Pubblicazione opuscolo Basilicata - Ministero per i Beni e le Attività ...
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Archivio di Stato di Potenza<br />
<strong>per</strong>te di protocolli notarili: estratti, puliti, spianati e restaurati,<br />
i fogli sono andati ad arricchire la raccolta di frammenti<br />
di codici in possesso dell’Istituto.<br />
Infine, in collaborazione con la Soprintendenza archivistica<br />
<strong>per</strong> la <strong>Basilicata</strong>, con varie diocesi lucane ed enti locali, il<br />
Laboratorio svolge un’importante o<strong>per</strong>a di consu<strong>le</strong>nza e di<br />
salvaguardia del patrimonio archivistico regiona<strong>le</strong>.<br />
Sezione di fotoriproduzione<br />
La Sezione di fotoriproduzione dell’Archivio di Stato di Potenza<br />
figura tra <strong>le</strong> prime 33 Sezioni Microfotografiche istituite<br />
alla fine degli anni Cinquanta del XX secolo a cura e<br />
con <strong>per</strong>sona<strong>le</strong> addestrato presso l’allora Centro Microfotografico<br />
degli Archivi di Stato con sede a Roma. Il servizio<br />
della Sezione è strettamente <strong>le</strong>gato alla funzione di tutela<br />
e salvaguardia del materia<strong>le</strong> documentario. A parte i rischi<br />
di distruzione o di dis<strong>per</strong>sione <strong>per</strong> cause accidentali (incendi,<br />
allagamenti, furti, etc.) sussistenti <strong>per</strong> tutta la do-<br />
Fig. 8<br />
cumentazione, infatti, in ogni Archivio esistono fondi<br />
archivistici più a rischio di altri <strong>per</strong>ché frequentemente richiesti in consultazione e<br />
quindi maggiormente movimentati e manipolati. Di altri fondi o serie documentarie,<br />
anche se meno richiesti in consultazione, la riproduzione è particolarmente raccomandata<br />
a motivo del loro notevo<strong>le</strong> valore documentario. Periodicamente, <strong>per</strong>tanto, vengono<br />
predisposti piani <strong>per</strong> la riproduzione “di sicurezza” di interi fondi o serie<br />
archivistiche. La tecnica ancora oggi maggiormente utilizzata <strong>per</strong> ta<strong>le</strong> riproduzione è la<br />
microfilmatura. I microfilm consentono tra l’altro la consultazione sostitutiva, uti<strong>le</strong> nei<br />
casi di indisponibilità dei documenti originali.<br />
Interventi di microfilmatura vengono eseguiti anche su documentazione che, pur interessando<br />
il territorio della <strong>Basilicata</strong>, è <strong>per</strong>ò conservata in altri istituti. In molti casi questi<br />
microfilm, detti “di integrazione”, <strong>per</strong>vengono all’Istituto tramite doni o scambi<br />
culturali. Presso la Sezione si è costituito un archivio microfotografico di circa 1500 bobine,<br />
corredato di un inventario recentemente informatizzato.<br />
L’altra funzione della Sezione di fotoriproduzione è quella <strong>le</strong>gata al<strong>le</strong> richieste di copie<br />
di documenti da parte degli studiosi. La fotocopiatura è consentita solo in limiti ristretti,<br />
ed è assolutamente vietata <strong>per</strong> i documenti cuciti, <strong>le</strong>gati o in stato di conservazione<br />
non ottima<strong>le</strong>. L’utilizzo del<strong>le</strong> moderne tecniche digitali consente di fornire all’utenza un<br />
servizio maggiormente qualificato e tecnologicamente avanzato mediante il rilascio di<br />
riproduzioni di documenti su CD-Rom, DVD, o con stampe digitali su carta. La Sezione è<br />
dotata di una stazione grafica digita<strong>le</strong> comprensiva di PC, scanner piano e fotocopiatrice<br />
digita<strong>le</strong> col<strong>le</strong>gata al PC.<br />
Per <strong>le</strong> richieste di riproduzione di documenti è necessario compilare gli appositi moduli<br />
disponibili nella Sala di studio, sui quali andranno indicati con esattezza il titolo del<br />
fondo e il numero del volume o del documento da riprodurre. Nella domanda dovrà altresì<br />
essere chiaramente specificato l’intento <strong>per</strong> il qua<strong>le</strong> viene richiesta la riproduzione<br />
(uso strettamente <strong>per</strong>sona<strong>le</strong>, motivi di studio, fini istituzionali di ricerca e di didattica,<br />
uso privato, amministrativo o <strong>le</strong>ga<strong>le</strong>, scopo editoria<strong>le</strong> o commercia<strong>le</strong>).<br />
Le domande di riproduzione di documenti <strong>per</strong> uso strettamente <strong>per</strong>sona<strong>le</strong>, <strong>per</strong> motivi<br />
di studio, <strong>per</strong> fini istituzionali di ricerca e di didattica, formulate in carta libera, sono<br />
soggette solo al pagamento del<strong>le</strong> spese sostenute dal laboratorio interno all’Istituto<br />
<strong>per</strong> il rilascio del<strong>le</strong> duplicazioni. Ove si tratti di riproduzione <strong>per</strong> uso strettamente <strong>per</strong>sona<strong>le</strong><br />
o <strong>per</strong> motivi di studio, il richiedente dovrà sottoscrivere impegno relativo alla<br />
non divulgazione, diffusione e spaccio al pubblico del<strong>le</strong> copie ottenute.<br />
Le domande di riproduzione di documenti <strong>per</strong> uso privato, amministrativo o <strong>le</strong>ga<strong>le</strong><br />
vanno presentate in bollo. Sul<strong>le</strong> copie rilasciate dovrà inoltre essere corrisposta l’imposta<br />
di bollo. Le domande di riproduzione di documenti <strong>per</strong> scopo editoria<strong>le</strong> o commercia<strong>le</strong>,<br />
compilate in bollo, devono essere autorizzate dalla Direzione: esse sono soggette<br />
all’osservanza del<strong>le</strong> norme sul diritto d’autore e sono subordinate al versamento di ca-<br />
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