29.05.2013 Views

Ricordi Canciani 1950-1978 - associazione pionieri e veterani eni

Ricordi Canciani 1950-1978 - associazione pionieri e veterani eni

Ricordi Canciani 1950-1978 - associazione pionieri e veterani eni

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

trainare per alcune decine di metri. Proseguimmo il viaggio assieme, anche loro erano diretti<br />

al pozzo di Puerto Cansado per fare una serie di carotaggi elettrici, che servono ad<br />

individuare la natura dei vari strati di sedimenti attraversati dal pozzo, il loro spessore, la<br />

loro consistenza e l’eventuale presenza di idrocarburi, primo obiettivo di un pozzo<br />

esplorativo.<br />

Giunti nel tratto di pista che scendeva dal costone roccioso con strette curve ad angolo<br />

acuto, fui costretto a fare una retromarcia di un paio di metri per riprendere la curva, ma il<br />

motore perse brio e si fermò, e con esso anche il compressore che azionava i vari comandi,<br />

motorino di avviamento, frizione e fr<strong>eni</strong> compresi. La situazione creatasi non era facile da<br />

superare: Ibrahim, con la scusa di un bisogno urgente, scese dal camion, io, che nei<br />

momenti difficili sono sempre riuscito a mantenere la calma, ingranai una marcia ridotta e<br />

lentamente mollai il freno, il motore riprese a funzionare ed arrivai senza alcun danno a<br />

destinazione.<br />

Una mattina alle 5, dal campo di Puerto Cansado dovevo scendere al pozzo per fare una<br />

prova di strato, con l’attrezzatura già caricata sul Leoncino. Andai a svegliare Ibrahim, che<br />

si rifiutò di alzarsi: un aiuto mi avrebbe fatto comodo, i vari elementi da montare erano<br />

molto pesanti.<br />

Arrabbiato per questo incomprensibile rifiuto, salii sul camioncino, discesi dal costone ed<br />

iniziai il percorso sulla pista battuta del lago salato; c’era ancora buio e la visibilità non era<br />

buona.<br />

Ero ancora in preda all’ira e forse non ancora completamente sveglio, mancava circa 1 km.<br />

per arrivare alla sonda, quando improvvisamente vidi roteare i fari, l’odore acre dell’acido<br />

cloridrico delle batterie mi era salito alle narici. Trascorse quasi un minuto prima che<br />

potessi rendermi conto della situazione; uscito con le ruote di sinistra dalla pista, il<br />

camioncino era sprofondato e si era adagiato sul fianco; cercai di uscire in fretta dalla<br />

portiera che non era più laterale, ma sopra la mia testa.<br />

Raggiunta a piedi la sonda, il capo sonda Monfredini che sostituiva Orlandi, mi disse che<br />

era curioso di conoscere il brevetto per capottare in quel modo. Più tardi la gru andò a<br />

recuperare il Leoncino e lo portò alla sonda, ma fui costretto a smontare la testata, dato che<br />

l’olio aveva invaso il motore.<br />

Ripresi a viaggiare alcuni giorni dopo per ritornare alla base con la cementatrice, risalendo<br />

la stretta pista ricavata nella roccia del dirupo, sempre nella stessa maledetta curva stretta,<br />

dove non si poteva evitare di fare una manovra in retromarcia per rimettersi sulla<br />

carreggiata; a causa di un gradino il camion venne a trovarsi con il peso sbilanciato sulla<br />

ruota posteriore destra e si ruppe il semiasse. Bloccai il mezzo con entrambi i fr<strong>eni</strong> e<br />

ordinai ad Ibrahim di scendere e mettere delle grosse pietre sotto le ruote, lasciai lentamente<br />

il freno a pedale; accertatomi che il camion non era retrocesso dalla sua posizione precaria,<br />

per un’ulteriore maggiore sicurezza, lasciai inserita una marcia ridotta ed il freno a mano<br />

bloccato. Non potevo lasciare a lungo la cementatrice in quella situazione di pericolo, ed era<br />

inoltre urgente liberare la strada ad eventuali altri veicoli<br />

Ritornai al campo a piedi, recuperati alcuni attrezzi, mi recai con Dallara, il meccanico della<br />

sonda, a smontare la ruota. In quelle particolare condizioni il lavoro presentava qualche<br />

Pag.29

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!