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SCHEDA 2
Le mura
LA CORONA
Pirano, a differenza di Isola e Capodistria,
conserva ancora notevoli testimonianze
della sua cinta muraria. Sono ben visibili
sulla collina sopra la città storica e qua e là
fra le case. In quale momento della loro storia furono
costruite? Quando assunsero l’aspetto odierno e
perché rispetto alle altre cittadine consorelle qui si
sono conservate? Sono le domande alle quali cercheremo
di rispondere con l’aiuto dei risultati degli
scavi e degli studi. Il resto lo affidiamo alla fantasia
dei visitatori e di chi legge.
Pirano era cinta da una difesa muraria almeno
dall’epoca bizantina, ma dagli scavi archeologici effettuati
possiamo presumere che la cittadina fosse
ben difesa già molto prima. Le mura furono consolidate
ed ampliate nell’Alto Medioevo. Era dunque
“castrum” o “castello”, termine con il quale si indicavano
le città minori fortificate, che avevano un loro
territorio detto agro. Riguardo l’amministrazione
ecclesiastica avevano soltanto un pievano, che
oggi risponde al ruolo del parroco. Sull’altura sopra
il piccolo nucleo storico signoreggiava la fortezza
detta di San Zorzi, definitivamente abbattuta nel
XVII sec.
Il panorama della città con a nord-est la corona di
mura ornata da merli a coda di rondine, è la sua più
nota e pittoresca cartolina. È quanto rimane dei 2
chilometri e mezzo della loro massima espansione
avvenuta nel XVI secolo. Ma bastano per fare di Pirano
un unicum in tutta la regione. La vista sulla città
e sul mare dall’alto dei loro spalti è affascinante.
Nonostante la brevità del tratto, paiono la colonna
vertebrale di un grosso animale che scende la collina
per scomparire nel tessuto urbano.
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