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CITTÀ<br />
Una mobilità sostenibile:<br />
obiettivo essenziale per Monfalcone<br />
Bisogna ricreare a Monfalcone le esperienze già ampiamente collaudate<br />
dei paesi europei all’avanguardia<br />
Monfalcone vive una situazione di perenne<br />
difficoltà nel cercare soluzioni<br />
adeguate alla sua non facile collocazione.<br />
L’attraversamento della città avviene<br />
essenzialmente attraverso il budello costituito<br />
dall’asse via Colombo – via Boito – via<br />
Verdi, con le conseguenze di congestione che<br />
spesso si verificano. Lo spostamento di molte<br />
attività commerciali e di piccoli artigiani<br />
fuori dal centro città ha creato situazioni nuove,<br />
non sempre affrontabili tempestivamente<br />
(ad esempio creando nuove occasioni di incontro<br />
in centro). Di fronte a questi evidenti<br />
cambiamenti Monfalcone potrebbe fare di<br />
più: bene l’impegno ad estendere il Pedibus,<br />
a realizzare alcune rotonde in posti sensibili,<br />
a realizzare la bretella Aeroporto-statale per<br />
Grado, ad estendere la rete di piste ciclabili,<br />
a riformulare la proposta del trasporto pubblico.<br />
Ma tutto ciò non può bastare, la città<br />
è in continua trasformazione, sono cambiati<br />
molti luoghi (il vecchio ospedale, la Piazza,<br />
l’Anconetta, il Rione di Panzano), ed è cambiata<br />
la composizione della cittadinanza con<br />
molti lavoratori provenienti da Paesi extraeuropei,<br />
che hanno portato con sè costumi ed<br />
abitudini diverse.<br />
Partire da quanto è stato fatto di positivo<br />
e riaggiornare continuamente le risposte<br />
alla crescente domanda di una mobilità sostenibile,<br />
con interventi in grado di creare<br />
opportunità e, in qualche caso, anche vincoli.<br />
Bisogna ricreare a Monfalcone le esperienze<br />
già ampiamente collaudate dei paesi<br />
europei all’avanguardia su questo settore,<br />
allo stesso tempo spiegando e coinvolgendo<br />
i cittadini, e particolarmente i più giovani,<br />
sulle questioni che hanno o avranno effetto<br />
sul loro vivere quotidiano.<br />
I Comuni di Monfalcone, Ronchi e Staranzano<br />
procedano velocemente all’approvazione<br />
del nuovo PUT (Piano Urbano del<br />
Traffico) intercomunale, con l’obiettivo di<br />
allargarlo successivamente a tutto il Mandamento.<br />
Una sintesi delle proposte che Legambiente<br />
ha recentemente formulato e tradotto in un<br />
documento consegnato all’Amministrazione<br />
comunale di Monfalcone, si può riassumere<br />
in alcuni punti (il documento completo si<br />
trova su www.legambiente.fvg.it).<br />
Monfalcone a piedi<br />
Estendere il progetto Pedibus a tutta la scuo-<br />
4 • M T<br />
• aprile 2009<br />
la primaria realizzando le opportune modifiche<br />
della sede stradale per rendere più sicuri<br />
i percorsi dei pedoni e del Pedibus.<br />
Monfalcone e le aree pedonali<br />
Realizzare l’ampliamento delle aree pedonali<br />
esistenti, in particolare l’estensione al<br />
Corso del Popolo, in tal modo l’ultimo tratto<br />
di Via San Francesco, fra Via Plinio e la Piazza<br />
della Repubblica, si trasforma in strada cieca e<br />
quindi immediatamente pedonalizzabile.<br />
Monfalcone e le aree di sosta<br />
Il problema di mancanza di parcheggi a<br />
Monfalcone è più percepito che reale; è fondamentale<br />
giungere all’allargamento delle<br />
aree a pagamento con costi decrescenti a<br />
partire dal centro. In una delle città con la<br />
migliore qualità della vita in Europa, Copenaghen,<br />
tutti i parcheggi sono a pagamento<br />
con tariffe decrescenti. Se viene tolta la speranza<br />
del parcheggio gratuito, si disincentiva<br />
il traffico automobilistico e si aumenta<br />
quello dei pedoni.<br />
Va dichiarata l’incompatibilità con le scelte<br />
di una mobilità sostenibile il più volte ventilato<br />
Parcheggio sotterraneo in Piazza della<br />
repubblica.<br />
E’ urgente favorire l’utilizzo del parcheggio<br />
di via della Resistenza, a due passi dal<br />
centro e semivuoto anche nelle ore di punta,<br />
anche con un’informazione più efficace.<br />
[di Michele Tonzar]<br />
Monfalcone a misura di bicicletta<br />
Nella maggior parte dei casi le piste ciclabili<br />
sono disegnate su percorsi ottimi per lo<br />
svago, ma inutili o poco funzionali ai quotidiani<br />
tragitti casa-lavoro o casa-scuola. La<br />
loro finalità dovrebbe essere invece, quella<br />
di far diventare la bicicletta un mezzo di trasporto<br />
a tutti gli effetti.<br />
Mediamente in Europa il 9.45% degli spostamenti<br />
è realizzato in bicicletta (con punte<br />
del 27% in Olanda e del 18% in Danimarca)<br />
mentre in Italia si arriva ad un misero 3%.<br />
Bisogna aggiornare il piano generale comunale<br />
della rete di piste ciclabili cercando di<br />
incrementare i percorsi anche con i comuni<br />
limitrofi (in primis Ronchi, Staranzano e<br />
Duino Aurisina).<br />
Realizzare le connessioni ciclabili che, partendo<br />
dai tracciati esistenti, permettano agli<br />
studenti di raggiungere gli edifici scolastici.<br />
In particolare:<br />
collegare la pista che costeggia il canale Valentinis,<br />
all’imbocco di via Terenziana, con<br />
Via Canaletto per il raggiungimento della<br />
scuola media Randaccio;<br />
accelerare il progetto che prevede di utilizzare<br />
il sedime della ferrovia che va da Ronchi Sud<br />
alla Fincantieri per creare una pista ciclabile<br />
che può essere di collegamento tra i due estremi<br />
della città;<br />
collegare la pista ciclabile di Viale S. Marco<br />
con quella di via Duca d’Aosta, prevedendo,