Pubblicazione opuscolo Basilicata - Ministero per i Beni e le Attività ...
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SOPRINTENDENZA PER I BENI ARCHEOLOGICI DELLA BASILICATA<br />
cata facendo appello a vari collaboratori italiani o a docenti universitari con interessi<br />
scientifici <strong>per</strong> la Magna Grecia, ma anche a Istituti stranieri come l’Eco<strong>le</strong> Française de<br />
Rome, l’Istituto Archeologico Germanico, l’Università di Heidelberg, l’Accademia Britannica<br />
di Roma, l’Università di Londra, quella di Marburg, di Aix-en-Provence, del Texas.<br />
Si dettero avvio a campagne di scavo sistematico in tutta la regione, a partire dalla città<br />
e dal territorio del<strong>le</strong> colonie greche di Metaponto e Policoro e del<strong>le</strong> città romane di Venosa<br />
e Grumento, sino a comprendere, tra gli altri, gli importanti insediamenti indigeni<br />
di Vaglio <strong>Basilicata</strong>, Melfi, Lavello. Pubblicazioni scientifiche, mostre e convegni fecero<br />
conoscere <strong>per</strong> la prima volta in ambito internaziona<strong>le</strong> questi importanti territori della<br />
Magna Grecia, in precedenza pressoché sconosciuti.<br />
Dinu Adamesteanu diede anche un grande impulso alla creazione di un sistema articolato<br />
di musei e di parchi archeologici, che consentissero di promuovere, nei diversi<br />
aspetti, la straordinaria realtà archeologica della <strong>Basilicata</strong>. Nel 1964 in <strong>Basilicata</strong> erano<br />
a<strong>per</strong>ti al pubblico un piccolo antiquarium a Lavello, un Museo archeologico di proprietà<br />
della Provincia a Potenza e soprattutto un importante<br />
museo Stata<strong>le</strong> di Matera, intitolato a Domenico Ridola, senatore<br />
del Regno che agli inizi del secolo aveva donato alla<br />
Stato italiano il suo palazzo e <strong>le</strong> sue col<strong>le</strong>zioni archeologiche<br />
allo scopo di dotare la città di una sede espositiva e di ricerca.<br />
A lui si deve tra l’altro l’a<strong>per</strong>tura al pubblico dei musei<br />
di Policoro e di Melfi, oltre all’ampliamento del Museo di<br />
Matera e alla definizione di un primo nuc<strong>le</strong>o espositivo a<br />
Venosa.<br />
Grazie all’instancabi<strong>le</strong> o<strong>per</strong>a di Dinu Adamesteanu e dei<br />
suoi successori oggi la <strong>Basilicata</strong> è dotata di uno tra i più importanti<br />
circuiti di visita della Magna Grecia, con otto musei<br />
e sei parchi archeologici, tutti a<strong>per</strong>ti al pubblico. Caterina<br />
Fig. 2 Dinu Adamesteanu<br />
Greco dirige attualmente la Soprintendenza. (Fig.2)<br />
LE FUNZIONI E LE ATTIVITÀ<br />
La Soprintendenza <strong>per</strong> i <strong>Beni</strong> Archeologici della <strong>Basilicata</strong> svolge attività di tutela, anche<br />
preventiva, del patrimonio archeologico regiona<strong>le</strong>, o<strong>per</strong>ando in stretta collaborazione<br />
con gli enti locali; esegue scavi e ricerche archeologiche in <strong>Basilicata</strong>; si occupa del restauro<br />
dei re<strong>per</strong>ti e dei monumenti archeologici; svolge un’intensa attività di promozione<br />
cultura<strong>le</strong> attraverso l’organizzazione di eventi, visite guidate, convegni e mostre<br />
anche all’estero; definisce progetti didattici con <strong>le</strong> scuo<strong>le</strong> <strong>per</strong> far diffondere, nel<strong>le</strong> nuove<br />
generazioni, una sensibilità diffusa verso la tutela del patrimonio archeologico; si occupa<br />
della gestione dei musei e del<strong>le</strong> aree archeologiche e della progettazione di nuovi<br />
interventi di valorizzazione.<br />
<strong>Attività</strong> di tutela<br />
Si riferisce all’espressione di pareri <strong>per</strong> interventi correlati alla tutela archeologica, all’istruzione<br />
di vincoli a protezione del patrimonio archeologico, al<strong>le</strong> attività di ricerca<br />
archeologica condotte direttamente o in regime di concessione da parte di soggetti<br />
pubblici (in primo luogo Università) autorizzati dal <strong>Ministero</strong> <strong>per</strong> i <strong>Beni</strong> e <strong>le</strong> <strong>Attività</strong> Culturali<br />
e soprattutto si occupa di indagini archeologiche preventive in relazione in primo<br />
luogo ad o<strong>per</strong>e pubbliche d’infrastrutturazione in aree a rischio di rinvenimenti archeologici.<br />
In quest’ultimo settore d’intervento la Soprintendenza <strong>per</strong> i <strong>Beni</strong> Archeologici<br />
della <strong>Basilicata</strong> si è occupata di tutela preventiva in relazione sia all’intensificarsi<br />
del<strong>le</strong> ricerche petrolifere e alla realizzazione del<strong>le</strong> infrastrutture ad esse col<strong>le</strong>gate (metanodotti,<br />
o<strong>le</strong>odotti, rete di col<strong>le</strong>gamento tra i pozzi), sia alla necessità di contrastare sul<br />
nascere il fenomeno degli scavi clandestini.<br />
Grazie a specifici accordi con la SNAM, l’ENI e <strong>le</strong> compagnie petrolifere o<strong>per</strong>anti in <strong>Basilicata</strong><br />
è stato possibi<strong>le</strong> seguire costantemente con interventi preventivi tutte <strong>le</strong> fasi<br />
dell’attività petrolifera. E’stata così garantita la tutela ottima<strong>le</strong> di siti di straordinaria importanza<br />
sotto il profilo archeologico, senza determinare ritardi <strong>per</strong> o<strong>per</strong>e strategiche<br />
d’interesse naziona<strong>le</strong>.<br />
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