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RELAZIONE PRELIMINARE - Comune di Casignana

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COMUNE DI CASIGNANA<br />

Reggio Calabria<br />

Piano Strutturale Comunale<br />

<strong>RELAZIONE</strong> <strong>PRELIMINARE</strong><br />

e sagrati) del percorso che conduce al “borgo antico”, vengono inglobate da una maglia<br />

inse<strong>di</strong>ativa minore più articolata e “confusa” che accetta le variegate morfologie<br />

ambientali, nell’”ignoranza”, tuttavia, delle con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> rischio idrogeologico e <strong>di</strong><br />

instabilità <strong>di</strong>ffusa che caratterizzano questa porzione del territorio comunale.<br />

L’attuale Piazza del Municipio svolge il ruolo <strong>di</strong> cerniera tra le parti più antiche e quelle<br />

<strong>di</strong> più recente formazione.<br />

A valle sulla costa in prossimità della SS. 106, la contrada Palazzi costituisce un<br />

ulteriore punto <strong>di</strong> aggregazione inse<strong>di</strong>ativa con caratteristiche molto <strong>di</strong>verse. Formatasi<br />

come piccolo inse<strong>di</strong>amento <strong>di</strong>ffuso a supporto dell’agricoltura vinicola ed olivicola, si<br />

lega ad alcune attività industriali (una fornace è oggi peraltro <strong>di</strong>smessa); dalla seconda<br />

metà degli anni duemila il ritrovamento dei resti della cosiddetta “villa romana” cambia<br />

sostanzialmente il senso ed il valore delle risorse su cui si appunta l’attenzione degli<br />

Amministratori. La contrada Palazzi comincia ad assumere un valore preminente in<br />

quanto risorsa archeologica da proteggere e valorizzare.<br />

Tra le due parti del territorio non vi sono all’attualità rapporti <strong>di</strong>retti.<br />

Ai fini delle scelte <strong>di</strong> Piano è sembrato opportuno prospettare una doppia lettura<br />

dell’inse<strong>di</strong>amento. Nella prima si propone l’in<strong>di</strong>viduazione dei <strong>di</strong>versi tipi <strong>di</strong> tessuti che<br />

compongono il centro come successione <strong>di</strong> episo<strong>di</strong> e<strong>di</strong>lizi che si snodano lungo i vecchi<br />

percorsi locali e l’asse stradale <strong>di</strong> connessione mare-monte. Nella seconda, si<br />

richiamano alcune delle “emergenze” (palazzi, chiese, aree archeologiche, ecc.) che<br />

caratterizzano gli inse<strong>di</strong>amenti <strong>di</strong> <strong>Casignana</strong>: su queste l’Amministrazione ha da tempo<br />

posto l’attenzione per una loro protezione e valorizzazione; attraverso adeguati<br />

approfon<strong>di</strong>menti sulle loro caratteristiche evolutive possono rappresentare i fulcri <strong>di</strong><br />

progetti urbanistici unitari <strong>di</strong> qualificazione e riuso.<br />

3.3.1 “Episo<strong>di</strong>” dello sviluppo inse<strong>di</strong>ativo del centro capoluogo<br />

1. Il cosiddetto “borgo antico” è la parte più antica del centro storico, localizzato sui<br />

fianchi <strong>di</strong> un’altura, degradante a nord-est verso il fondovalle <strong>di</strong> un impluvio torrentizio.<br />

abbandonato per i danni subiti nelle alluvioni del 1951; si sviluppa su “gradonate”<br />

naturali attorno ai ruderi della chiesa della piazza Matrice: la struttura originaria si<br />

componeva <strong>di</strong> una complessa articolazione <strong>di</strong> lotti con costruzioni e percorsi pedonali<br />

che si intersecano fra loro e piccoli spazi <strong>di</strong> relazione. dai basamenti <strong>di</strong> molti e<strong>di</strong>fici.<br />

All’epoca dell’Apprezzo del 1707 contava 600 unità, la maggior parte poveri, “… ma non<br />

miserabili …”. Erano braccianti che vivevano lavorando campi propri ed altrui avuti in<br />

colonia. Sia gli uomini che le donne vestivano all’uso del paese e quest’ultime oltre a<br />

lavorare i campi ed essere addette alle faccende domestiche, quasi tutte filavano e<br />

tessevano lana, seta e lino prodotti nel luogo.<br />

Le “gradonate” rimangono ancor oggi l’elemento <strong>di</strong> caratterizzazione della struttura<br />

inse<strong>di</strong>ativa. Il suo centro generatore, sia pure in posizione periferica, è la Piazza Matrice<br />

sulla quale si affacciano i ruderi della Chiesa <strong>di</strong> san Giovanni. Sono le stesse<br />

“gradonate” a evidenziare la logica <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione dei basamenti degli e<strong>di</strong>fici e dei<br />

percorsi pedonali fra i lotti; la presenza <strong>di</strong> ruderi e tracce murarie lasciano prefigurare la<br />

giacitura dell’impianto originario e delle costruzioni (abitazioni conta<strong>di</strong>ne a uno o due<br />

livelli, stalla e piccolo orto), <strong>di</strong>sposte secondo linee parallele, poste a quote <strong>di</strong>fferenti e<br />

sviluppate secondo moduli rettangolari. Il costruito presenta senz’altro un valore storicotestimoniale;.<br />

Sul “borgo” l’Amministrazione comunale ha avviato da qualche anno<br />

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