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MICROBIOLOGIA prof. Antonio Farris - AgrariaFree

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LA PARETE CELLULARE DEI PROCARIOTI<br />

La concentrazione dei soluti all’interno della cellula sviluppa una notevole pressione che in un<br />

batterio come E. coli può raggiungere le 2 atm. I batteri sono provvisti di parete cellulare per<br />

sopportare la pressione, che inoltre conferisce alla cellula forma e rigidità.<br />

La parete cellulare procariotica può essere messa in evidenza in sezioni sottili in un preparato di<br />

microscopia elettronica.<br />

I batteri possono essere divisi in 2 gruppi principali (Gram + e Gram - ) utilizzando la colorazione di<br />

Gram, che li differenzia in relazione alle diversità strutturali della parete cellulare.<br />

Nei Gram - è una struttura complessa e multi-stratificata, mentre nei Gram + consiste di un<br />

singolo tipo di molecola ( il peptidoglicano) ed è molto più spessa.<br />

Nella colorazione di Gram un complesso insolubile di cristal-violetto si forma all’interno della<br />

cellula: esso viene estratto dall’alcol nei Gram - ma non nei Gram + . Questi ultimi, infatti , hanno una<br />

parete cellulare molto spessa che si disidrata in presenza di alcol. Ciò comporta che i pori della<br />

membrana si chiudano, impedendo al complesso insolubile cristal-violetto di fuoriuscire.<br />

Lo strato di peptidoglicano o mureina è il principale responsabile della rigidità della cellula ed<br />

ogni suo strato è una sottile lamina costituita da 2 derivati polisaccaridici, l’ N-acetilglucosamina<br />

e l’acido N-acetilmuramico, e da un piccolo gruppo di aminoacidi (L-alanina, D-alanina; acido<br />

D-glutamico e Lisina o, in alternativa, acido diaminopimelico).<br />

Le catene di glicano (legami b1,4) sono tenute insieme da legami crociati peptidici tra<br />

aminoacidi, che conferiscono la robustezza propria della struttura peptidoglicanica.<br />

La lunghezza delle catene di peptidoglicano e la quantità di legami crociati sono responsabili della<br />

forma caratteristica dei batteri.<br />

Nei batteri Gram + il peptidoglicano rappresenta più del 90% della parete cellulare e molti di<br />

essi ne posseggono più di 25 strati.<br />

Nei Gram - soltanto il 10% circa della parete è costituito da peptidoglicano (1 o pochi strati), la<br />

parte restante è costituita invece dalla membrana esterna.<br />

Il peptidoglicano è presente solo nei batteri: sia l’acido N-acetilmuramico sia l’acido<br />

diaminopimelico sono del tutto assenti nella parete cellulare degli Archea e degli Eucarioti.<br />

Comunque, non tutti i batteri hanno l’acido diaminopimelico nel peptidoglicano; questo aminoacido<br />

è presente in tutti i Gram - e in alcune specie di Gram + ; in queste ultime troviamo perlopiù Lisina o<br />

altri aminoacidi.<br />

Il peptidoglicano può essere distrutto da diversi agenti chimici e uno di questi è l’enzima lisozima,<br />

una proteina che rompe i legami b1,4 tra l’ N-acetilglucosamina e l’acido N-acetilmuranico del<br />

peptidoglicano, indebolendo fortemente la struttura. Quindi l’acqua può entrare nella cellula<br />

facendola rigonfiare e infine scoppiare in un processo detto lisi.<br />

Il lisozima viene naturalmente isolato dalle secrezioni animali, per esempio le lacrime e la saliva;<br />

probabilmente svolge una funzione fondamentale come prima linea difensiva contro le infezioni<br />

batteriche.<br />

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