IL CELIBATO SACERDOTALE E IL VATICANO II
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5. Un altro grande testimone della continenza sacerdotale e‟ S. Agostino (354-<br />
430). Oltre alle sue prese di posizione contro i Donastiti e particolarmente contro i<br />
Gioviniani, egli afferma l‟obbligo della continenza sacerdotale anche per coloro<br />
che sono stati obbligati a ricevere gli Ordini Sacri. Lo fa additando il loro esempio<br />
a chi convive illegalmente o in modo adulterino. Egli dice:<br />
“Ecco perche‟ quando noi instilliamo in questi uomini per i quali la<br />
superiorita‟ del sesso significa liberta‟ di peccare, la paura della morte<br />
eterna se essi commettono degli adulteri, siamo abituati a dar loro come<br />
esempio da seguire la continenza di quei chierici che molto spesso<br />
vengono obbligati contro la loro volonta‟ a portare questi pesi. Cio‟<br />
nonostante, appena li hanno accettati, li portano con grande fedelta‟ fino<br />
alla morte. Cosi‟ che‟ diciamo a tali persone: se la violenza del popolo<br />
fedele ti obbligasse ad osservare (la continenza) cosa faresti? Non<br />
soddisferesti con tutta castita‟ il dovere imposto a te? Non ti rivolgeresti<br />
subito a Dio per ottenere da lui la forza che non hai mai pensato di<br />
chiedergli fino ad oggi?E quando essi dicono: “Ma l‟onore e‟ una grande<br />
consolazione per il clero”, noi rispondiamo: la paura ti dovrebbe frenare<br />
ancora piu‟ efficacemente. Se un gran numero di ministri del Signore<br />
hanno accettato all‟improvviso e con grande sorpresa il giogo imposto<br />
loro nella speranza di ricevere un posto piu‟ glorioso nell‟eredita‟ celeste,<br />
quanto piu‟ dovresti tu evitare l‟adulterio e abbracciare la continenza<br />
non per timore di risplendere di meno nel Regno di Dio, ma per paura di<br />
bruciare nella Geenna di fuoco”. 98<br />
6. Concludiamo questa breve panorama dei Padri Latini, citando il „Breviatio<br />
Ferrandi” (ca. 546), che raccoglie insieme 232 canoni orientali e occidentali<br />
sotto la forma di „breviario‟, senza trovare in essi nessuna contraddizione, anzi<br />
attestando la profonda armonia esistente tra Oriente ed Occidente. Essa e‟ fatta<br />
dal Diacono Ferrando, che appartiene alla Chiesa di Cartagine. Questa Chiesa era<br />
nella sfera di Bisanzio, quindi l‟interpretazione di questi canoni fatta da un<br />
chierico di Cartagine e‟ da tenere nella dovuta considerazione: sarebbe stato<br />
difficile per un chierico di una tale Chiesa scrivere qualcosa in dissintonia con<br />
Costantinopoli.<br />
In questa lista di 232 canoni ve ne sono alcuni che si riferiscono direttamente alla<br />
continenza sacerdotale. Essi suonano cosi‟:<br />
“16. I Vescovi, Presbiteri e Diaconi devono astenersi dall‟avere<br />
relazioni con le loro mogli (Concilio di Cartagine, can. 1, Concilio di<br />
Zelleo).<br />
Nessuno deve permettersi di rifiutare la comunione dalle offerte<br />
consecrate da un Presbitero sposato (Concilio di Gangres, can. 4).<br />
98. Se un Presbitero si sposa, deve essere deposto; se e‟ colpevole di<br />
fornicazione, deve fare penitenza (Concilio di Neocesarea, can. 1).<br />
122. Nessun chierico deve vivere con donne di fuori (Concilio di<br />
Nicea, can. 3; Concilio di Cartegine, sotto Grato, can. 3; Concilio<br />
generale di Cartagine”).<br />
129 Quando raggiungono la puberta‟, i lettori devono essere obbligati<br />
o a sposarsi o a fare solenne promessa di continenza (Concilio di<br />
Cartagine, can. 27)”. 99<br />
98 Agostino, De coniugis adulterinis, <strong>II</strong>, 20, 22.<br />
99 PL 67, 950b-c, 954c, 954d-55a, 956a-b, 956c.