versione pdf - giochi di carte : tarocco bolognese di maurizio barilli
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ammettere ancor questo come caso consimile;<br />
e perciò può il Giuocatore ripigliare la<br />
Cartaccia <strong>di</strong> Spade, lasciando però quella <strong>di</strong><br />
Bastoni, se fosse stato giuocato l’istesso Palo.<br />
32. Se quattro Giuocatori si mettano a<br />
giuocare senza aver determinato <strong>di</strong> quanto<br />
intendano giuocare, e terminato che abbiano<br />
poi <strong>di</strong> giuocare, vi nasca controversia, il<br />
dubbio si risolve in questo modo: che abbiano<br />
giuocato <strong>di</strong> quello, che è più in uso a farsi in<br />
quel luogo, ove giuocavano.<br />
33. Chi schianterà le Carte prima che siano<br />
cavate, le pagherà.<br />
34. Si proibisce l’usare qualunque termine<br />
con equivoco, come sarebbe il <strong>di</strong>re Chiate,<br />
dovendosi <strong>di</strong>re Sminchiate: così ancora<br />
nell’accusare le Sequenze, e le Pariglie in<br />
voce, non si dee usare alcun equivoco,<br />
altrimenti usandolo, non si conterà; ed è ancora<br />
un grande abuso, benchè sia tollerato,<br />
l’accusare le Carte in voce.<br />
35. Se uno, in vece <strong>di</strong> badare al giuoco,<br />
chiarli, ed essendo l’ultimo a rispondere,<br />
<strong>di</strong>man<strong>di</strong> <strong>di</strong> chi sia la presa, li Contrarj non<br />
hanno obbligo <strong>di</strong> <strong>di</strong>rglielo, possono però farlo,<br />
se vogliono: ma il suo Compagno nè può<br />
parlare, nè può replicare alcun giuoco, quando<br />
il Contrario ha risposto sopra la sua Carta, nè<br />
meno può dargli alcun lume, o accomodargli<br />
or<strong>di</strong>natamente le Carte, altrimenti avrà<br />
rifiutato, e non conterà.<br />
37. Chi avendosi cavato il Matto, lo riprende<br />
e, nuovamente lo rimette nelle Carte, che ha da<br />
giuocare, rifiuta: perchè qualunque Carta, che<br />
sia stata giuocata, non si può più ripigliare, ed<br />
unire <strong>di</strong> nuovo alle Carte, che si hanno nelle<br />
mani per giuocare; altrimenti facendo non<br />
conterà.<br />
38. Chi per impazienza, o <strong>di</strong>scor<strong>di</strong>a butterà le<br />
Carte a monte, o farà qualunque altro atto, che<br />
renda impe<strong>di</strong>to l’esito, o sia termine del<br />
giuoco, dovrà soccombere a perder ciò, che<br />
ragionevolmente per possibile prova poteva<br />
perdere, ed oltre al suddetto danno, riporterà la<br />
traccia d’impulito.<br />
39. Se alcuno rifiutasse per aver preso<br />
maggior numero <strong>di</strong> punti <strong>di</strong> quello, che in fatti<br />
doveva prendere (coperta però la prima presa)<br />
le rispettive Oche poste in Piatto dovranno<br />
sussistere, mentre il merito delle Oche è affatto<br />
separato dal numero dei punti. Come pure nel<br />
caso, che il Compagno segnasse col<br />
confondere una Carta, che non v’entrasse,<br />
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