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Porta Misana
Misana in piranese significa “di mezzo”. Il suo aspetto
odierno si deve ai numerosi rifacimenti avvenuti
nei secoli. È una bella e grande porta quadrata con
arco ribassato. Era difesa da una torre, oggi non più
visibile. Le mura arrivavano fino a Porta San Giorgio.
Sulla sua destra invece, sono visibili e ben conservati
circa altri 24 metri che terminano, dopo due
soleri (sottoportici), in Porta Dolfin. La muraglia è
ben visibile da Piazza delle erbe, mentre all’esterno,
nuove case crebbero in altezza e la cavalcarono,
appropriandosi dei percorsi di ronda. Le mura erano
merlate e avevano feritoie (visibili dopo Porta
Dolfin). Scavati nello spessore del muro, i ripostigli
per le munizioni dei cannoni oggi si trovano troppo
in basso. Ciò fa pensare che la pavimentazione della
strada fosse più bassa di almeno un metro o due.
La targa in bronzo a fianco della porta, testimonia
l’8° incontro delle città murate tenutosi a Pirano nel
1998.
Porta Dolfin
Delle quattro porte gotiche questa è la più bella. È
del 1483 quando il podestà Luca Dolfin fece rafforzare
e consolidare le mura meridionali. Ha conservato
il suo aspetto originale. Sopra l’arco acuto è incastonato
lo stemma con tre delfini, le sue iniziali e
la data. È questa sicuramente la più celebre, la più
fotografata e ritratta delle porte.
Porta Campo
È la porta gotica più antica. Si trova dietro la sede
delle Gallerie costiere, dove inizia Via Trubar. Proprio
l’ampliamento di questo edificio le ha portato
via il lato sinistro. All’interno della Porta, sono ben
visibili le pietre forate (piere buse) che sostenevano
i cardini in ferro. Un lungo corridoio con volta
a botte immetteva nella città. Sopra la Porta c’era
la chiesetta di San Giacomo, cappella riservata ai
membri del Maggior Consiglio che qui si raccoglievano
in preghiera prima di decisioni importanti.
PORTA MISANA PORTA DOLFIN PORTA CAMPO
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