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RELAZIONE PRELIMINARE - Comune di Casignana

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COMUNE DI CASIGNANA<br />

Reggio Calabria<br />

Piano Strutturale Comunale<br />

<strong>RELAZIONE</strong> <strong>PRELIMINARE</strong><br />

Tale modello <strong>di</strong> assetto richiede peraltro <strong>di</strong> essere accompagnato per la sua<br />

realizzazione da azioni che possono essere riguardate come corollari che esplicitano<br />

nell’azione della Pubblica amministrazione l’offerta:<br />

<strong>di</strong> un ambiente naturale sicuro e non ulteriormente compromesso<br />

<strong>di</strong> una più <strong>di</strong>retta e “gradevole” accessibilità fra le parti del territorio (dalle strade ai<br />

sentieri per itinerari ambientali)<br />

<strong>di</strong> spazi urbani pubblici qualificati<br />

<strong>di</strong> una migliore qualità abitativa nei contesti “antichi” e recenti e nelle aree agricole<br />

<strong>di</strong> supporti per il rilancio <strong>di</strong> attività legate alla commercializzazione dei prodotti<br />

agricoli locali<br />

<strong>di</strong> definizione ed organizzazione dell’area del parco archeologico.<br />

5.2 Le azioni del Piano<br />

In quest’ottica, nelle “Ipotesi <strong>di</strong> assetto – P1” si sono specificate alcune azioni in grado<br />

<strong>di</strong> favorire la realizzazione della strategia che sottende al suddetto modello <strong>di</strong> assetto,<br />

(si rimanda ai grafici per la loro proiezione sul territorio comunale). Tali azioni<br />

ovviamente vanno verificate per quanto riguarda la loro fattibilità, la sostenibilità<br />

ambientale (ve<strong>di</strong> relazione ad hoc) e richiedono adeguati approfon<strong>di</strong>menti ed<br />

integrazioni sia sotto il profilo tecnico che socio-politico (attraverso un apporto<br />

partecipativo degli abitanti <strong>di</strong> <strong>Casignana</strong>) ( 44 ).<br />

5.2.1 Un ambiente naturale sicuro e non ulteriormente compromesso<br />

La geomorfologia del territorio rappresenta il riferimento principale per le scelte<br />

localizzative (sia nelle aree interne che in quelle <strong>di</strong> valle), ma è soprattutto la<br />

valutazione dei rischi idrogeologici dei torrenti, delle aste minori e delle forre alla base<br />

della costruzione delle politiche <strong>di</strong> tutela ambientale.<br />

Ciò e’ <strong>di</strong>scriminante per i processi e<strong>di</strong>ficatori nelle colline retrostanti il Centro Storico e<br />

nelle aree parzialmente e<strong>di</strong>ficate per le quali si suggeriscono attenzioni e<br />

riqualificazioni; rappresenta anche una opportunità per evitare la compromissione delle<br />

risorse naturali e degli equilibri degli ecosistemi nonché della conservazione delle<br />

<strong>di</strong>versità biologiche e paesistiche dei sistemi ambientali peculiari.<br />

In questo tema si inserisce la problematica della <strong>di</strong>scarica RSU. La valutazione degli<br />

effetti ambientali a conclusione della sua operatività, attraverso un progetto <strong>di</strong> recupero,<br />

consentirà <strong>di</strong> tutelale il sistema ambientale più prossimo, favorendo anche il recupero <strong>di</strong><br />

un corretto equilibrio tra il sistema delle acque ed il sistema degli inse<strong>di</strong>amenti.<br />

Nei grafici del Progetto Preliminare, tali scelte sono evidenziate con l’in<strong>di</strong>cazione <strong>di</strong><br />

“ambiti” <strong>di</strong> protezione e valorizzazione: aree e fasce <strong>di</strong> rispetto e <strong>di</strong> vincolo (ancora<br />

preliminari) ed ambiti <strong>di</strong> fruizione privilegiata (il Parco archeologico <strong>di</strong> Palazzi, le aree <strong>di</strong><br />

protezione del Centro storico).<br />

( 44 ) Occorre finalizzare lo stu<strong>di</strong>o geologico, non soltanto come atto autonomo in relazione agli<br />

adempimenti <strong>di</strong> legge (ex-art. 13, L. 64/74), ma come “guida” per la verifica delle scelte <strong>di</strong> Piano, per<br />

quanto riguarda gli aspetti fisico-naturali e quelli geomorfologici. Le “Prime ipotesi <strong>di</strong> intervento e<br />

classificazione degli usi”, richiedono <strong>di</strong> essere verificate in relazione all’idoneità geomorfologia degli<br />

ambiti interessati. In accordo con il Geologo sarà redatta nella seconda fase del lavoro, la “Carta della<br />

fattibilità delle azioni <strong>di</strong> Piano”. Servono inoltre ulteriori informazioni <strong>di</strong> base, che l'Amministrazione deve<br />

poter fornire, come l'assunzione <strong>di</strong> documenti e progetti approvati (pubblici e privati) e <strong>di</strong> opere pubbliche,<br />

<strong>di</strong>sponibili presso l’ufficio tecnico comunale.<br />

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