versione pdf - giochi di carte : tarocco bolognese di maurizio barilli
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<strong>di</strong> quella Sequenza, che giuocate: oppure, sminchiando Trionfo, e che<br />
il Compagno non avendo Trionfo da rispondere, con questo termine<br />
gli <strong>di</strong>mostrate, che il Trionfo, che giuocate, non può essere preso dagli<br />
Avversarj, e perciò gli venite a notificare, ch’egli debba rispondere con<br />
quella Carta, che più gli preme <strong>di</strong> salvare.<br />
Ne giuochi sempre <strong>di</strong> queste.<br />
In<strong>di</strong>ca al Compagno, che quando torna a lui la mano da giuocare, che<br />
giuochi quella medesima Sequenza, su cui si è fatto questo giuoco.<br />
Ci vada con quello, che ha.<br />
Questo termine in<strong>di</strong>ca al Compagno, che dee rispondere con la Carta<br />
maggiore, ch’egli si trova avere nelle mani <strong>di</strong> quella Sequenza, che<br />
avete giuocato.<br />
Quì butto via.<br />
Questo denota al Compagno, che in quella Sequenza, in cui usate<br />
questo termine, voi non avete nissuna Carta <strong>di</strong> valore.<br />
Tiro a me.<br />
Egli è termine particolare per il solo Bagattino; e si usa <strong>di</strong>rsi al<br />
Compagno, quando si corra pericolo <strong>di</strong> perderlo, acciocchè intenda,<br />
che dee ritenere li Trionfi maggiori, ch’egli ha, perchè lo possa<br />
salvare. Si può fare intendere al Compagno, senza parlare, l’istesso<br />
sentimento, col tirare in<strong>di</strong>etro la Carta , quando giuocare.<br />
Faccia a me, o pure a me.<br />
Questi due termini hanno il medesimo significato; perchè ogn’uno <strong>di</strong><br />
questi significa al Compagno, che debba lasciar correre la presa, cioè,<br />
che non vi vada con la Carta maggiore: Per esempio uno non vuole,<br />
che il Compagno risponda col Re, che ha nelle mani. Con uno <strong>di</strong> questi<br />
termini gli fa noto, che dee ritenerlo, e rispondere con una inferiore<br />
Carta, o perchè non lo perda, o pure per volergli francare in questo<br />
modo il detto Re, con la sua Sequenza nelle mani. Quando uno avesse<br />
bisogno <strong>di</strong> salvare una Carta, o più Carte, che gli premessero, può<br />
usare uno <strong>di</strong> questi termini, coi quali si fa intendere al Compagno, che<br />
dee ritenere li Trionfi maggiori, per poter poi mettere in casa quelle<br />
Carte, che in questo caso hanno il medesimo significato del sopra<br />
spiegato termine, col solo <strong>di</strong>vario, che in quest’ultimo caso s’addattano<br />
a tutte le Sequenze, che nell’altro del solo Bagattino s’intendono.<br />
Ci vada col più bello.<br />
Questo termine è solamente proprio della Sequenza de’ Trionfi, il<br />
quale significa al Compagno, che risponda col maggior Trionfo,<br />
ch’abbia nelle mani.<br />
Ci vada con quello, che ha.<br />
Questo termine ha il medesimo significato dell’antecedente, col<br />
<strong>di</strong>vario, che questo s’adatta a tutte le Sequenze, ed il Compagno dee<br />
rispondere con la maggior Carta, che si trova avere nelle mani, <strong>di</strong><br />
quella Sequenza, che è giuocata.<br />
Copra solamente.<br />
Si denota al Compagno, ch’egli dee rispondere con Carta, che sia<br />
solamente superiore alle Carte, con le quali avrà risposto il Contrario,<br />
venendo ad in<strong>di</strong>care con questo termine, che l’altro Contrario non ha<br />
Carta da poter prendere.<br />
Volo, o Vado.<br />
Ogn’uno <strong>di</strong> questi termini spiega al Compagno, che si ha nelle mani<br />
la Battuta in Trionfo; ma però sola, e che non è accompagnata d’alcun<br />
altro Trionfo. L’usare questi due termini non è sempre bene; onde si<br />
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