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Pubblicazione opuscolo Basilicata - Ministero per i Beni e le Attività ...

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SOPRINTENDENZA PER I BENI ARCHITETTONICI E PAESAGGISTICI DELLA BASILICATA<br />

zione l’istituenda sede decentrata dell’Istituto su<strong>per</strong>iore<br />

<strong>per</strong> la consevazione e il restauro.<br />

Sono inoltre da sottolineare <strong>le</strong> naturali collaborazioni<br />

con gli altri istituti del MIBAC che vedono progetti comuni<br />

di assoluta ri<strong>le</strong>vanza quali il comp<strong>le</strong>tamento del<br />

Museo Archeologico Naziona<strong>le</strong> del Melfese “Massimo<br />

Pallottino” nel Castello di Melfi, (Fig. 3) il Seminario di<br />

Muro Lucano che ospiterà col<strong>le</strong>zioni archeologiche e<br />

storico-artistiche nonché l’assistenza tecnica prestata<br />

<strong>per</strong> la realizzazione di restauri finalizzati ad accoglienza<br />

di istituti archivistici e a migliorare <strong>le</strong> fruizione a Potenza,<br />

Avigliano, Matera.<br />

Fig. 3<br />

Parte della Regione è interessata da fenomeni sismici<br />

e, purtroppo, frequenti in passato sono stati gli eventi<br />

distruttivi su vasta area; questa circostanza ha portato<br />

la Direzione Regiona<strong>le</strong> <strong>per</strong> i beni culturali e paesaggistici<br />

e la Soprintendenza <strong>per</strong> i beni architettonici e paesaggistici<br />

della <strong>Basilicata</strong> a valutare l’opportunità di<br />

prevedere un programma di azioni di sistema atte se<br />

non a ridurre il rischio sismico quantomeno a prevederne<br />

gli effetti.<br />

Un accordo o<strong>per</strong>ativo è stato siglato con l’Università<br />

degli Studi della <strong>Basilicata</strong>, oltre ad altri con diversi isti-<br />

tuti di ricerca, con la finalità sia di creare occasioni di indispensabili confronti ed aggiornamenti<br />

sia di realizzare una serie di schede di vulnerabilità, con relativi protocolli<br />

di comunicazione rivolti a tecnici non specializzati, cui seguono schemi di approfondimento<br />

critico anche sui consolidamenti eseguiti in passato.<br />

Questa iniziativa che ha consentito di aggiornare una cinquantina di tecnici interni e di<br />

realizzare un primo nutrito blocco di schedature su monumenti a rischio (circa 100) ha<br />

affiancato l’attività di recu<strong>per</strong>o di quegli edifici danneggiati dal sisma del Lagonegrese<br />

Pollino di cui la maggioranza è stata già restituita alla comp<strong>le</strong>ta fruizione mentre si lavora<br />

ancora su quelli più danneggiati quali Santa Maria del Poggio a Rivello e il comp<strong>le</strong>sso<br />

della Cattedra<strong>le</strong> di Marsico Nuovo più volte<br />

colpito dal sisma.<br />

Gran parte dell’energia dei funzionari tecnici è assorbita<br />

dall’attività di tutela paesistica; il territorio regiona<strong>le</strong> è in<br />

gran parte tutelato da decreti di vincolo specifico con<br />

aree di parco di grande va<strong>le</strong>nza come il Pollino e la Val<br />

d’Agri. Località come Maratea, Monticchio, la Costa Jonica,<br />

gli Appennini Lucani, <strong>le</strong> Dolomiti Lucane necessitano<br />

di una presenza ispettiva assidua. (Fig. 4)<br />

L’attività antropica in questa area è ri<strong>le</strong>vante, vengono<br />

rilasciate dalla Regione e dai Comuni migliaia di autorizzazioni<br />

paesaggistiche (cui spesso seguono decreti di<br />

annullamento da parte della Soprintendenza <strong>per</strong> i beni<br />

architettonici e paesaggistici della <strong>Basilicata</strong>).<br />

La costante vigilanza del territorio, svolta spesso in col-<br />

laborazione con altri enti e corpi di polizia, ha ottenuto importanti risultati nell’o<strong>per</strong>a di<br />

contrasto della attività di abusivismo edilizio che vedono la Regione, al contrario di<br />

quel<strong>le</strong> limitrofe, in posizione dignitosa nel<strong>le</strong> <strong>per</strong>iodiche classifiche redatte dal<strong>le</strong> associazioni<br />

di tutela che monitorano questo particolare e triste fenomeno.<br />

Ta<strong>le</strong> compito è agevolato sia dal<strong>le</strong> iniziative di ricerca qua<strong>le</strong> il “progetto pilota <strong>per</strong> lo<br />

studio del territorio e buone pratiche <strong>per</strong> l’adeguamento dei piani paesistici” condotto,<br />

con fondi del <strong>Ministero</strong> <strong>per</strong> i beni e <strong>le</strong> attività culturali, dalla Direzione regiona<strong>le</strong> <strong>per</strong> i<br />

beni culturali e paesaggistici d’intesa con la Regione, sia dalla disponibilità di un ampio<br />

materia<strong>le</strong> documentario realizzato dalla Soprintendenza <strong>per</strong> i beni architettonici e paesaggistici<br />

nel corso degli anni, come dal continuo incremento del numero degli edifici<br />

dichiarati di interesse storico artistico.<br />

Fig. 4<br />

Fig. 2<br />

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