Pubblicazione opuscolo Basilicata - Ministero per i Beni e le Attività ...
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SOPRINTENDENZA PER I BENI ARCHEOLOGICI DELLA BASILICATA<br />
I LUOGHI DELLA CULTURA<br />
Museo archeologico naziona<strong>le</strong> della <strong>Basilicata</strong><br />
“Dinu Adamesteanu”<br />
Istituito nel maggio del 2005 e ubicato nella prestigiosa sede di<br />
Palazzo Loffredo, residenza nobiliare ceduta in comodato dal<br />
Comune di Potenza alla Soprintendenza <strong>per</strong> i <strong>Beni</strong> Archeologici<br />
della <strong>Basilicata</strong>, il Museo archeologico naziona<strong>le</strong> della <strong>Basilicata</strong><br />
è dedicato a Dinu Adamesteanu, figura di studioso di assoluto<br />
rilievo internaziona<strong>le</strong>, oltre che “fondatore” dell’archeologia lucana.<br />
Il museo è articolato su due piani secondo un criterio cronologico<br />
e territoria<strong>le</strong> che offre al visitatore un quadro genera<strong>le</strong> dell’archeologia<br />
dell’intera regione ed un approfondimento degli<br />
eccezionali ritrovamenti del territorio di Potenza.<br />
Lo spaccato sul<strong>le</strong> popolazioni della <strong>Basilicata</strong> antica si apre con<br />
i ritrovamenti della prima età del Ferro provenienti dall’Incoronata-San<br />
Teodoro (Pisticci) e da Santa Maria d’Anglona (Tursi),<br />
quando tra il IX e l’VIII sec. a.C. popolazioni indigene (Chones-<br />
Enotri) occupano <strong>le</strong> fertili pianure della costa ionica della <strong>Basilicata</strong>.<br />
Di particolare rilievo sono i comp<strong>le</strong>ssi ornamenti in<br />
bronzo e in oro e <strong>le</strong> spade con fodero in bronzo decorato con<br />
sottili incisioni. (Fig.6)<br />
Fig. 6<br />
Nel corso del VII secolo lungo la costa ionica della <strong>Basilicata</strong><br />
vengono fondate due importanti colonie greche:<br />
Metaponto (640 a.C.), tra <strong>le</strong> foci dei fiumi Bradano e Basento,<br />
e Siris (prima metà del VII sec. a.C.), nei pressi dell’omonimo<br />
fiume, alla qua<strong>le</strong> succede, nel 433 a.C., la<br />
fondazione di Herak<strong>le</strong>ia. Da Metaponto proviene un raffinato<br />
copricapo cilindrico (polos) - esposto <strong>per</strong> la prima<br />
volta al pubblico - appartenuto ad un’aristocratica sacerdotessa,<br />
straordinaria o<strong>per</strong>a di oreficeria tarantina.<br />
Fig. 7<br />
(Fig.7)<br />
Le aree interne del<strong>le</strong> valli dei fiumi Agri e Sinni a partire dal IX-<br />
VIII sec. a.C. erano occupate invece da genti di stirpe enotria. La<br />
maggior parte del<strong>le</strong> informazioni sugli Enotri proviene dallo<br />
scavo del<strong>le</strong> necropoli, caratterizzate da sepolture a fossa con il<br />
defunto deposto in posizione supina, come testimoniato dai<br />
rinvenimenti di Aliano, Chiaromonte e Guardia Perticara. Comp<strong>le</strong>sse<br />
parures con ornamenti in ambra e in metalli anche preziosi,<br />
appartenenti al<strong>le</strong> donne di rango e<strong>le</strong>vato, testimoniano<br />
rapporti commerciali con il Mediterraneo orienta<strong>le</strong> e con <strong>le</strong> regioni<br />
del Mar Baltico. Nel corso del VI sec. a.C. <strong>le</strong> relazioni con<br />
Greci ed Etruschi favoriscono un notevo<strong>le</strong> sviluppo cultura<strong>le</strong> di<br />
questi territori e l’acquisizione di usanze straniere da parte<br />
del<strong>le</strong> élites locali, quali il banchetto funebre, l’adozione di armature<br />
di tipo greco e di culti di origine el<strong>le</strong>nica.<br />
Tra il XI e l’VIII sec. a.C. genti di stirpe apula occupano <strong>le</strong> colline,<br />
particolarmente adatte all’agricoltura e alla pastorizia, che controllano<br />
la media val<strong>le</strong> dei fiumi Bradano e Basento, importanti<br />
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