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PDF (deutsch, français, italiano) - Planat

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Oltre ai rischi naturali esistono anche rischi<br />

tecnologici, generati dall’uomo stesso. La<br />

produzione e il trasporto di merci pericolose<br />

possono rappresentare una minaccia per<br />

le persone e per gli insediamenti, fatto non<br />

sempre abbastanza considerato dalla pianificazione.<br />

Ad esempio, non si può certo parlare<br />

di una pianificazione previdente quando<br />

si delimitano nuove zone edificabili lungo<br />

una linea ferroviaria destinata al trasporto<br />

di merci pericolose. Anche in casi come questo<br />

esistono possibilità tecniche e pianificatorie<br />

che aiutano ad evitare rischi.<br />

La popolazione vuole sicurezza e la sicurezza<br />

è molto costosa. Sono senza dubbio necessari<br />

ulteriori investimenti. Purtroppo, essi<br />

superano di molto le possibilità finanziarie<br />

date se si incentrano solo su misure tecniche.<br />

Per questo motivo, un procedimento accuratamente<br />

pianificato con solide basi, appropriate<br />

valutazioni dei rischi, chiare priorità,<br />

carte dei pericoli attendibili e una scelta<br />

adeguata delle ubicazioni costituisce una<br />

parte importante di una gestione integrale<br />

dei rischi. forum propone in quest’edizione<br />

un’ampia panoramica sui vari aspetti di questa<br />

problematica e pone in evidenza come<br />

la prevenzione dei rischi sia necessariamente<br />

un tema da riscoprire in un mondo sempre<br />

più fragile.<br />

(traduzione)<br />

Ovunque gli esseri umani abbiano deciso di<br />

insediarsi, si sono dovuti confrontare con rischi<br />

e pericoli. Un tempo era la natura stessa<br />

a dettare l’ubicazione adatta a fondare<br />

un villaggio. Lo si riconosce ancora oggi osservando<br />

molti insediamenti nella zona alpina:<br />

villaggi, casali e frazioni sono stati posizionati<br />

in modo così ingegnoso da non essere<br />

minacciati né da frane, né da valanghe<br />

o inondazioni. Inoltre, si è sempre prestata<br />

molta attenzione a salvaguardare il terreno<br />

agricolo, scarso e molto prezioso.<br />

Durante il ventesimo secolo, il rispetto della<br />

natura ha perso gradualmente importanza.<br />

Le conseguenze non ci sono state risparmiate:<br />

sempre più danni alle persone, agli<br />

immobili, alle infrastrutture ed alle coltivazioni.<br />

Per questo motivo, già nel 1972, il decreto<br />

federale sulle misure urgenti nell’ambito<br />

della pianificazione del territorio, incaricava<br />

i Cantoni di delimitare senza indugio le<br />

zone a rischio. Durante la fase di crescita ed<br />

espansione degli ultimi decenni, il mandato<br />

non ha però mai assunto carattere prioritario.<br />

Oggi, invece, si nota una certa sensibilizzazione.<br />

L’approssimazione nell’espansione<br />

degli insediamenti, la crescente richiesta<br />

di superficie nelle zone a rischio, l’impermeabilizzazione<br />

ulteriore del terreno così come<br />

l’accresciuta frequenza degli eventi naturali<br />

hanno provocato danni in misura molto maggiore<br />

che in passato. La forza delle immagini<br />

mostrate dai media, congiunta alle incertezze<br />

in relazione ai mutamenti climatici, hanno<br />

a loro volta contribuito a ridestare l’attenzione<br />

per questo tema.<br />

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