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“Lampa<strong>da</strong> che arde e risplende: ha reso testimonianza<br />
alla verità”. La lode che la liturgia cattolica, in consonanza<br />
con quella ortodossa, dedica al Precursore di Gesù, Giovanni<br />
Battista, suggerisce l’insieme dei sentimenti che la<br />
notizia del ventesimo anno di fon<strong>da</strong>zione del Meic vercellese<br />
porta con sè.<br />
E’ veramente una lieta notizia che genera riconoscimento<br />
di un cammino percorso con perseveranza (merce rara in<br />
questi tempi) e portatore di frutti nella comunità vercellese.<br />
Ho ancora negli occhi la serata non usuale del mio incontro<br />
con il gruppo, in un mix di cordialità, solennità, genialità<br />
e dedizione che non dimenticherò e che già ho segnalato<br />
in altri luoghi. So per esperienza che niente nasce a caso e<br />
senza fatica.<br />
Va<strong>da</strong> a tutti gli operatori del lavoro ventennale, in particolare<br />
al caro amico don Cesare Massa, una gratitudine<br />
che viene ex corde, quale umile ricchezza dei poveri che<br />
come Meic siamo nel panorama italiano: poveri ma vivi e<br />
tenaci e disposti a faticare per un “progetto culturale” della<br />
Chiesa che non sarà tale se non si incarnerà nelle realtà<br />
Carissimi amici del <strong>MEIC</strong>,<br />
10 agosto 1997<br />
mi rallegro vivamente per il ventesimo dei “Settelunedì”,<br />
che hanno costituito un avvenimento culturale e religioso<br />
di alto valore e vi ringrazio vivamente per l’amichevole invito<br />
che mi avete indirizzato.<br />
Ricordo di aver tenuto la Commemorazione di Giuseppe<br />
Lazzati e Pier Giorgio Frassati.<br />
Non posso non ricor<strong>da</strong>re quella sera, di fine settembre,<br />
di venti anni fa, con l’amico Piero Masuello, la presenta-<br />
Slancio di ricerca e di amore<br />
locali. I vostri “Settelunedì” sono <strong>da</strong> tempo un progetto in<br />
atto, una proposta permanente di cultura visitata <strong>da</strong>lla fede.<br />
L’augurio è conseguente: che la lampa<strong>da</strong> risplen<strong>da</strong> sempre<br />
più e risplen<strong>da</strong> anche là dove ancora può essere non<br />
arrivata, nelle zone oscure o grigie della disinformazione e<br />
dell’indifferenza.<br />
Agli amici vercellesi che credono nell’impegno culturale<br />
dedico volentieri un pensiero di Paolo VI, di cui si celebra<br />
in questi giorni il centenario della nascita: “La gioia di sentirsi<br />
esistenti, vivi, a contatto non solo con se stessi ma<br />
altresì con un mondo esteriore, mediante un atto di coscienza,<br />
non è statica e autosoddisfatta: a ben guar<strong>da</strong>re si<br />
esprime in uno slancio di ricerca e di amore desiderante…<br />
La gioia si converte in bisogno, in fame, in felicità”.<br />
Auguri di continuare a testimoniare la verità, soprattutto<br />
quella a cui conduce lo Spirito del Signore. C’è <strong>da</strong> sperare<br />
sempre che l’inaudito e l’inedito si affaccino sulle nostre<br />
città.<br />
Don Pino Scabini<br />
assistente nazionale del <strong>MEIC</strong><br />
zione di fronte ad un pubblico attento del neo Movimento<br />
Ecclesiale di Impegno Culturale.<br />
Vorrei collaborare in altri modi, ma dopo aver scritto<br />
due articoli per Coscienza e per Avvenire (questo <strong>da</strong> pubblicarsi)<br />
sul centenario di Mons. Montini mi sento molto<br />
stanco. L’età di 91 anni compiuti pone ormai un termine<br />
alla mia attività di scrittore e di dicitore.<br />
Con i miei ringraziamenti per l’amichevole invito vogliate<br />
accogliere i più fervidi voti e amichevoli saluti.<br />
aff. nel Signore<br />
p. Enrico di Rovasen<strong>da</strong>