Hod benessere - periodico bimestrale anno VI n 27 settembre ...

La fiamma della conoscenza divampa attraverso
il dialogo, quando due o più individui
si scambiano punti di vista e idee: così diceva
Platone nella sua celebre "Lettera VII".
Oggi, a più di duemila anni di distanza la filosofia, spesso
costretta in angusti spazi, torna con tutta la sua forza,
rispondendo a quesiti a cui la più moderna psicologia
non sa dare risposta. L’immagine del filosofo è stata
talvolta associata a quella del sognatore. Le cose
non stanno così. Chiave di lettura del reale e orientamento
nei difficili cammini della vita, la Filosofia non è
un astratto riflettere, bensì un fruttuoso ragionare che
permette all’individuo di districarsi nei meandri del
pensare, favorendo la scoperta di risposte che, spesso
nascoste in sé, non riusciva a fare affiorare. In questi
ultimi anni si sono riscoperte applicazioni della Filosofia
anche al di fuori dell’ambito scolastico o più squisitamente
accademico. Il caso più eclatante è la Consulenza
Filosofica. Ne abbiamo parlato con la dott. ssa
Paola Grassi, consulente filosofica che vive e lavora a
Milano, dove ha aperto uno studio dedicato a questa
disciplina.
Dott.ssa Grassi, cosa intende per Consulenza
Filosofica?
La Consulenza Filosofica è innanzi tutto una relazione
di orientamento che si avvale degli strumenti
della Filosofia, ossia del dialogo e della domanda
filosofica come luoghi di ascolto e comprensione. Il
“consulente personale di formazione filosofica” è un
esperto in Filosofia che mette a disposizione del consultante
la propria consuetudine di approccio ai problemi.
Non va confusa con la psicoterapia, anche se le
due discipline non vanno viste come antitetiche o contrastanti,è
anzi auspicata spesso una collaborazione,un
vicendevole integrarsi. La Consulenza Filosofica come
tale è stata fondata in Germania nel 1981 da G. B.Achenbach
con l’intenzione di dare alla Filosofia quella dimensione
pratica che era venuta meno con anni di accademismo,anche
se le radici vanno ricercate negli anni
sessanta negli Stati Uniti.
Chi si rivolge a un consulente filosofico?
Si tratta per lo più di persone che hanno bisogno di
circoscrivere un problema e risolverlo, muovendo-
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è bello
Filosofia è bello
“L’inizio di ogni virtù è consultazione
e deliberazione”
(Demostene)
si all’interno della concettualità. Il nostro compito è
quello di decostruire un problema lavorando su quei
concetti che possono portare a una soluzione di ciò
che crea “il problema” nella vita di tutti i giorni.
Possiamo definire la Consulenza Filosofica in
termini di terapia?
Possiamo farlo se al termine terapia diamo il suo significato
originario, dal momento che la cura che
proviene dalla Filosofia è essenzialmente quella di trovare
una risposta a un problema apparentemente insormontabile,
tramite gli strumenti concettuali offerti
dalla Filosofia. Il testo filosofico diviene chiave di volta
per l’interpretazione del consultante o del suo problema
che può derivare da un cambio di lavoro, da
un’empasse affettiva o da una relazione sbagliata. La
terapia offerta dalla filosofia non ha nessuna connotazione
clinica. Le sedute possono essere individuali o di
gruppo, a seconda delle circostanze.
Qual è il fine della prassi filosofica?
Il fine è comprendere il modo in cui l’indirizzo si
muove all’interno del proprio orizzonte di esperienze,
e imparare a modificare i tratti che creano il
problema. Spesso la mancanza di sintonia con le vicende
di tutti i giorni deriva dall’inconsapevole ripetizione
di posture logiche sbagliate. La Consulenza Filosofica
ne facilita l’individuazione e il superamento. È un percorso
verso l’autonomia e la sicurezza, imparando a
pensare da soli. ■
Per contattare la dott. ssa Grassi in funzione
di un colloquio o per avere ulteriori informazioni
potete consultare il suo sito web
www.paola-grassi.it
Tel./fax. 02/36.51.11.12
Cell. 348/55.43.553
e-mail@paola-grassi.it
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