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MICROBIOLOGIA prof. Antonio Farris - AgrariaFree

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Le cellule vivono in natura in associazione con altre cellule in una sorta di agglomerato chiamato<br />

popolazione. Le popolazioni sono quindi composte da gruppi di cellule correlate, generalmente<br />

derivate da una singola cellula per successive divisioni cellulari. Il luogo dove la popolazione<br />

microbica vive si chiama habitat.<br />

In natura raramente le popolazioni vivono isolate, eccetto in alcuni casi particolari, come nella<br />

fermentazione alcolica del mosto; esse convivono e interagiscono con altre popolazioni cellulari<br />

assemblate nelle comunità microbiche, consistenti di cellule plantoniche in ambienti acquatici, ma<br />

molto più spesso adese a formare biofilm su superfici viventi e non viventi.<br />

L’efficienza di una comunità microbica in un dato habitat è determinata in gran parte dalle<br />

caratteristiche fisico-chimiche dell’ambiente. L’ecosistema è l’insieme degli organismi viventi e<br />

delle caratteristiche chimico-fisiche del loro ambiente. Le proprietà di un ecosistema sono spesso<br />

sotto il controllo di attività microbiche.<br />

Nelle comunità microbiche le diverse specie di microrganismi sono responsabili di molti fenomeni,<br />

come per esempio le trasformazioni.<br />

Solo alcune trasformazioni sono specifiche, cioè operate da gruppi puri di microrganismi della<br />

stessa specie, come la nitrificazione (da ammonio ad N nitrico NO3, utilizzabile dagli organismi<br />

autotrofi). (Solo il riso riesce a utilizzare, in piccola parte, anche sali di ammonio NH4 + ).<br />

Gli ecosistemi naturali sono regolati dall’attività dei microrganismi e per esempio nei pascoli la<br />

fertilità è garantita da essi (gli azoto-fissatori possono apportare anche 300 Kg N anno/ha).<br />

La mineralizzazione si ottiene anche con gli incendi, con la grossa differenza che si salta<br />

l’importante fase intermedia della formazione dell’humus, che è in grado di trattenere l’umidità e le<br />

sostanze nutritive, e che determina la struttura e la fertilità del suolo stesso. L’incenerimento, anche<br />

dei rifiuti, è il peggiore metodo di degradazione e smaltimento.<br />

Le cellule microbiche sono troppo piccole per essere viste a occhio nudo (può distinguere fino ad<br />

1/10 di mm) ed è necessario l’uso del microscopio.<br />

In un cm quadrato di pelle ci sono 100mila microrganismi e nella testa sono presenti in maggiore<br />

numero. Il numero totale delle cellule microbiche sulla Terra, specificatamente dei procarioti<br />

(detti anche batteri), è dell’ordine di 5 x 10 30 cellule.<br />

Le cellule procariotiche, nella loro infinitesima dimensione, costituiscono la maggior quota di<br />

biomassa presente sulla Terra e una fondamentale riserva di nutrienti essenziali per la vita.<br />

In un grammo di terra ci possono essere anche 10 12 microrganismi.<br />

In un ml di mosto in fermentazione, ci sono un miliardo di lieviti.<br />

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