MICROBIOLOGIA prof. Antonio Farris - AgrariaFree
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• Famiglia Saccharomycodaceae<br />
Sono i lieviti apiculati (forma a limone e gemmazione bipolare) e sono quelli che<br />
danno inizio alla fermentazione alcolica.<br />
Genere Hansenihaspora (forma perfetta) e Kloeckera (forma imperfetta)<br />
Genere Saccharomycodes<br />
Resiste ad elevati stress e ad elevate concentrazioni di anidride solforosa. E’ il<br />
lievito più grosso conosciuto (in rapporto al volume in una cellula più grande<br />
entrano meno sostanze). E’ l’unico lievito che altera i mosti muti (mosti di uve<br />
fresche mutizzato per aggiunta di alcol di origine vinica oppure reso muto tramite<br />
aggiunta di elevate dosi di anidride solforosa).<br />
LA FERMENTAZIONE SPONTANEA<br />
<strong>MICROBIOLOGIA</strong> ENOLOGICA<br />
Analizzando microbiologicamente il mosto appena ottenuto osserviamo che in esso è presente la<br />
medesima composizione microbiologica presente nell’ecosistema dell’uva (terreno, uva, tralci,<br />
attrezzature utilizzate). Quindi troviamo batteri, lieviti e muffe.<br />
Le muffe sono i microrganismi maggiormente rappresentati nell’ecosistema “uva” (peronospora,<br />
oidio, botritis) e con essi anche i batteri.<br />
In un millilitro di mosto appena ottenuto vi è un numero elevato di muffe e batteri (10 7 -10 8 cellule)<br />
mentre è presente un numero limitato di lieviti (10 4 -10 5 cellule).<br />
Tuttavia la fermentazione del mosto esercita un’azione selettiva e alla fine predomineranno i<br />
lieviti.<br />
I fattori che determinano tale azione selettiva sono:<br />
1. l’assenza di O2 determina l’eliminazione delle muffe (che sono strettamente aerobie)<br />
2. il pH, tendenzialmente acido (circa 3-4), elimina quasi tutti i batteri perché la maggior<br />
parte di essi ha un pH ottimale intorno a 7. Gli unici batteri che rimangono illesi sono i<br />
fermenti lattici, che sopravvivono a pH acido<br />
3. la presenza di zuccheri aiuta i lieviti, che li degradano in alcol e CO2.<br />
I lieviti principali che si trovano sulla superficie degli acini sono quelli a metabolismo ossidativo o<br />
quelli che fermentano con basso potere fermentativo; ci sono pochi saccaromyces (provenienti<br />
dall’ambiente “cantina” e con il più alto potere fermentativo) e molti lieviti con basso potere<br />
fermentativo:<br />
1. lieviti apiculati: Hanseniaspora e l’omologo imperfetto Kloeckera<br />
hanno potere fermentativo 4-6% di alcol e pochi 8% .<br />
2. lieviti del genere Metschinkowia<br />
hanno potere fermentativo 2-3% di alcol. In Sardegna sempre presente all’inizio della<br />
fermentazione.<br />
3. lieviti con metabolismo ossidativo a carico dell’alcol etilico: Candida, Pichia, Hansenula<br />
non producono alcol e se resistono fino alla fine della fermentazione formano la patina<br />
bianca e producono acidità rovinando il vino (fioretta in superficie che porta alla malattia<br />
dello spunto).<br />
4. Rhodotorula e Criptococcus<br />
Muoiono subito<br />
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