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una sproporzione rilevante e non giustificata<br />

dalla attività dei 2 ospedali. Potremmo proseguire<br />

a lungo, ma non serve. Siccome è<br />

difficile confutare questi argomenti si attacca<br />

chi li evidenzia. Bisognerebbe prendere atto<br />

delle dimensioni di quest’area e dare dignità<br />

ai diritti dei suoi cittadini...<br />

Di solito chi non riesce a smontare il ragionamento<br />

attacca il ragionatore...<br />

In realtà si attacca indirettamente un’area<br />

debole. Qui vi è stata una disgregazione del<br />

tessuto sociale, l’identità ed il senso di appartenenza<br />

alla comunità sono compromessi.<br />

I danni che sono stati fatti li pagheremo<br />

per molti anni. Penso che una delle cause<br />

principali sia stata la carenza di leadership<br />

e la scarsa caratura delle persone che ci rappresentano.<br />

La qualità di una classe politica<br />

non si misura dal numero di fotografie che<br />

compaiono su un quotidiano , bisognerebbe<br />

farsi carico dei problemi, portare a casa dei<br />

risultati: constato che non è così.<br />

Però il flusso di finanziamenti piovuti a<br />

Monfalcone durante gli anni di Pizzolito<br />

è enorme...<br />

E’ vero, soprattutto per la viabilità e mi fa<br />

piacere. Monfalcone presentava un’arretratezza<br />

che prima o poi era indispensabile<br />

colmare. Per ora però siamo ancora in coda<br />

sul cavalcavia e alcune rotonde appena finite<br />

si rivelano insufficienti. Mi pare poi che<br />

non decolli una visione unitaria, un’idea<br />

urbanistica complessiva. Vedo una serie<br />

di interventi, alcuni riusciti (anche l’ex<br />

Albergo Impiegati), altri fallimentari, altri<br />

che devono ancora rivelare la loro utilità.<br />

Il punto chiave è sempre lo stesso: la Città<br />

Comune ha tre Sindaci, ma non ha una guida.<br />

E purtroppo il Sindaco, mi spiace dirlo,<br />

non è stato una guida nemmeno per Monfalcone.<br />

Ricordo l’impressione che ebbi nel<br />

2001 quando seguivo la vicenda della risonanza<br />

magnetica: il Sindaco era appena stato<br />

eletto e la soluzione che ha proposto per<br />

superare il fuoco di sbarramento Goriziano<br />

suonava più o meno così: “vi prego, consentiteci<br />

di acquistare questa macchina con<br />

i soldi donati dai nostri cittadini; in cambio,<br />

visto che la vostra raccolta di fondi è fallita,<br />

noi chiederemo che l’ASS ne compri una<br />

che costa il doppio, per Gorizia, con i soldi<br />

pubblici”. La politica degli anni successivi<br />

è stata in linea con questa “remissività”: gli<br />

effetti, a S. Polo, si sono visti. E si tratta<br />

del quarto ospedale della Regione... Questi<br />

sono i fatti con i quali dovremmo confrontarci,<br />

analizzare quello che è successo<br />

e vedere se è possibile che in quest’area si<br />

affermi una classe politica migliore, e magari<br />

spinta da cittadini più consapevoli dei<br />

propri diritti.<br />

In campagna elettorale, per un quarto<br />

d’ora, hanno discusso dell’eventualità di<br />

abolire le Province, non accadrà tanto<br />

presto, ma servirebbe per migliorare le<br />

cose?<br />

Io sono tra coloro che auspicano l’abolizione<br />

delle province. Se la nostra regione, se<br />

non le avesse, farebbe un grande passo in<br />

avanti. Nel nostro caso questa è una provincia<br />

artificiale, frutto degli eventi post bellici.<br />

Solo una ipotetica unificazione di Gorizia<br />

con Trieste darebbe senso ad una nuova<br />

realtà intermedia, che avrebbe dimensioni<br />

comparabili e Pordenone o Udine...<br />

Ma se invece di essere abolite le province<br />

fossero ridisegnate comprendendo la<br />

Venezia Giulia in una sola entità amministrativa<br />

quale potrebbe essere il rapporto<br />

tra Trieste e Monfalcone?<br />

Il rapporto con Trieste è sempre stato molto<br />

stretto ed ha a che fare con lo sviluppo<br />

industriale della nostra città dalla seconda<br />

metà dell’Ottocento. Il cantiere navale è<br />

nato perché alcuni imprenditori lussignani<br />

avevano bisogno di un luogo, “alla periferia<br />

di Trieste” dove insediare gli stabilimenti.<br />

Fossimo rimasti assieme, Trieste sarebbe<br />

stata meno matrigna di Gorizia: non avrebbe<br />

bisogno di chiudere Monfalcone per salvare<br />

se stessa, è grande a sufficienza per avere il<br />

Scuole, Tribunale, Ospedali...Gorizia, piccola<br />

com’è, riesce a giustificare ciò che pretende<br />

di ricevere e mantenere solo se sottrae<br />

sedi, servizi e risorse a Monfalcone. Per il<br />

Tribunale la storia è stata la stessa: è vero<br />

che poteva essere ragionevole unificare le<br />

sedi giudiziarie in provincia, ma dovrebbe<br />

essere altrettanto ragionevole, oggi, pensare<br />

che tra Trieste e Gorizia un solo tribunale<br />

basterebbe. Invece, due pesi e due misure.<br />

Chiusa Monfalcone sono rimaste aperte le<br />

sedi di Palmanova, Cividale, Tolmezzo e<br />

San Vito al Tagliamento: messe assieme<br />

non raggiungono gli abitanti del Monfalconese.<br />

Come la mettiamo?<br />

Tutto vero, ma la storia la scrivono gli uomini<br />

con le loro azioni...<br />

Questa città ha avuto degli esempi positivi<br />

di governo tra il 1975 e la metà degli anni<br />

’80 (con la piccola rivoluzione del passaggio<br />

dalle giunte DC a quelle di sinistra) ed<br />

alcuni Sindaci socialisti illuminati. Sono<br />

state fatte cose importanti per la città: il teatro,<br />

la piscina. I grandi interventi successivi<br />

risalgono al periodo in cui, a rappresentare<br />

il territorio in Regione siamo stati io, Michele<br />

Degrassi e Adriano Ritossa. Vogliamo<br />

andare a vedere che firme portano le grande<br />

opere pubbliche? L’ospedale, l’ampliamento<br />

delle case di riposo di Ronchi e Monfalcone,<br />

il Centro Alzheimer di S. Canzian,<br />

la biblioteca? O i finanziamenti starter per<br />

l’Albergo impiegati e la bretella dell’Aeroporto?<br />

La legge per Panzano è stata scritta<br />

da Michele Degrassi e finanziata dalla<br />

Giunta nella quale ero assessore. Nonostante<br />

fossimo distribuiti tra maggioranza e op-<br />

INTERVISTE<br />

posizione all’epoca lavoravamo per portare<br />

a casa risultati che da troppo tempo la nostra<br />

comunità inseguiva vanamente. E che, nel<br />

caso di Panzano, attende ancora...<br />

Anche la legge 22 sull’amianto, una delle<br />

prime in Italia, è frutto di un lavoro collegiale<br />

benché, tutt’ora, ci siano delle rivendicazioni<br />

di merito a senso unico...<br />

Ho scritto un disegno di legge e da quel testo<br />

è nata la legge regionale 22; ma anche<br />

qui c’è stato un lavoro collegiale, in questo<br />

caso con Antonaz, e si è tenuto conto delle<br />

osservazioni di tutti...<br />

Ti abbiamo quasi costretto a parlare in<br />

prima persona pur sapendo che non ti<br />

piace troppo farlo...<br />

Sinceramente non ho intenzione di impegnarmi<br />

più nella politica attiva e dunque non mi<br />

interessa rivendicare meriti. Mi spiace aver<br />

assistito ad un deterioramento della qualità<br />

della vita, vedere Panzano ancora in queste<br />

condizioni. Il finanziamento risale al 1995 ed<br />

avrebbe dovuto rapresentare anche una occasione<br />

di recupero dell’identità, perché la qualità<br />

della vita, dell’ambiente, dell’arredo urbano<br />

determinano anche la qualità della convivenza<br />

civile. Vorrei che certi problemi venissero affrontati<br />

da chi oggi ha il potere di farlo.<br />

Il Monfalconese avrebbe potuto contare<br />

su delle opportunità straordinarie. Il<br />

tavolo di confronto tra i sindaci per unire<br />

i Comuni è stato istituito più o meno<br />

vent’anni fa ma, dopo la scomparsa di<br />

quel grande uomo e sindaco che fu Adriano<br />

Cragnolin, non è stato prodotto nulla<br />

di utile per i cittadini dei nove comuni...<br />

Questa vicenda si presta ad alcune letture<br />

esemplificative. La prima: i padri di quest’idea<br />

sono anche i “progenitori politici”<br />

degli attuali amministratori, che ci hanno<br />

messo un attimo a distruggere le loro idee: la<br />

sinistra di trent’anni fa era più lungimirante<br />

di quella odierna. Secondo: il progetto Città<br />

Comune è stato avversato dai centri di potere<br />

di Gorizia in funzione dei loro interessi.<br />

Chiunque sia il presidente della provincia<br />

dovrà sempre dire di essere contro questo<br />

progetto. Eppure Lucinico, una volta Comune<br />

a sé, è più distante dal centro di Gorizia<br />

di quanto non lo sia Staranzano dal centro di<br />

Monfalcone. Tutti pronti a stabilire ponti con<br />

Nova Gorica, ma guai al mondo se Ronchi e<br />

Monfalcone si parlano: sono ipocrisie da farisei<br />

di cui nessuno chiede conto. Mi dispiace<br />

affermarlo ma la responsabilità di tutto ciò va<br />

attribuita anche agli ultimi sindaci di Monfalcone,<br />

Ronchi e Staranzano; non sono stati<br />

capaci di vedere ciò che i loro progenitori<br />

politici avevano visto trent’anni fa. Nel mandamento<br />

poi mancano occasioni di dibattito,<br />

di confronto tra idee; si sono cancellate le<br />

poche che c’erano si è stati ben attenti a far sì<br />

che le buone idee non contaminassero nulla.<br />

Peccato. ❒<br />

aprile 2009 • M T•<br />

17

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