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Offi cina Sociale.<br />

Giovanardi a Trieste cerca di costruire,<br />

con gli esperti di sua fi ducia, un contorno<br />

teorico alla sua legge che nega la variabile<br />

sociale relativamente all’uso delle droghe<br />

dando centralità agli aspetti individuali in<br />

quella che lo stesso defi nisce “cristoterapia”.<br />

In pratica il contesto ambientale nel<br />

quale avviene l’uso non è determinante,<br />

uno fa uso di sostanze solamente perché è<br />

predisposto a ciò e bisogna intervenire con<br />

metodi farmacologici, di restrizione ed internamento,<br />

passando sopra ad ogni concetto<br />

di autodeterminazione personale.<br />

Lo stesso concetto che si è tentato di applicare<br />

nel caso di Eluana Englaro.<br />

Questa sperimentazione monfalconese,<br />

ed i suoi nefasti effetti, ha però impaurito<br />

Esprimo la mia solidarietà ai detenuti,<br />

ancora una volta abbiamo delle vittime<br />

innocenti.<br />

Questa città ha un’occasione grande per farsi<br />

delle domande.<br />

Giovanardi ha lanciato la conferenza nazionale<br />

sulle droghe prevista dalla legge e<br />

speravamo di incontrarci tutti insieme, ciascuno<br />

con un contributo per migliorare la<br />

legge. Guardate che il problema della droga<br />

è una strage mafi osa, secoli di galera ai ragazzi<br />

per reati connessi, tutte le infezioni,<br />

epatite, l’Hiv.<br />

Pensate all’importanza di un servizio come<br />

il Dropin, il Bassa Soglia. Poi chi ci guadagna?<br />

Già venti anni fa la vendita clandestina<br />

di queste sostanze superava il fatturato della<br />

Fiat. Immaginatevi adesso.<br />

La mia domanda è: non si farà mica uso<br />

della legislazione sulle droghe per regolare<br />

i conti con gli oppositori politici? Perché allora<br />

sarebbe veramente grave.<br />

I giovani hanno bisogno di sentire il futuro.<br />

La Procura deve chiedere scusa per quello<br />

che ha fatto. Non è questa la lotta al narcotraffi<br />

co.<br />

Siamo in un mare in tempesta ma la bussola<br />

ce l’abbiamo: è la Costituzione Repubblicana.<br />

A me sembra che tutta questa azione sia<br />

veramente anticostituzionale, basta leggere<br />

gli articoli 2 e 3, non è possibile che dopo<br />

14 giorni siano ancora in carcere.<br />

Viviamo in un contesto che vede il progressivo<br />

espandersi del controllo sociale attraverso<br />

il diritto penale e amministrativo e<br />

questa è una pedagogia nera. Questa legalità,<br />

questa sicurezza in questa sua accezione<br />

semplifi catoria, banalizzante, di mero ordi-<br />

e fatto aprire gli occhi ad una buona parte<br />

dell’opinione pubblica cittadina, tanto<br />

che centinaia di persone, diversissime per<br />

provenienza e collocazione politica, hanno<br />

aderito all’happening contro gli arresti<br />

indetto sabato 28 febbraio in piazza della<br />

Repubblica.<br />

La giornata ha rappresentato un punto di<br />

non ritorno nel dibattito politico: l’inessenzialità<br />

delle chiacchiere in tema di<br />

sicurezza da anni portate avanti a palazzo<br />

e la necessità di un nuovo ciclo vitale<br />

per Monfalcone. A partire dall’inclusione<br />

sociale e territoriale delle persone più a<br />

rischio di precarietà e marginalità e a partire<br />

dalla riduzione della pressione sicuritaria<br />

sui più giovani.<br />

Questo il messaggio rivolto alla politica.<br />

Don Andrea Gallo a Monfalcone:<br />

la Procura deve chiedere scusa<br />

a questi ragazzi<br />

ne pubblico come priorità dei programmi<br />

politici... Ecco perché non c’è più sinistra e<br />

destra: è un partito unico.<br />

Quando si demonizza una sostanza è guerra<br />

ai ragazzi. E i sopravvissuti vengono a bussare<br />

alle porte delle nostre comunità. Ecco<br />

perché hanno voluto colpire proprio qui al<br />

Dropin, tra l’altro servizio come da indicazione<br />

europea. Colpire proprio chi vuole intervenire<br />

sui diritti collettivi, politici, sociali<br />

e sulle vecchie e nuove esclusioni sempre<br />

più numerose.<br />

Dobbiamo chiederci: per Monfalcone che<br />

città vogliamo?<br />

Una Polis greca, chiusa, ordine, tutto stabilito,<br />

o una Civitas romana? Una Civitas romana<br />

è per sua natura in crescita. Può essere<br />

in crescita non militarmente ma dal basso.<br />

CITTÁ<br />

Il successivo corteo spontaneo passato<br />

davanti al commissariato di polizia e alla<br />

caserma dei carabinieri ha invitato le forze<br />

dell’ordine alla rifl essione e all’assunzione<br />

di responsabilità per essersi lasciati coinvolgere<br />

in questo modo nell’Anomalia.<br />

Le due istantanee della vicenda.<br />

La prima, il quesito posto da Don Andrea<br />

Gallo che, invitando la Procura a chiedere<br />

scusa ai giovani arrestati, pone per il<br />

futuro di Monfalcone un bivio tra la polis<br />

greca - chiusa nelle sue mura e refrattaria<br />

al mondo esterno – o la civitas romana<br />

– esplicitamente espansiva comprendendo<br />

le diversità che la compongono.<br />

La seconda, il dubbio intrinseco della copertina<br />

di questo secondo numero di <strong>MT</strong>:<br />

chi ha incastrato i miei amici? ❒<br />

http://www.sanbenedetto.org<br />

Puoi scaricare l’intervento completo in mp3 all’url:<br />

http://www.mediafi re.com/?zmt5mujcdyy<br />

Ho visto il ’68, il Papa Giovanni, il Concilio<br />

Vaticano II, la Selva Lacandona, i Sem<br />

Terra in Brasile, le cooperative in Angola, in<br />

Burkina Faso, in India. C’è un rifi orire, una<br />

globalizzazione dei diritti. Monfalcone non<br />

vuole essere come tanti altri un posto dove<br />

può nascere un programma partecipativo di<br />

largo respiro? Non ideologico ma profondo,<br />

credibile. Questa è l’opportunità per dare<br />

veramente a questi ragazzi un futuro, migliorare<br />

le relazioni, gli affetti e i sentimenti.<br />

Bisogna tirarsi su le maniche e sporcarsi<br />

le mani. Scrivetelo sui giornali.<br />

Per conto mio posso portare il messaggio di<br />

Gesù, che è sempre liberatorio. Il Vangelo<br />

vuole dire buona notizia. Il biglietto da visita<br />

che mi ha dato Gesù è: io sono qui per<br />

servire, non per essere servito. ❒<br />

aprile 2009 • M T<br />

• 7

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