GUIDA ALLA CONCIMAZIONE - Regione Campania
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Guida I bozza schede 1:capitolo 1 09/11/12 09:54 Pagina 93<br />
arboree guida alla concimazione<br />
OLIVO<br />
Coefficienti di assorbimento/asportazione di N, P 2 O 5 , K 2 O espressi in<br />
kg t -1 di prodotto<br />
Parte della pianta N P 2 O 5 K 2 O Tipo Bibliografia<br />
di coefficiente<br />
Frutti 10.0 2.3 4.4 asportazione [1]<br />
Frutti, legno e foglie 24.8 4,8 20 assorbimento [1]<br />
Frutti 8.0 - 9.5 asportazione [3]<br />
Frutti, legno e foglie 20.0 4.3 17.5 assorbimento [3]<br />
Esigenze pedologiche<br />
Le cultivar di olivo da mensa risultano, in genere, più esigenti di quelle<br />
da olio, pertanto sono coltivate in zone ad elevata vocazione per condizioni<br />
climatiche (inverni miti), pedologiche (terreni profondi e fertili) e<br />
disponibilità idriche [2].<br />
In generale l’olivo predilige i terreni sciolti o franchi, ben drenati, anche<br />
calcarei, dove sembra che forniscano un olio migliore. Rifugge sia i terreni<br />
troppo umidi e pesanti che quelli siccitosi. Può essere coltivato anche<br />
nei terreni con molto scheletro e rocciosi, purché fessurati, in quanto le<br />
sue radici sono in grado di esplorare un notevole volume di terreno. In<br />
queste condizioni la vegetazione è però stentata, la pianta di dimensioni<br />
ridotte, la produzione scarsa e soggetta all’alternanza. L’olivo è tradizionalmente<br />
una delle piante più usate nei terreni collinari meno fertili,<br />
soprattutto nel Meridione, contribuendo a rendere queste zone meno inospitali<br />
e meno soggette all’erosione [5]. Valori preferenziali di pH sono<br />
compresi tra 6 e 8,5 [3]. La salinità deve essere inferiore a 6 dS m -1 [3].<br />
Modalità di distribuzione del fertilizzante<br />
Poiché le massime esigenze di azoto si manifestano durante le fasi di<br />
formazione dei fiori, di allegagione e di sviluppo dei frutti, che coincidono<br />
con la ripresa vegetativa (marzo-giugno) e poi ancora durante la fase<br />
di indurimento del nocciolo (luglio-agosto), la concimazione azotata va<br />
opportunamente frazionata [2]. In particolare si consiglia il primo intervento<br />
a fine inverno ed il secondo in primavera inoltrata [2].<br />
La concimazione di produzione prevede se necessaria, in funzione<br />
della dotazione naturale del terreno, la somministrazione in autunno di<br />
concimi fosfo-potassici [5].<br />
Si consiglia inoltre di somministrare ogni 3-4 anni 20 t/ha di letame<br />
maturo, diminuendo, nell’anno di letamazione, l’apporto di azoto minerale<br />
di circa il 30%.<br />
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