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RKB www.rkb.it<br />
PRODUTTORI<br />
La radiofrequenza nel DNA<br />
Una conoscenza maturata in oltre settant’anni di attività,<br />
nella ricezione e trasmissione dei segnali radiotelevisivi.<br />
Da sinistra:<br />
Alberto Kofler,<br />
la figlia Gloria,<br />
Grego Fidenzio<br />
e Riccardo Kofler,<br />
figlio di Alberto<br />
Il fondatore della RKB Giuseppe Kofler<br />
ha avviato l’attività nel 1941: un’esperienza<br />
concepita con la mentalità di tecnico<br />
appassionato qual’era. I progetti sviluppati, al<br />
passo e a volte anticipando le esigenze, hanno<br />
permesso alla RKB di affermarsi nel tempo.<br />
Abbiamo visitato l’Azienda incontrando il figlio<br />
di Giuseppe Kofler, l’AD Alberto Kofler, con i<br />
figli Riccardo e Gloria. Assieme al responsabile<br />
tecnico-commerciale Grego P.I. Fidenzio e<br />
a tutto lo staff, sono ancora in prima linea per<br />
gestire l’attività con passione. «Mio padre – ci<br />
ha raccontato Alberto - era un radioamatore,<br />
entusiasta dell’elettronica. Credo abbia ereditata<br />
194 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 2 - 2012 2009<br />
L’assemblaggio<br />
delle antenne<br />
RKB è<br />
automatizzato.<br />
Soltanto alcuni<br />
particolari<br />
vengono rifiniti<br />
a mano.<br />
La costanza<br />
delle prestazioni<br />
viene<br />
così garantita<br />
da mio nonno la passione, anche lui attratto<br />
da questa materia, e imparata l’arte da uno zio<br />
professore di fisica a Bolzano, che gli ha trasferito<br />
i concetti base della radiotecnica. Durante gli<br />
anni‘40 mio padre incontrò un ingegnere della<br />
Siemens che gli consolidò la teoria con la pratica.<br />
Terminata la guerra, aprì il negozio “Radio Kofler<br />
Bassano”, un’attività che successivamente<br />
avrebbe dato origine alla RKB. Giuseppe, all’inizio<br />
della carriera, seguiva anche l’assistenza tecnica<br />
nei cinema di Padova, Bassano e Monselice, a<br />
cui forniva inoltre gli amplificatori audio che lui<br />
stesso costruiva. L’avvento della televisione diede<br />
a Giuseppe altre opportunità di lavoro. Un suo<br />
cliente che aveva un Bar nella Valsugana<br />
e non riceveva la RAI, perchè si trovava in<br />
una “zona d’ombra”, gli chiese di risolvergli il<br />
problema. Dopo alcuni mesi di intenso lavoro<br />
Giuseppe costruì un ripetitore televisivo che<br />
installò sulla montagna e ritrasmise il segnale<br />
al paese sottostante. Alla sera i clienti del Bar<br />
potevano riunirsi e vedere “Lascia o Raddoppia”,<br />
un programma molto seguito a quel tempo. I<br />
concorrenti di mio padre non persero tempo a<br />
vendere televisori in tutto il paese e non<br />
volevano sentir ragione nel dividere le spese di<br />
installazione e manutenzione del ripetitore. Così<br />
Giuseppe escogitò un trucco: modificò il ripetitore<br />
eliminando la portante audio del canale e<br />
rimodulandola in onde medie. Vicino al televisore