Hod benessere - periodico bimestrale anno VI n 27 settembre ...
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34 - HOD <strong>27</strong><br />
Piccola Cucina<br />
Ingredienti<br />
Per il ripieno (si usa il medesimo<br />
per entrambe le preparazioni)<br />
● semolino gr 150 ● sale ● acqua gr 150<br />
ca. ● ricotta gr 150 ● zucchero gr 150<br />
● frutta candita a cubetti gr 150 ● 2<br />
gocce di olio di cannella ● mezza bustina<br />
di vaniglia (nel sorrentino al posto<br />
del semolino si usa la crema pasticcera<br />
fresca). ■<br />
Pasta per la “riccia”: ● farina gr 400<br />
● sale gr 10 ● acqua gr 150 ca. ● sugna<br />
(strutto) o burro gr 250.<br />
Pasta per la “frolla”: ● farina gr. 300<br />
● zucchero gr 150 ● sugna o burro gr<br />
130 ● 3 tuorli e 1 albume ● mezza bustina<br />
vaniglia ● un pizzico di sale. ■<br />
Preparazione del ripieno<br />
● Cuocere il semolino in acqua salata<br />
per cinque o sei minuti. ● Passare la ricotta<br />
al setaccio, aggiungere zucchero e<br />
semolino, cannella, vaniglia e frutta candita.<br />
● Mescolare bene e mantenere in<br />
fresco. ■<br />
Ecco a voi la Signora,<br />
‘a sfugliatella napoletana<br />
Nella tradizione culinaria di ogni<br />
paese esistono diversi alimenti<br />
comunemente riconosciuti come<br />
“afrodisiaci” e utilizzati nella preparazione<br />
di preziosi banchetti amorosi.<br />
Accanto a questi ne esistono altri, forse<br />
meno “pregiati” e rari ma così sfiziosi e<br />
invitanti, da risultare oltremodo afrodisiaci<br />
seppur non contengano alcuna<br />
materia prima speciale! È il caso della<br />
sfogliatella napoletana, dove l’equilibrio<br />
dei sapori e la consistenza perfetta di<br />
questa regina delle paste dolci ha incantato<br />
intere generazioni e ricevuto lodi e<br />
poesie d’amore per più di tre secoli.<br />
Difatti la ricetta della “signora” venne<br />
custodita gelosamente dalle liete monache<br />
del convento Croce di Lucca fino<br />
alla metà del ’700, prima di diventare la<br />
delizia popolare che oggi si può assaporare<br />
ovunque per le strade di Napoli.<br />
Una delle prime citazioni arriva proprio<br />
dall'abate Galiani:<br />
“A magnà le sfogliatelle caude<br />
che gusto che se sente!<br />
Oh che feste e che contiente!<br />
Chi te mmita, chi te dice:<br />
- vide chessa comm’è grossa! -<br />
uno rompe e n’auto ‘nfossa,<br />
tutte viveno felice,<br />
né se sa chiù che se fa.”