RELAZIONE PRELIMINARE - Comune di Casignana
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COMUNE DI CASIGNANA<br />
Reggio Calabria<br />
Piano Strutturale Comunale<br />
<strong>RELAZIONE</strong> <strong>PRELIMINARE</strong><br />
SS. 106 si riscontra un buon livello <strong>di</strong> sfruttamento agricolo con colture specializzate fra<br />
le quali i pregiati “vigneti del greco”.<br />
A nord dell’ex fornace, fra i 50 e i 90 m. slm., si in<strong>di</strong>vidua una porzione <strong>di</strong> territorio<br />
caratterizzata da superfici terrazzate <strong>di</strong> origine marina, con substrato grossolano brunorossastro<br />
del quaternario, in cui il paesaggio è particolarmente suggestivo ed altrettanto<br />
vulnerabile. La coltura predominante è l’uliveto.<br />
Le prime propaggini collinari del territorio sono interessate da due aree con<br />
caratteristiche pedologiche <strong>di</strong>verse: la prima, più estesa, fin’oltre il confine sud con<br />
Bianco, si presenta con morfologia ondulata, caratterizzata da se<strong>di</strong>menti argillosi o<br />
argilloso-limosi del pliocene, con usi agricoli a seminativo; la seconda è un’area <strong>di</strong><br />
versante acclive, con pendenze complese fra il 20 ed il 35%, a profilo complesso, con<br />
se<strong>di</strong>menti prevalentemente fini <strong>di</strong> epoca plio-pleistocenica argille marnose e marne<br />
biancastre), con evidenti fenomeni <strong>di</strong> erosione idrica <strong>di</strong>ffusa ed incanalata ed usi del<br />
suolo a seminativi, vigneti, oliveti.<br />
Più verso l’interno, all’altezza <strong>di</strong> Serro Raiusa, le prime colline <strong>di</strong> <strong>Casignana</strong><br />
appartenenti allo stesso sottosistema pedologico a “morfologia ondulata”. Si tratta <strong>di</strong><br />
un’area <strong>di</strong> versante moderatamente acclive, costituita da se<strong>di</strong>menti grigio-azzurri<br />
argillosi <strong>di</strong> epoca pliocenica ed uso del suolo a prevalenti colture <strong>di</strong> vigneto e seminativo<br />
L’arco collinare più consistente del territorio comunale, dal versante sud del fiumara<br />
Bonamico al versante nord della fiumara Rambotta attraversando Serro Matteo, Serro<br />
Petrozzi, Serro , Serro <strong>di</strong> Scrapata e Portella <strong>di</strong> Scrapata, è caratterizzato da territori<br />
acclivi (dal 20% al 35% <strong>di</strong> pendenza), costituiti da argille marnose e marne biancastre<br />
del Pliocene. Rappresenta il territorio più suggestivo dal punto <strong>di</strong> vista ambientale, con<br />
evidenti fenomeni <strong>di</strong> erosione idrica <strong>di</strong>ffusa e con uso del suolo a vigneti, oliveti,<br />
seminativi.<br />
Due sottosistemi pedologici interessano, infine, le propaggini più interne del territorio.<br />
Il primo comprende aree <strong>di</strong> versante a profilo complesso ed acclivi; presentano erosione<br />
idrica <strong>di</strong>ffusa e incanalata da me<strong>di</strong>a a forte ed un uso del suolo a pascolo, macchia<br />
me<strong>di</strong>terranea, rimboschimenti <strong>di</strong> pino ed eucalipto e boschi naturali.<br />
Il secondo, ancora più interno, comprende aree moderatamente acclivi, a volte acclivi;<br />
localmente si rinvengono siltiti grigie in strati sottili; presentano un uso del suolo a<br />
pascolo, seminativo ed in subor<strong>di</strong>ne rimboschimenti <strong>di</strong> pino ed eucalipto. Entrambe tali<br />
aree sono costituite da argille policrome del miocene, spesso caotiche, caratterizzate da<br />
fenomeni <strong>di</strong> erosione <strong>di</strong>ffusi ( 36 ).<br />
Nell’insieme si tratta delle aree sommitali <strong>di</strong> Monte Varat ( 550 m. slm), caratterizzate<br />
dalla presenza <strong>di</strong> pianori in quota e dalle pen<strong>di</strong>ci che con acclività elevata producono<br />
bruschi salti <strong>di</strong> quota verso la fiumara Bonamico, e <strong>di</strong> quelle del versante orientale che<br />
con minore acclività raggiungono le aree urbane del centro capoluogo.<br />
Versanti in precarie con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> equilibrio e corsi d’acqua a fiumara, si attivano durante<br />
gli Eventi Alluvionali (EA), generando danni ad inse<strong>di</strong>amenti ed infrastrutture. Si tratta<br />
dell’insorgere simultaneo, a seguito <strong>di</strong> perio<strong>di</strong> piovosi, <strong>di</strong> frane, piene e/o allagamenti<br />
( 36 ) Come riporta il Cortese, “le regioni costituite dalle argille si mostrano tutte in <strong>di</strong>sor<strong>di</strong>ne; i fianchi sterili<br />
delle colline sono sventrati dai rilasci prodottisi; sulle pen<strong>di</strong>ci ridotte senza scolo si in<strong>di</strong>viduano alcune<br />
pozze dove si raccolgono le acque e la rovina va aumentando anziché <strong>di</strong>minuire. Le strade si<br />
mantengono male e spesso non si mantengono affatto; gli e<strong>di</strong>fici si lesionano e le colture stesse, per il<br />
<strong>di</strong>sor<strong>di</strong>ne superficiale, deperiscono”.<br />
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