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Formazione<br />
EUROSATELLITE<br />
Switch-off, sul territorio a fianco<br />
dell’installatore<br />
Aprire un dibattito e fare un’analisi dei problemi locali<br />
specifici: questa la mission del roadshow di Eurosatellite<br />
RaiWay e Tivù che, tappa dopo tappa, hanno guidato per mano<br />
gli installatori ad affrontare al meglio il passaggio al digitale.<br />
Dopo tre anni e quasi 60 incontri<br />
effettuati sul territorio nazionale, prosegue<br />
il Roadshow di Eurosatellite, RaiWay e Tivù,<br />
organizzato per agevolare la discussione<br />
sulle problematiche tecniche che hanno<br />
interessato l’Italia, prima e dopo il passaggio<br />
al digitale terrestre. Un’iniziativa importante<br />
per gli installatori e per i tecnici che<br />
operano dal lato trasmissione, utile a fare<br />
chiarezza e ad affrontare nel modo migliore<br />
la varie criticità emerse. Ne abbiamo<br />
parlato con Fabrizio Bernacchi, responsabile<br />
didattico di Eurosatellite, con Michele<br />
Dalsass del Controllo Qualità Assistenza<br />
tecnica RaiWay e Mauro Ottonello<br />
dell’Ingegneria di Manutenzione RaiWay.<br />
Nelle foto sopra: installatori a confronto<br />
durante una tappa del Roadshow. A destra<br />
gli stand itineranti delle aziende sponsor<br />
presentano le novità di mercato<br />
68 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />
Fabrizio Bernacchi<br />
Responsabile Didattico Eurosatellite<br />
«Il passaggio al digitale terrestre ha comportato un cambio<br />
di mentalità – afferma Fabrizio Bernacchi - non solo da parte<br />
dell’utenza, ma anche dei tecnici che all’utenza devono in qualche<br />
modo fornire il servizio. Cambiano le regole per la Tv, cambia la<br />
canalizzazione, così come la tecnologia e lo scenario di tutte le<br />
reti, perché non si trasmette più come lo si faceva con l’analogico;<br />
da qui in avanti si farà uso delle reti SFN. Mutano, quindi, tanti<br />
aspetti fondamentali che i tecnici sono tenuti a conoscere, primo<br />
tra tutti lo scenario di ricezione e utilizzazione; e il cambiamento<br />
deve sensibilizzare anche l’utente, perché guardare la tv digitale<br />
non sarà lo stesso che guardare la tv analogica, aspetto del quale<br />
non tutti hanno preso consapevolezza. Ci sarà inevitabilmente una<br />
‘maturazione digitale’ che avverrà nel tempo. Il digitale permetterà<br />
di ampliare la scelta dei programmi disponibili, la stessa rai ad<br />
esempio che trasmetteva i classici tre programmi si ritrova ad avere<br />
un ventaglio di 13 canali tematici, il che vuol dire non limitare lo<br />
zapping a pochi canali».