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Settelunedì 1981<br />
19 GENNAIO 1981: Luigi Geninazzi - giornalista<br />
“Sono stato tra gli operai dei<br />
cantieri di Danzica”<br />
2 FEBBRAIO 1981: Gina Lagorio - scrittrice<br />
“Elogio della provincia<br />
piemontese”<br />
16 FEBBRAIO 1981:Mario Capellino - storico<br />
“Mons. D’Angennes: a duecento<br />
anni <strong>da</strong>lla nascita”<br />
2 MARZO 1981: Gianni Ambrosio, Cesare Massa,<br />
Orlando Rossetti, Michele Ventura<br />
TAVOLA ROTONDA su:<br />
“Sesso e Mass-Media”<br />
diretta <strong>da</strong>: Maurizio Ambrosini<br />
16 MARZO 1981: Aldo Del Monte<br />
vescovo di Novara<br />
“Il progetto cristiano della<br />
famiglia”<br />
30 MARZO 1981: Roberto Formigoni - filosofo<br />
“La situazione politica italiana e<br />
le attese dei cattolici”<br />
13 APRILE 1981: Luigi Giussani - fon<strong>da</strong>tore di CL<br />
“Quale futuro per la cristianità<br />
italiana?”<br />
8 MAGGIO 1981: Claudio Chieffo<br />
“Serata festosa con un<br />
cantautore cristiano”*<br />
17 MAGGIO 1981: S.E. il Card. Luigi Ciappi<br />
“Commemorerà Sant’Alberto<br />
Magno”*<br />
INCONTRI: Auditorium di Santa Chiara - ore 21<br />
Eusebiano di giovedì 5 febbraio 1981<br />
Gina Lagorio ai Settelunedì<br />
Elogio della provincia piemontese<br />
Il secondo degli incontri<br />
dei Settelunedì ha avuto<br />
luogo lunedì 2 febbraio<br />
all’Auditorium di Santa<br />
Chiara in <strong>Vercelli</strong>, protagonista<br />
Gina Lagorio,<br />
affermata scrittrice e<br />
saggista. Sono ben note<br />
infatti nel mondo della<br />
cultura, fra i giovani e anche<br />
nell’ambito di larghi<br />
strati popolari, i suoi romanzi,<br />
soprattutto gli ultimi:<br />
“La spiaggia del<br />
lupo” e “Fuori scena”.<br />
Presentata <strong>da</strong>lla dr.ssa Lorenzola ad un pubblico invero non<br />
molto numeroso, Gina Lagorio, conversatrice piacevolissima,<br />
ha tessuto a modo suo l’elogio della provincia piemontese.<br />
Il tema affi<strong>da</strong>tole, infatti più che argomento della sua esposizione,<br />
è stato motivo per nostalgiche e colorite divagazioni<br />
sulla vita, le cui radici si affon<strong>da</strong>no nella terra piemontese e<br />
nel suo lavoro, svolto tra le inebrianti trasparenze, tra i limpidi<br />
colori della terra ligure, dove nella piena giovinezza si era<br />
stabilita.<br />
Prendendo la parola Gina Lagorio, ha deliziosamente descritto<br />
l’ambiente in cui è nata ed ha vissuto l’infanzia e la<br />
prima giovinezza - Bra - e quelli della campagna nei dintorni<br />
nella quale con i suoi indimenticati personaggi, trascorreva le<br />
vacanze. L’elogio della provincia piemontese è venuto fuori<br />
così in controluce, come lontano scenario di un tempo vissuto<br />
nella semplicità, legato alle piccole cose, retto <strong>da</strong>l buon<br />
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