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versione pdf - giochi di carte : tarocco bolognese di maurizio barilli

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debbono tenere a mente le Carte, che sono<br />

state giuocate, almeno le maggiori: e dalli<br />

giuochi che li Contrarj fanno, e da quelli che vi<br />

fa il vostro Compagno, e con le Carte, che<br />

avete nelle mani, e con quelle, che fossero state<br />

accusate, si fa il raziocinio delle Carte, che<br />

quello ha, e quanti Trionfi abbiano gli altri, e<br />

da ciò poi si ricava, se voi dobbiate sminchiare,<br />

o no, se dobbiate giuocare la tal Carta, oppure<br />

la tal altra, e si conoscono ancora i giuochi<br />

falsi, che li Contrarj possono fare. Perciò,<br />

quando si voglia giuocare questo giuoco da<br />

perfetto Giuocatore, vi bisogna memoria, e<br />

raziocinio, accompagnato poi dalla fortuna:<br />

non essendo buon Giuocatore quello, che<br />

soltanto osserva le regole sopra descritte,<br />

usando a puntino delle azioni necessarie <strong>di</strong><br />

questo giuoco; ma bensì quello, il quale sa<br />

vincere, o almeno perdere il meno sia<br />

possibile, bene usando delle azioni arbitrarie <strong>di</strong><br />

questo giuoco medesimo.<br />

E quì desidererei, che in questo Giuoco (che<br />

bene giuocato è assolutamente uno de’ più bei<br />

giuochi, che si pratichino) fosse giuocato con<br />

più pulitezza, come praticavasi molti anni<br />

ad<strong>di</strong>etro. Ma siccome da varj Giuocatori, che a’<br />

nostri tempi lo giuocano, vedo pur troppo <strong>di</strong><br />

non poterlo sperare; avvanzo le mie più<br />

calorose premure, perchè quelli, che stanno su<br />

le mosse d’impararlo, imparino a giuocarlo con<br />

maggior rigore. Quin<strong>di</strong> è, che oltre alle dette<br />

cose, avverto i novelli Giuocatori<br />

primieramente <strong>di</strong> non assuefarsi a lamentarsi<br />

avendo cattivo, o rallegrarsi avendo buono:<br />

perchè ciò è un illuminare li Contrarj, e più che<br />

probabilmente pregiu<strong>di</strong>care a se medesimo. Si<br />

dovranno in secondo luogo guardare <strong>di</strong> non<br />

avvezzarsi a far cenni al Compagno in vece <strong>di</strong><br />

fargli giuoco; perchè questo sarebbe avvezzarsi<br />

un Giuocatore impulito, e si potrebbe ancora<br />

correr pericolo <strong>di</strong> trovar lite con li Contrarj.<br />

Per ultimo dovranno sapere, che siccome<br />

prima <strong>di</strong> principiare il giuoco, ogni Giuocatore<br />

dà parola implicitamente <strong>di</strong> giuocare a tenore<br />

delle leggi stabilite per questo giuoco; così<br />

quando uno per qualunque accidente, o<br />

inavvertenza non le osservi (che si chiama<br />

rifiutare, cioè mancare della fede, e promessa<br />

fatta) dovrà soggiacere alla pena, che s’incorre.<br />

Ma non essendo, come <strong>di</strong>ssi, mia intenzione <strong>di</strong><br />

perfezionare alcuno nelle finezze del Giuoco;<br />

perciò non voglio innoltrami in cose<br />

<strong>di</strong>fficilissime da spiegarsi, che altro appunto<br />

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