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SOCIETÀ<br />
Intervista a Giulia Beretta<br />
Referente Gruppo Acquisto Solidale Go-Gas Tartaruga<br />
Q ual è la storia del Gruppo GAS<br />
Tartaruga?<br />
[G] Il nostro gruppo è nato nel 2002, dalla<br />
volontà di un gruppo di famiglie (una<br />
quindicina) che già da tempo si interessavano<br />
di consumo critico e di come il<br />
loro modo di spendere poteva avere un<br />
impatto sulla propria realtà economica.<br />
Il nostro gruppo deriva da un gruppo di<br />
Bilanci di Giustizia (la rete di persone e<br />
associazioni nata nel 1993-94, sulla scia<br />
della guerra in Bosnia, con lo scopo di<br />
promuovere nuovi modelli di consumo<br />
alternativi a quelli dominanti, irresponsabili<br />
nei confronti dell’ambiente e dell’uomo,<br />
in particolare delle popolazioni<br />
del Sud del mondo). Proprio la critica ai<br />
metodi di consumo attuali è il punto di<br />
partenza “etico” dei GAS. La domanda<br />
che ci siamo posti è: “Siamo nati per consumare<br />
o abbiamo altre opportunità?”. La<br />
risposta è stata che siamo consumatori ma<br />
vogliamo essere consapevoli. E questo si<br />
può sviluppare attraverso vari percorsi.<br />
Fare parte di questo gruppo non signifi -<br />
ca solo acquistare ma anche ampliare le<br />
nostre conoscenze, stare insieme in modo<br />
conviviale e sostenersi a vicenda.<br />
Quante famiglie fanno parte attualmente<br />
del Gruppo Gas Tartaruga?<br />
[G] Indicativamente 29 famiglie (negli<br />
ultimi due anni si è passati da venti a trenta<br />
famiglie). Per la maggior parte sono famiglie<br />
con bambini piccoli, che si pongono<br />
il problema qualitativo di cosa mangiare.<br />
Provengono da tutto il territorio: da Gorizia,<br />
Cervignano, Aquileia, dal Monfalconese...<br />
Il nostro gruppo per una questione<br />
organizzativa può raggiungere un massimo<br />
di partecipanti attorno alla trentina.<br />
Ogni GAS ha le sue peculiarità: in Italia ci<br />
sono GAS con 180 famiglie e altri molto<br />
più piccoli, dipende da come è strutturata<br />
l’organizzazione (che comprende la logistica,<br />
l’appoggiarsi o meno a negozi, la<br />
parte amministrativa...). Il nostro GAS è<br />
interamente strutturato su base volontaria<br />
e si appoggia esclusivamente sull’apporto<br />
degli iscritti (legalmente siamo riconosciuti<br />
come Associazione). Abbiamo una<br />
sede:siamo ospiti di Benkadì, l’Associazione<br />
Culturale di Staranzano che oltre a<br />
22 • M T•<br />
aprile 2009<br />
gestire l’omonima Bottega di commercio<br />
equo e solidale, cerca di fare rete con altre<br />
realtà di economia solidale del territorio<br />
e dare sostegno e visibilità ad associazioni<br />
come la nostra (in quest’ottica offre la<br />
sua sede alla nostra Associazione). Non<br />
abbiamo un magazzino: qualcuno offre<br />
il suo garage e gli ordini vengono raccolti<br />
ed inviati via e-mail. Ogni passaggio,<br />
dalla raccolta degli ordini, al contatto con<br />
il fornitore, al ritiro ed alla distribuzione<br />
della merce, vede coinvolti i soci, che si<br />
ripartiscono i compiti in base alla disponibilità.<br />
Questo comporta che il prezzo del<br />
bene acquistato resti netto, senza rincari<br />
di trasporto e mediazione. Il prezzo dell’<br />
acquisto è quello pagato direttamente al<br />
produttore. Il rapporto tra il gruppo ed il<br />
fornitore è diretto.<br />
In base a che criterio scegliete i fornitori?<br />
[G] Il criterio è quello della giustizia e<br />
della solidarietà nei confronti dell’ambiente<br />
(scegliendo prodotti biologici e<br />
biodinamici), del territorio (preferendo<br />
i piccoli produttori locali e favorendo<br />
la fi liera corta), verso il Sud del mondo<br />
(scegliendo i prodotti del commercio<br />
Equo e Solidale) e delle realtà più deboli<br />
(acquistando dalle cooperative sociali).<br />
La differenza tra un Gruppo d’Acquisto<br />
tout-court ed un Gruppo d’Acquisto Solidale<br />
sta nel fatto che l’ultimo non ha<br />
come unico obiettivo il risparmio (che<br />
a volte và a discapito della qualità e del<br />
valore del bene) ma pongono come prioritaria<br />
una scelta che tenga conto di tutti<br />
quegli aspetti appena citati. Dello spirito<br />
del GAS fa parte anche la conoscenza diretta<br />
dei fornitori. Vengono invitati alle<br />
riunioni mensili oppure vengono visitati<br />
dal gruppo nelle loro aziende.<br />
Che prodotti vengono acquistati?<br />
[G] Settimanalmente si acquista la frutta<br />
e la verdura, periodicamente invece le<br />
carni, i formaggi ed i prodotti trasformati,<br />
i detersivi ed i prodotti per l’igiene (compresi<br />
quelli erboristici) ed i prodotti tessili<br />
in cotone biologico.<br />
Come sono le vostre riunioni?<br />
[G] Ci troviamo una volta al mese, di solito<br />
alterniamo una riunione organizzativa (in<br />
intervista<br />
Per informazioni: www.retegas.org - Per il Go-Gas Tartaruga: giulia.beretta@benkadi.it<br />
cui ci si occupa degli ordini) ad una tematica.<br />
In queste ultime si sceglie un argomento<br />
di interesse comune e lo si approfondisce.<br />
Tra i vari argomenti abbiamo parlato di<br />
Banca Etica, telefonia etica e software libero,<br />
turismo responsabile, banca del tempo e<br />
di energie rinnovabili. Di solito ospitiamo i<br />
fornitori. Oltre alle riunioni ci capita talvolta<br />
di essere ospiti a manifestazioni e convegni.<br />
Abbiamo partecipato negli ultimi anni alla<br />
manifestazione “Bioest” di Monfalcone e<br />
alla Festa della Decrescita di Pordenone.<br />
Nel 2007 abbiamo dato il nostro supporto<br />
alla creazione di un nuovo GAS a Gorizia,<br />
“Il Ponte”.<br />
Che progetti avete in cantiere?<br />
[G] Recentemente abbiamo inviato una<br />
lettera (supportata da una raccolta di fi rme)<br />
ad una nota catena di supermercati<br />
in cui chiediamo la loro disponibilità a ad<br />
installare distributori di latte fresco e di<br />
detersivi alla spina. Per fi nire, i molti contatti<br />
che riceviamo settimanalmente, ci<br />
fanno pensare che il territorio abbia sviluppato<br />
una sensibilità a questo modo di<br />
essere consumatori e che probabilmente<br />
il territorio monfalconese è pronto a dare<br />
vita ad altri gruppi di acquisto solidale.<br />
Chi vivrà vedrà!<br />
In Italia ci sono 458 Gruppi GAS, organizzati<br />
in 9 Reti. In Friuli i gruppi registrati<br />
sono 4, uno per provincia (ma in<br />
realtà ne esistono di più). ❒<br />
Cultura bisiaca<br />
Circola una gioviale battuta sull’attuale<br />
assessore alla cultura:<br />
“Con la nova asesora de l’inverno<br />
semo fora”. Chissà se si tratta soltanto<br />
di un’indovinata rima o se,<br />
più sottilmente, si fa riferimento<br />
ai precedenti amministratori della<br />
cultura monfalconese... In ogni caso<br />
la “nova asesora” ha gradito e l’ha<br />
dimostrato citando divertita la rima<br />
durante il saluto dell’amministrazione<br />
all’apertura dello spettacolo<br />
teatrale di una compagnia locale.<br />
La cultura bisiaca resiste, resiste,<br />
resiste. ❒