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Pubblicazione opuscolo Basilicata - Ministero per i Beni e le Attività ...

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Cultura a porte a<strong>per</strong>te<br />

soppresso ed in suo luogo è istituita <strong>per</strong> ogni settore una specifica direzione genera<strong>le</strong>,<br />

che, unitamente a quel<strong>le</strong> inerenti gli archivi, i beni librari, cinema e spettacolo, raggiungono<br />

il numero di otto direzioni.<br />

Dalla nuova articolazione è derivata nel tempo una nuova visione dell’intervento pubblico<br />

in materia di beni culturali, consistente nel passaggio da un’attività di tutela statica<br />

del bene, ad un intervento diretto a garantire alla col<strong>le</strong>ttività una fruizione ampia<br />

ed effettiva del valore cultura<strong>le</strong> custodito nel bene. Ciò ha comportato la maturazione<br />

del concetto che l’intervento pubblico sui beni culturali non deve esaurirsi nell’attività<br />

di tutela, ma deve attribuire sempre più rilievo al<strong>le</strong> attività dirette a favorire la fruizione<br />

col<strong>le</strong>ttiva dei beni culturali, e cioè <strong>le</strong> attività di valorizzazione e di gestione.<br />

La comp<strong>le</strong>ta trasformazione dell’impianto organizzativo ha richiesto, come è comprensibi<strong>le</strong>,<br />

interventi regolamentari successivi <strong>per</strong> la messa a punto del<strong>le</strong> modifiche e l’adeguamento<br />

del<strong>le</strong> stesse alla continua e rapida evoluzione della società e del<strong>le</strong> esigenze<br />

della col<strong>le</strong>ttività.<br />

Per questo, successivamente al d.P.R. n. 441 del 2000, è intervenuto, prima il d.P.R.<br />

10.6.2004, n. 173 e quindi il d.P.R. 26.11.2007, n. 233 del qua<strong>le</strong> è in atto una ulteriore modifica<br />

con regolamento in corso di approvazione e pubblicazione.<br />

Sotto il profilo organizzativo, entrando nel merito dei contenuti dei predetti atti regolamentari,<br />

si ri<strong>le</strong>va come, con il d.P.R. n. 173 del 2004, si sia, da un lato optato <strong>per</strong> un modello<br />

che al suo apice ha previsto non la figura del segretario genera<strong>le</strong>, ma bensì<br />

l’istituzione di quattro dipartimenti, ciascuno <strong>per</strong> ogni settore (arti, archivi e biblioteche,<br />

cinema e spettacolo, affari generali e innovazione), e dall’altro si sia rafforzato il decentramento<br />

amministrativo con l’istituzione del<strong>le</strong> direzioni regionali, in luogo del<strong>le</strong> soprintendenze,<br />

con competenze non solo di coordinamento, ma anche o<strong>per</strong>ative e<br />

tecniche.<br />

Con il d.P.R. n. 233 del 2007, ancora in vigore, si è preferito, invece, ripristinare la figura<br />

del segretario genera<strong>le</strong>, rafforzare ulteriormente il ruolo del<strong>le</strong> direzioni regionali e riconoscere<br />

al<strong>le</strong> direzioni generali di settore una funzione essenzia<strong>le</strong> e preva<strong>le</strong>nte di indirizzo.<br />

Grazie, quindi, a questa comp<strong>le</strong>ssa riforma, <strong>per</strong>altro ancora in corso di definizione, si è<br />

ridisegnata la struttura del <strong>Ministero</strong> con la volontà di rendere più efficiente l’assetto<br />

o<strong>per</strong>ativo sia a livello centra<strong>le</strong> che <strong>per</strong>iferico. L’intento è stato quello di raggiungere una<br />

modernizzazione informatica, tecnologica e organizzativa <strong>per</strong> un’Amministrazione più<br />

capillare e radicata sul territorio, più vicina ai cittadini, più collaborativa con Regioni ed<br />

Enti locali, più integrata con l’Università e la Ricerca, più aggiornata professionalmente.<br />

Sono state individuate nuove forme di intervento, maggiori risorse disponibili in grado<br />

di dare un impulso forte all’innovazione o<strong>per</strong>ativa del <strong>Ministero</strong>. Vero cuore della riforma<br />

è stato l’aver previsto, sia prima con la creazione del Dipartimento <strong>per</strong> la Ricerca,<br />

l’innovazione e l’Organizzazione e l’istituzione della Direzione Genera<strong>le</strong> <strong>per</strong> l’Innovazione<br />

Tecnologica e la Promozione, sia successivamente con il mantenimento del<strong>le</strong> rispettive<br />

competenze, un intervento importante e fondamenta<strong>le</strong> nell’ambito della<br />

modernizzazione ed informatizzazione della Pubblica Amministrazione.<br />

Nel 2006, con il Governo Prodi <strong>le</strong> competenze dello Sport vennero assegnate al nuovo<br />

Dipartimento <strong>per</strong> <strong>le</strong> politiche giovanili e <strong>le</strong> attività sportive della Presidenza del Consiglio<br />

dei Ministri.<br />

Nel 2007, con l’entrata in vigore del Regolamento d.P.R. n. 233 già citato, infine, è stata<br />

prevista la nascita dell’Istituto Centra<strong>le</strong> <strong>per</strong> il Restauro e la Conservazione del Patrimonio<br />

Archivistico e Librario, dalla fusione di due precedenti Istituti (Istituto Centra<strong>le</strong> <strong>per</strong><br />

la Patologia del Libro e Centro di fotoriproduzione, <strong>le</strong>gatoria e restauro degli Archivi di<br />

Stato) e dell’Istituto Su<strong>per</strong>iore <strong>per</strong> la Conservazione ed il Restauro (ex Istituto Centra<strong>le</strong><br />

<strong>per</strong> il Restauro): entrambi dotati di autonomia specia<strong>le</strong>.<br />

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