzione di Weissbeer<br />

e Lambii, o riso e granturco, questi ultimi utilizzati<br />

soprattutto per il basso costo e non certo per<br />

la qualità del prodotto.<br />

Luppolo: pianta appartenente alla medesima famiglia<br />

della Cannabis, le cui infiorescenze opportunamente<br />

trattate conferiscono aromaticità e,<br />

soprattutto, il caratteristico gusto amaricante tipico<br />

della birra; non va trascurato l’apporto di tannini<br />

che contribuiscono alla chiarifica e alla conservazione<br />

del prodotto. È da ascriversi agli olandesi<br />

il merito di averlo introdotto nella preparazione<br />

della birra attirandosi inizialmente le ire degli<br />

inglesi, fino ad allora orgogliosamente abituati<br />

allo loro Ale. Nel 1651 la controversia era ancora<br />

piuttosto attuale, tanto da spingere il poeta John<br />

Taylor a descrivere la birra come «... una zotica<br />

bevanda olandese… fino a ieri una straniera nella<br />

nostra nazione... fino a quando il luppolo e le eresie<br />

giunsero i mezzo a noi: in questa terra è una<br />

spudorata intrusa.». Anche in questo caso sono<br />

Cose da birra<br />

E per gli appassionati della birra ma non<br />

solo, segnaliamo un libro che tratta un<br />

argomento ormai diffusissimo: il collezionismo.<br />

Il libro di Michele Airoldi,<br />

“Birrerie storiche d’Italia- storia ed<br />

immagini”, conta più di 500 illustrazioni<br />

che in un baleno vi introducono<br />

nel variegato universo della birra, tra<br />

oggetti e marchandising di ogni genere.<br />

Suddivisi per marche, troverete e imparerete<br />

a conoscere boccali, lattine e etichette,<br />

manifesti, calendari e cartoline,<br />

bicchieri e sottobicchieri, targhe, locandine,<br />

insegne e quant’altro avrete voglia di vedere (e<br />

sapere) in proposito. Fa anche bene alla salute,<br />

come scrive lo stesso Airoldi, collezionista di<br />

lunga data: «La nostra vita quotidiana trascorre<br />

spesso grigia e monotona. Ebbene, una collezione<br />

è in grado di capovolgere questa situazione e<br />

di restituire alla nostra persona un’importanza a<br />

volte inaspettata. Attraverso la passione il collezionista<br />

modifica la propria realtà. La collezione<br />

diventa per lui come un regno del quale egli è di<br />

volta in volta edificatore sagace, signore severo,<br />

estasiato ammiratore.» Fatto sta che per iniziare<br />

una collezione “alla birra”, basta darsi da fare<br />

a raccogliere lattine… Dove? Innanzitutto in<br />

ogni supermercato, oppure durante un viaggio o<br />

alla fine di uno spettacolo, di un concerto all’aperto,<br />

o all’autodromo di Monza, magari il giorno<br />

dopo un Gran Premio.<br />

«Per le etichette», ci racconta ancora Michele,<br />

«basta scrivere alle fabbriche, per i sottobicchieri<br />

visitare le birrerie e raccomandare agli amici<br />

che v<strong>anno</strong> all'estero di arraffarli sui tavolini all'aperto<br />

dei bar. Inoltre è molto importante iscriversi<br />

ad un Club che organizza raduni dove si<br />

trova di tutto e di più (ad esempio il Club Il<br />

Barattolo : http:// www.geocities.com/barattolo<br />

- http://www.hobbybirra.it/ilbarattolo.»<br />

E questo non è che l’inizio. I pezzi più vecchi e<br />

interessanti sono il passo successivo. Insomma,<br />

volete saperne di più, desiderate comprare il libro<br />

“Birrerie storiche d’Italia- storia ed immagini”<br />

(Mosé Edizioni, Maser/TV), scrivete direttamente<br />

a Michele Airoldi: micairo@tin.it.<br />

(M.R.)<br />

HOD <strong>27</strong> - 45

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