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sul palinsesto. In questa nuova prateria<br />
dei contenuti digitali si è lanciato anche il<br />
produttore del televisore, con una robusta<br />
motivazione di business: considerato che<br />
entra in casa del telespettatore con un<br />
proprio prodotto, desidera avvantaggiarsi<br />
fornendo un accesso a contenuti broadband<br />
attraverso un suo portale direttamente<br />
accessibile dal televisore.<br />
Per sviluppare la tecnologia servono<br />
importanti risorse, ma la competizione<br />
sul mercato globale ha eroso di molto i<br />
margini di profitto derivanti dalla vendita<br />
dell’hardware. Per l’industria dei televisori,<br />
dunque, il controllo di piattaforme<br />
proprietarie in grado di offrire contenuti<br />
potrebbe rappresentare una notevole fonte<br />
di finanziamento aggiuntivo.<br />
Si tratta di un approccio antitetico rispetto<br />
a quello del broadcaster. Il costruttore cerca<br />
di piazzare sul mercato un portale che sia<br />
diverso da tutti quelli degli altri costruttori,<br />
in modo che il cliente faccia la scelta del<br />
prodotto più accattivante. Inevitabilmente,<br />
i portali dei costruttori finiscono per essere<br />
incompatibili tra loro, non solo per layout<br />
e contenuti, ma anche per caratteristiche<br />
tecniche.<br />
Un broadcaster, invece, che ha sempre<br />
avuto come modello la distribuzione di<br />
contenuti fruibili con qualsiasi televisore,<br />
non può far altro che chiedere all’industria<br />
di rispettare un insieme di caratteristiche<br />
tecnologiche comuni, che garantisca la<br />
ricevibilità dei contenuti OTT su qualsiasi<br />
televisore.<br />
Così nascono le più recenti specifiche HD<br />
Book (DTT 2.1, pubblicato a gennaio 2012<br />
e SAT 2.0, in corso di pubblicazione proprio<br />
mentre questo numero va in stampa): come<br />
richiesta all’industria, affinché produca –per<br />
il nostro mercato nazionale – ricevitori in<br />
grado di fruire di contenuti provenienti dalla<br />
rete broadband. Le specifiche riguardano sia i<br />
set-top-box sia i televisori integrati.<br />
La piattaforma interattiva<br />
In Europa, in fatto di televisione digitale<br />
terrestre, c’è stata unanimità sull’adozione<br />
degli standard di trasmissione (DVB-T), sui<br />
formati della definizione standard (SD) e<br />
dell’alta definizione (HD) e sul principio di<br />
introdurre una piattaforma interattiva, in<br />
grado di “migliorare” la fruizione televisiva<br />
con la possibilità per l’utente di ottenere<br />
servizi audio-video aggiuntivi al flusso audiovideo<br />
principale, servizi informativi associati<br />
ai canali televisivi e applicazioni di accesso<br />
alla Rete attraverso il cosiddetto canale di<br />
ritorno. In una prima fase, date le prestazioni<br />
narrow-band (modem a 56Kbps) del canale di<br />
ritorno, si pensava solo a servizi informativi;<br />
successivamente, con n<br />
la disponibilità di<br />
un canale di ritorno<br />
a banda larga, si<br />
è pensato anche<br />
a servizi VoD. Il<br />
consorzio DVB<br />
ha espresso con<br />
la specifica MHP<br />
(Multimedia Home<br />
Platform), basata su<br />
Java, il suo standard<br />
di interattività.<br />
L’Italia ha<br />
adottato MHP fin<br />
dall’avvio della<br />
piattaforma DTT,<br />
unanimemente con<br />
tutti i Paesi tranne<br />
il Regno Unito<br />
che ha preferito<br />
uno standard<br />
più vecchio,<br />
Bollini DG<strong>TV</strong>i Blu<br />
e Gold e bollini<br />
Tivusat correlati.<br />
HD Book DTT 2.1<br />
<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />
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