GUIDA ALLA CONCIMAZIONE - Regione Campania
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Guida I bozza prima parte:capitolo 1 09/11/12 09:52 Pagina 25<br />
parte generale guida alla concimazione<br />
mi ed ha un ruolo simile a quello del calcio e del potassio nel metabolismo<br />
vegetale, almeno per ciò che riguarda le funzioni chimico-colloidali.<br />
Interviene, in particolare, nel metabolismo dei grassi e nell’assorbimento<br />
e traslocazione del fosforo nei tessuti vegetali (si è visto che i semi ricchi<br />
di fosfati, come quelli oleaginosi, hanno un maggiore contenuto in<br />
magnesio piuttosto che in calcio).<br />
Solitamente le carenze di magnesio si manifestano con l’insorgenza di<br />
aree clorosate nelle foglie più vecchie, anche se essa è diversamente tollerata<br />
a seconda delle colture.<br />
Il calcio interviene nella regolazione dello stato colloidale del protoplasma<br />
cellulare in antagonismo al potassio. È un costituente della lamella<br />
mediana delle cellule vegetali ed è in grado di neutralizzare gli acidi prodotti<br />
dal biochimismo della pianta (ossalico, ecc.). Solitamente si accumula nei<br />
tessuti più vecchi, pertanto frutti, semi e giovani foglie ne risultano carenti.<br />
Una carenza (terreni acidi) o un eccesso di calcio (terreni calcarei o alcalini)<br />
si manifesta dapprima a livello del terreno stesso, con un’alterazione<br />
del suo grado di reazione ed effetti notevoli sull’attività ed il biochimismo<br />
della microflora e della rizosfera, in secondo luogo a livello delle piante, in<br />
cui un eccessivo assorbimento di calcio si traduce in un minore assorbimento<br />
di altri cationi nutritivi (K + , NH 4 + , Mg2 + ), in seguito ad antagonismi<br />
ionici, e di microelementi, in particolare ferro e boro, a causa di interazioni<br />
negative dovute ad insolubilizzazione di Fe e di B in seno al terreno, in<br />
conseguenza o di un eccessiva alcalinità a seguito di calcitazioni (nel caso<br />
del Fe) o della formazione di composti insolubili (nel caso del B).<br />
Le carenze di calcio, invece, si manifestano con sintomi di clorosi, curvature<br />
ed appassimenti dei lembi fogliari, in particolare nelle zone apicali<br />
delle foglie più giovani, e macchie e marciumi sui frutti che ne determinano<br />
un deprezzamento qualitativo, talvolta anche notevole.<br />
Lo zolfo è un elemento plastico che entra nella costituzione di amminoacidi<br />
essenziali (cisteina, metionina, ecc.) e, quindi, delle proteine, nonché<br />
della vitamina B, del citocromo C e del glutatione e, infine, nella composizione<br />
di oli essenziali nel caso specifico di alcune essenze vegetali<br />
(aglio, cipolla, senape). Esso, inoltre, è indispensabile per la conversione<br />
dell’azoto atmosferico fissato dai batteri simbionti in azoto proteico.<br />
La carenza di zolfo si manifesta similmente a quella di azoto, con<br />
ingiallimenti uniformi delle foglie e riduzione dello sviluppo vegetativo,<br />
in particolare nelle piante più esigenti, quali le crucifere.<br />
Il ferro ha una funzione catalitica, infatti entra nella composizione di<br />
vari enzimi che regolano i processi di ossidoriduzione (respirazione, fotosintesi,<br />
riduzione dei nitrati e dei solfati).<br />
Esso è maggiormente presente nelle foglie, accumulandosi nei cloroplasti<br />
ed una sua carenza si manifesta con la mancata formazione di clo-<br />
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